mercoledì 8 ottobre 2008

Maxi emendamento con pizzette e il regolamento del verde passa all’unanimità

Passa all’unanimità il regolamento per la tutela dell’ambiente. A Palazzo De Stefani si son già fatte ore piccole e le favelle degli oratori sono un poco affaticate quando avviene l’illustrazione del regolamento fortemente voluto dall’assessore Alessandro Pozzani.
Il documento, oltre a specificare comportamenti vietati – tra cui il fumo nelle aree giochi dei parchi (emendamento Longhi) - contiene una sorta di vademecum per la cura del verde pubblico e privato con prescrizioni addirittura relative alla potatura.
In un primo momento è parso un regolamento troppo restrittivo, come ha avuto modo di commentare con uno spettacolare intervento il capogruppo di FI Loris Bisighin: “qui si impedisce di piantare delle palme in giardino perché piante non autoctone”. “E allora- ha stigmatizzato il buon Loris - cosa dovremmo dire al contadino che coltiva patate e pomodori?”. Ma poi è bastato riformulare il nome in “regolamento e linee guida” per poter approvare il testo.
Determinati comportamenti infatti non prevedono una diretta sanzione.
A smorzare gli animi è bastata una estemporanea conferenza dei capi gruppo. Sospeso il consiglio si sono trovati in sala giunta il presidente Mauro Saldi, e i consiglieri Maggioni, Longhi, Rettondini e Bisighin. Oltre all’assessore Pozzani, ovviamente.
E mentre il povero Sandro si affaticava a spiegare ai presenti le ragioni a sostegno del suo lavoro, i consiglieri si davano al ratto delle pizzette, divorandone un buon vassoio su due (a disposizione di tutta l’assise!).
Poiché a tener banco è stato soprattutto il magna magna nessuno si è poi accorto che il taglio degli alberi nel privato e nel pubblico sarà vietato qualora la circonferenza del tronco superi i 100 cm.
Prima dell’emendamento il taglio era vietato se il diametro fosse stato superiore ai 30 cm.
Chi si intende di matematica/geometria è avvertito: la pizzetta vince su tutto, anche sul 3,14.

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