mercoledì 18 febbraio 2009

LA CROCE DEL RUBINO




Pubblicato anche in Italia il nuovo romanzo di Giovanni Dalla Valle.

La Croce del Rubino è un romanzo storico ambientato nella Spagna dell’VIII secolo, agli inizi dell’invasione islamica.

La storia è quella di un padre e un figlio , il primo pagano, il secondo cristiano, coinvolti loro malgrado nelle vicende che seguirono lo sbarco del generale berbero Tariq presso l’odierna Gibilterra nel 711 D.C. e la sconfitta dell’esercito di Roderico, ultimo re dei Visigoti, sulle rive del Guadalete.

Il tema centrale è quello della prima resistenza cristiana che negli anni successivi si formò tra le montagne delle Asturie sotto il comando del nobile Pelayo e che portò alla leggendaria battaglia di Covadonga.

Le ispirazioni secondarie vengono dagli scontri di mentalità e costumi fra i vari personaggi di una societa’ alquanto confusa, dove gli elementi pagani non sono ancora scomparsi del tutto, il cristianesimo si consolida tra incessanti diatribe teologiche e l’islamismo scalpita alle porte.

Sullo sfondo c’è l’eterna lotta tra il Bene e il Male, qui incarnata dai dodici apostoli e da dodici demoni che si scontrano per dodici volte fino ai giorni nostri.

Ciascuno dei dodici eventi è contrassegnato da una croce e da una gemma. Se i demoni troveranno le croci, riusciranno a deviare il corso della storia in favore del Male. San Giacomo ( chi altri se non Santiago per la Spagna?) guida gli apostoli per il Terzo Evento, quello della Croce del Rubino, che verte, appunto, sul mito di Covadonga.

La saga intera consisterà dunque di una serie di almeno dieci libri ( due eventi, la conversione di Costantino e la sconfitta di Attila, sono già accaduti) e si concluderà con l’ultima croce (al momento segreta), nel XXI secolo. Il prossimo della serie sara’ la Croce dello Smeraldo che inizierà nell’Islanda del IX secolo e trattera’ di Franchi e Vichinghi e della salvezza della Parigi cristiana, assediata nell’887.

Per la Croce del Rubino, Giovanni Dalla-Valle ha pazientemente studiato circa sessanta testi di storia e saggi specifici, centinaia di websites , riviste specializzate, mappe e atlanti storici. L’autore ha visitato di persona le biblioteche di Toledo , Madrid e Llanes ( Asturie) e ha letto e riletto sia codici cristiani che fonti islamiche. Il libro è finzione, naturalmente, ma sarà corredato di un glossario e di alcune appendici sulle cronologie della storia visigota e della monarchia asturiana, nonche’ sulle controversie attorno alla fine di re Roderico e alle vicende di Covadonga, di per sè veri e propri romanzi a parte.

A causa della collocazione del periodo, la linguistica è stata un punto do controversie. Alla fine , dopo suggerimenti di professori e ricercatori dell’Università di Oviedo e Madrid, l’autore ha optato per la modernizzazione della toponomia e dell’antroponomia, come secondo convenzione castigliana, ma ha deliberatamente tenuto alcuni nomi in latino e ha scelto forme arcaiche come, per esempio, Petro ( da Petrus) anzichè Pedro, immaginando bene che il latino fosse ancora lingua vivissima a quel tempo. Mappe tratte da atlanti storici aiuteranno l’orientamento.

Come afferma l’autore stesso: “Lo scopo di quest’opera è veramente quello di appassionare qualsiasi lettore ami il romanzo storico e, ancor di piu’, quelli di formazione cattolica , con lo specifico intento di promuovere, attraverso l’elaborazione narrativa degli eventi più cruciali della storia della nostra Chiesa, un’azione educativa che possa controbattere il crescente numero di pubblicazioni anti-cattoliche e riportare in primo piano l’identità di dottrina e le origini della nostra splendida e ineguagliabile fede”.

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