venerdì 3 aprile 2009

Il regolamento ISSE cambia pelle per aiutare gli indigenti. Un emendamento del centrodestra dà tempi più celeri per pagare meno i servizi comunali



Anche a Legnago cominciano a manifestarsi i segni della crisi; in continua crescita è il numero di coloro che non riescono a soddisfare i bisogni primari e che, quindi, chiedono aiuto ai servizi sociali del Comune, così come non poche sono le famiglie che hanno difficoltà a sostenere i costi di alcuni servizi comunali quali l’asilo nido, la refezione e il trasporto scolastico.
Quanto a quest’ultimo aspetto, la definizione della situazione economica soggettiva e relativa all’accesso ai servizi spetta al Consiglio comunale (come da regolamento approvato con deliberazione consiliare n. 76 del 30 novembre 2004) mentre la quantificazione delle tariffe dei singoli servizi e la loro differenziazione in diverse fasce ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) sono invece compiti della Giunta.
La regolamentazione aveva una falla, dovuta alla validità annuale della certificazione relativa al calcolo della situazione economica: durante il periodo di validità della certificazione un richiedente poteva perdere il posto di lavoro ma si sarebbe comunque trovato a dover continuare a pagare la tariffa originaria.
Da qui la modifica proposta dalla Giunta al Consiglio: “Qualora durante il periodo di validità dell’attestazione contenente il calcolo della situazione economica, dovessero intervenire eventi che determinano una variazione della stesa a causa della perdita del posto di lavoro ovvero per il collocamento in cassa integrazione o mobilità, l’interessato potrà richiedere l’aggiornamento dell’attestazione e la determinazione di una nuova tariffa, allegando all’istanza la documentazione idonea a comprovare uno dei suddetti eventi. La nuova tariffa verrà applicata a decorrere dal mese successivo a quello in cui la richiesta di variazione dell’interessato ha ricevuto riscontro positivo da parte degli uffici competenti. Resta fermo l’obbligo dell’interessato di richiedere un nuovo aggiornamento qualora uno dei suddetti eventi dovesse in tutto o in parte cessare”
Il testo è stato poi modificato in forza dell’approvazione di un emendamento “di stile” proposto dal capogruppo de la Rosa Maggioni (che ha proposto di inserire nell’oggetto della deliberazione la dicitura “per l’anno 2009”.
Ancora, sono intervenute proposte emendative elaborate all’unisono da parte dei consiglieri Rettondini, Longhi e Bisighin.
L’emendamento presentato da quest’ultimo – accolto - ha previsto tempi più celeri per l’applicazione della nuova tariffa: “la nuova tariffa verrà applicata dalla data della presentazione del protocollo della richiesta di variazione da parte dell’interessato, dopo aver ricevuto riscontro positivo da parte degli Uffici competenti”.
L’emendamento letto da Rettondini, invece, è stato ritirato, così come quello presentato da Longhi e volto ad unire il contenuto delle due precedenti proposte.
Tali emendamenti, prevedevano che potessero accedere ad un nuovo piano tariffario relativo ai servizi non soltanto i lavoratori subordinati, ma anche quelli autonomi, purché ricavassero un reddito dalla propria attività inferiore a quello previsto nel regolamento ISEE. E se l’intenzione è stata generalmente riconosciuta come valida, problemi di natura tecnica ne hanno impedito l’approvazione.
Ad ogni buon conto, dopo la sospensione della seduta ed una rapida consultazione tra capigruppo, si è deciso di inserire in delibera il richiamo alla necessità di un impegno da parte dell’Amministrazione a reperire gli strumenti adeguati al sostegno dei lavoratori non subordinati colpiti dalla crisi. Inoltre è stato conferito mandato alla Giunta di facilitare l’accesso agli asili privati anche per i meno abbienti.
La deliberazione è stata approvata all'unanimità



Nella foto il consigliere comunale del PdL Loris Bisighin

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