venerdì 8 maggio 2009

L’«ultima cena» di Vigo



LEGNAGO. Si chiude stasera il mandato amministrativo 2004-’09 con una tavolata trasversale che riunirà maggioranza e opposizione dopo cinque anni di scontri


mensa di pace tra politici




Stefano Nicoli


Sarà una tregua a base di risotto, grigliata mista e macedonia con gelato quella che stasera sancirà la conclusione del mandato amministrativo. Prima di tuffarsi nelle infuocate tenzoni della campagna elettorale, maggioranza ed opposizione dimenticheranno infatti le battaglie consiliari e gli scontri al calor bianco che le hanno divise negli ultimi cinque anni con una cena trasversale dove seppelliranno l’ascia di guerra con un menù luculliano completato da antipasto della casa, lasagne al germano reale, pollo e tagliata ai ferri.
E lo faranno per una volta in rilassatezza, attovagliati tutti assieme in una sala riservata dell’agriturismo «Tre Rondini» di Vigo scelto per chiudere in bellezza il secondo ed ultimo quinquennio della gestione di Silvio Gandini. Il quale, prima di dedicarsi anima e corpo alle elezioni Europee in cui è candidato per il Partito democratico, ringrazierà ad uno ad uno i venti consiglieri ed i sette assessori che dal 2004 ad oggi lo hanno affiancato, sia pure su scranni opposti, a palazzo de’ Stefani «per il servizio svolto a favore della comunità»: così recita la targa personalizzata impressa sulla formella in bronzo raffigurante lo stemma comunale che verrà donata a ciascun commensale. Regista della «pax culinaria» alla quale hanno aderito tutti gli amministratori in scadenza - anche se i leghisti Roberto Rettondini e Maurizio De Lorenzi dovranno abbandonare la combriccola alle prime portate per partecipare all’incontro pubblico fissato da tempo in sala civica con i vertici del Carroccio scaligero - è stato il presidente del consiglio Mauro Saldi. Che, di fronte al bilancio lusinghiero del mandato ormai agli sgoccioli - nonostante una serrata litigiosità non è mancata, infatti, la concertazione con il 47 per cento delle 432 delibere approvate votato all’unanimità da Rosa, Pdl, Lega nord, Udc e Legnago democratica - ha pensato di terminare l’esperienza amministrativa attorno allo stesso tavolo. Questa volta, però, imbandito e senza lanci di bottiglie come quella scagliata in un impeto d’ira, nell’estate del 2005, verso i banchi della Giunta dal capogruppo di An Paolo Longhi.
«Al di là delle appartenenze e dei contrasti politici», sottolinea Saldi, «in questi anni tra di noi si è creato un buon rapporto umano ed è nata persino qualche amicizia. E così ho pensato a questo commiato per stemperare le tensioni politiche prima delle elezioni con i colleghi che hanno lavorato tutti, nei rispettivi ruoli, per la stessa causa: il bene di Legnago». Digerita quella che è già stata ribattezzata l’«ultima cena» da domani - ultimo giorno utile per presentare le candidature - ritorneranno nuovamente «nemici» per contendersi la guida del municipio.


Nella foto in alto da sin. Zampieri (Rosa), Raganà (PDL), Bortoletti (Rosa), Bisighin (PDL), Losi (Rosa)

Nella foto in basso da sin. Bortoletti (Rosa), Longhi (PDL), Bisighin (PDL)

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