domenica 12 luglio 2009

DA L'ARENA 12 LUGLIO 2009, PAG. 32


Corse urbane prorogate a fine anno

Ora è ufficiale: il servizio di trasporto urbano non cesserà a fine luglio ed il «Pollicino», istituito in città nel 1998, continuerà a servire i legnaghesi sino a dicembre. Dopo l’annuncio lanciato dal sindaco Roberto Rettondini all’indomani della sua elezione, la Giunta ha approvato nella sua prima seduta la variazione di bilancio che - a fronte di un impegno di spesa di 127mila euro, di cui 29mila coperti dal Comune, 86mila dalla Regione ed i restanti 12mila da un contributo erariale sull’Iva - consentirà di mantenere in funzione le corse gestite dall’Atv per tutto il 2009. «Per garantire la prosecuzione dei collegamenti tra il capoluogo e le frazioni malgrado i rigidi vincoli imposti da un bilancio prosciugato da chi ci ha preceduto», spiega Paolo Longhi, assessore ai Trasporti, «abbiamo attinto dai capitoli di spesa a disposizione dei vari assessorati. D’altronde, era impensabile sopprimere un servizio di cui usufruiscono soprattutto studenti, anziani ed altri soggetti deboli». «Per il futuro», aggiunge l’assessore, «bisognerà comunque rivederlo studiando nuove forme di utilizzo in modo che risulti il meno anti ecomomico possibile». S.N.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' senza dubbio un fatto positivo che il servizio (utile soprattutto per gli anziani) rimanga efficiente. I servizi offerti ai cittadini sono sempre qualcosa che la gente apprezza. Speriamo che si riesca a tenere a lungo il servizio e che magari si veda qualche passeggero in più sui mezzi che troppe volte si vedono transitare delosamente vuoti.
Maurizio

carla ha detto...

speriamo tale servizio possa rimanere soprattutto per le persone anziane...magari solo il collegamento con l'ospedale dai vari punti più lontani...dovremmo imparare anche noi ad utilizzarli e assumere una mentalità più cittadina lasciando a casa l'auto ed inquinando meno...ciao Carla

____ ha detto...

Concordo, Carla. Grazie per il tuo intervento.

____ ha detto...

. Disagi soprattutto d’estate per i cittadini che non guidano e che devono andare in centro dalle frazioni

La città senza autobus
penalizza gli anziani
Maria Vittoria Adami
Il sindaco aveva tentato di preparare un piano Ma i costi sono proibitivi per le casse del Comune
Venerdì 07 Agosto 2009 PROVINCIA, pagina 28 e-mail print
Un pullman dell’Atv che va soltanto fuori Villafranca FOTO PECORAVillafranca si fregia del titolo di “città”, ma non ha un servizio di trasporto pubblico. Anziani e disabili che vogliano spostarsi in centro a bere un caffè e a sedere all’ombra, ai giardini o al bar, non hanno i mezzi per farlo. C’è chi chiede a parenti e conoscenti un passaggio per l’edicola e o la farmacia. Chi è disposto a utilizzare il taxi, ma non sa come fare e dove trovarlo. Con la chiusura dell’ospedale Magalini, infatti, i tassisti, non avendo più ragione di rimanere fissi nella cittadina che non offre un volume di lavoro adeguato, si sono spostati allo scalo aeroportuale. Ci sono poi i cittadini delle frazioni: se vogliono recarsi in centro per il mercato settimanale o assistere a qualche evento serale, devono essere automuniti o far conto su qualcuno. L’estate aumenta le difficoltà di chi non può usufruire dell’auto. Le temperature calde rendono le passeggiate più dure, mentre figli e parenti se ne vanno in vacanza. Coloro che hanno qualche difficoltà nello spostarsi, dunque, rischiano di starsene chiusi in casa.
La soluzione? Servirebbero mezzi di trasporto pubblici, cartina di tornasole del grado di civiltà di una società, ma tremendamente antieconomici per le casse comunali. Lo dimostra Legnago. Con i suoi 26mila abitanti circa, offre dal 1998 un servizio di trasporto pubblico, gestito da Atv. I pullman collegano le frazioni più popolose con il centro, passando per scuole e ospedale. Ne fanno uso soprattutto studenti e anziani, perciò quest’anno, nonostante il rischio di naufragare, il servizio è stato mantenuto, con un impegno complessivo di spesa di 295mila euro, la maggior parte dei quali a carico della Regione.
Alcuni anni fa, Villafranca aveva tentato un esperimento simile, attivando un pulmino che collegava frazioni e periferia col centro. La sperimentazione è durata qualche settimana nel periodo estivo. Non essendo stata rilevata affluenza al mezzo, il servizio è stato considerato inutile e quindi chiuso. Non è stato sostituito neppure da modalità di car pooling con servizio a chiamata. E Villafranca resta senza trasporti. Lo scoglio economico si rivela insormontabile e ha bloccato anche il primo cittadino Mario Faccioli, che un’idea in merito l’aveva. Lo scorso anno ha avviato uno studio per valutare i costi di un servizio di trasporto. I risultati non hanno dato buone speranze e attualmente il sindaco è impegnato in un confronto con Atv per coinvolgere la Regione, alla ricerca di fondi.
Il progetto prevede un servizio di trasporto che passi ogni 15 minuti alle fermate di tre circuiti: uno di collegamento con Pizzoletta, Quaderni, Rosegaferro e Villafranca; uno per Alpo, Dossobuono, aeroporto, Calzoni e Villafranca; uno che effettui il secondo percorso al contrario. Il costo, però, ha frenato ogni entusiasmo: la spesa potrebbe oltrepassare il mezzo milione di euro. L’idea, dunque, per ora resta tale.
È attivo, invece, per gli anziani il servizio di taxi sociale. Si può chiederlo in Comune all’ufficio Servizi sociali. Un mezzo municipale, guidato dai volontari della Fevoss, accompagna chi ne ha bisogno nelle strutture ospedaliere per visite o terapie. Il servizio è gratuito.