INAUGURAZIONI. Dopo un lungo e costoso restauro oggi alle 18 si potrà ritornare a visitare il monumento simbolo della città, che è stato adibito a spazio espositivo
Esposti fino al 31 ottobre progetti di studenti Iuav sulla riqualificazione di Bassa e Valli GrandiDa L'Arena Sabato 03 Ottobre 2009 pagina 38
Il Torrione come appare oggi dopo i lunghi restauri strutturaliIl tempo delle lungaggini e degli imprevisti tecnici che hanno fatto slittare al oltranza il restauro conservativo del Torrione di piazza della Libertà è finito. Così come si sono ormai smorzate le pesanti critiche sollevate in città dalla sorta di merlatura aggiunta alla copertura esistente «per richiamare l’altezza antecedente ai bombardamenti» secondo gli intenti degli architetti Maria Grazia Eccheli e Riccardo Campagnola, progettisti del contestato recupero.
E così il simbolo per eccellenza di Legnago, ritornato all’originario splendore grazie ad un investimento di 470mila euro, è pronto a riaprire i battenti. E per giunta non in occasione del tradizionale presepe com’era accaduto dal dopoguerra fino alla chiusura imposta da una ristrutturazione giunta faticosamente in porto a distanza di tre anni. Sarà, infatti, la mostra «Nuovi segni in una terra antica» - curata dall’architetto Alberto Bertagna ed allestita, in collaborazione con l’assessorato all’Urbanistica, dalla facoltà di Architettura dell’Università Iuav di Venezia e dal corso di laurea in Ingegneria edile dell’ateneo di Trento - a tenere a battesimo la «rinascita» della quattrocentesca roccaforte circolare. «Con questa esposizione, dove fino al 31 ottobre si potranno ammirare alcuni progetti didattici che hanno preso in esame una possibile riqualificazione urbana e paesaggistica del territorio della Bassa veronese», annuncia Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «si inaugura quella che sarà la futura vocazione del Torrione, destinato ad ospitare al piano terra piccole mostre ed altre iniziative culturali».
Il taglio del nastro - che permetterà di visionare tavole e plastici dedicati in particolare alle Valli Grandi - sarà preceduto alle 14.30 da un seminario promosso in sala civica dallo Iuav con il Comune che avrà tra i relatori Enrico Fontanari, responsabile del corso di Progettazione urbanistica 1 dell’ateneo veneziano. I lavori verteranno su un progetto di ricerca sui «luoghi rifiutati» (aree abbandonate) finanziato con fondi ministeriali
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