mercoledì 28 aprile 2010

Oggi al via l’operazione anti writer


Alcuni li chiamano writer. In relazione alla sorta di graffiti che lasciano nel tessuto urbano per esprimere la propria creatività.
Ma, in verità, gli edifici pubblici legnaghesi non sono stati così fortunati da imbattersi su pittori mural.
Sono semplicemente dei vandali, dei teppistelli da quattro soldi che hanno imbrattato, usando dello spray, taluni luoghi pubblici.
Non hanno adornato i grigi muri della nuova Porta Ferrara o la facciata delle ex cantine Petternella con un variopinto graffitismo. Ma hanno fatto brutte e sgangherate scritte inneggianti alla loro stupidità e codardia.
Nemmeno il pensiero di togliere serenità ai bambini più piccoli li ha fermati. Tant’è vero che hanno sporcato le giostrine del parco giochi di Terranegra e di Porto.
Oggi una squadra di operai, richiesta dall’Amministrazione, è uscita con un apposito apparecchio per ripulire le diverse superfici intaccate da questi ragazzacci.
Non dobbiamo fare l’errore di confondere il writing metropolitano, composto anche di forme di arte del tutto interessanti, con l’azione di questi idioti.
Sull’esempio di alcune grandi città sarebbe interessante coinvolgere i veri artisti dello spray consentendo loro di dare spazio alla propria creatività nei contesti urbani più adatti.
La consapevolezza della propria mediocrità – civica e artistica – potrebbe scongiurare il ripetersi di tali deprecabili fenomeni.




Nella foto uno degli scivoli del parco giochi di Terranegra. I teppistelli non hanno risparmiato nemmeno le giostrine dedicate ai più piccoli

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera Longhi, una domanda... Ma chi ha definito i ragazzi che hanno "scarabocchiato" le giostrine "writer"? Qualcosa mi sfugge leggendo il suo post, (lasciando perdere le varie espressioni colorite che qualificano questi ragazzi, tra l'altro fuori luogo, secondo me...) mi sembra di capire che qualcuno li ha definiti "writer", ma chi è stato?
Credo che molte persone sappiano distinguere un writer vero da un ragazzo che si diverte a sporcare i beni comuni. Detto questo, sono comunque d'accordo sul "condannare" comportamenti vandalici di questo tipo.
Saluti
Alessio R.

____ ha detto...

boh.. su wikipedia trova questa definizione - writer, appunto - dedicata sia a chi "scarabocchia" sui muri, sia agli artisti veri e propri.
Grazie per la sua attenzione

Anonimo ha detto...

Precisiamo: wikipedia fa comunque una netta distinzione tra i due movimenti: chi crea disegni decorativi e chi invece "imbratta". Nonostante entrambi siano chiamati "writer".
Vorrei pergerLe alcune domande: è compito degli operai del comune sistemare questo problema? Se è compito loro, come mai è stato necessario inviare una squadra specifica? Potevano sistemare le cose durante la loro attività lavorativa quotidiana... Inoltre, come mai è stato ritenuto mettere un intervento sul blog in merito?
Saluti
Alessio R.

____ ha detto...

Egregio Alessio: una qualsiasi persona di buon senso fa distinzione tra i "due movimenti" che, ad ogni modo - piaccia o meno - vengo accostati al nome di "writer".
Veniamo alle domande, sempre che le interessino le risposte, dato che taluni quesiti paiono "retorici":

1)gli operai del comune non hanno purtroppo i mezzi tecnici necessari per compiere determinate attività. Talvolta, quindi, adiuvano imprese esterne. Come nel caso che ci occupa.

2)Ho ritenuto inserire questo intervento sul mio blog perché lo ritenevo interessante.
Del resto ha interessato lei.. Quindi...Vede che non mi sono sbagliato.
Buona giornata

Anonimo ha detto...

La ringrazio per le risposte, dato che le ho posto dei quesiti, vuol dire che mi interessavano... Mi scusi, come mai definisce alcune domande "retoriche"? Semplicemente credo di aver posto degli interrogativi leciti ad una carica comunale, nonchè dipendente pubblico, quale è Lei. Dalle mie parti dicono: "chiedere è lecito, rispondere è cortesia", quindi La ringrazio nuovamente.
Saluti
Alessio R.

____ ha detto...

Mi fa piacere che abbia precisato l'assenza di retorica nei suoi interrogativi. Specialmente la parte relativa ai compito degli operai comunali poteva essere fraintesa, tenuto conto che, dopo due domande lei si dà da sé la risposta: "Potevano sistemare le cose durante la loro attività lavorativa quotidiana...".
Nulla quaestio circa la legittimità dei suoi interventi, anzi, la invito a scrivermi riguardo a qualsivoglia argomento. Spesso anche dalle pagine di questo blog si traggono spunti interessanti per la vita amministrativa.
Un solo appunto, che nulla toglie, comunque, alla bontà del suo post: io sono una carica politica, non un dipendente pubblico. Il mio lavoro è fare l'avvocato; non sono stato assunto dal Comune.
Per questo il Sindaco potrebbe in ogni momento decidere di sostituirmi senza preavvisi o tfr...
A presto.
Paolo