giovedì 8 aprile 2010

RIPARTONO I CANTIERI IN CITTA'

Da L'Arena 08 aprile 2010

LEGNAGO. La ripresa del comparto è confermata dalle 717 pratiche esaminate nel 2009 dall’ufficio tecnico comunale


Edilizia, crisi nera alle spalle

Stefano Nicoli

Rispetto al passato è cambiato il tipo di interventi e prevalgono ora ristrutturazioni e manutenzioni Decolla il Piano casa con 40 richieste presentate
Giovedì


Il periodo nero non è ancora stato archiviato ma il mattone comincia a mostrare in città qualche segnale di ripresa. A confermare che l’edilizia sta risalendo, seppur timidamente, la china dopo la preoccupante contrazione registrata nel primo semestre del 2009 sono i dati racchiusi nel consuntivo di fine anno tracciato dall’Ufficio tecnico comunale.
Il calo di commesse, che ha decimato le imprese lasciando senza lavoro anche a Legnago numerosi lavoratori del comparto, non sembra infatti aver provocato il temuto crollo delle pratiche edilizie. Anzi, si è registrato addirittura un lieve incremento rispetto al tonfo verificatosi nel 2008: si è saliti infatti a 717 interventi contro i 710 autorizzati l’anno precedente e i 770 del 2007 quando la crisi era ancora alle porte. A farla da padrone sono state le 365 denunce di inizio attività (dia) richieste per realizzare opere di modesta entità mentre sono stati licenziati 282 permessi di costruire e quattro piani urbanistici attuativi. «Contrariamente alla tendenza negativa emersa nei primi mesi dell’anno quando le pratiche edilizie erano diminuite del 18 per cento rispetto all’equivalente periodo del 2008», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «il 2009 si è chiuso con un andamento incoraggiante che fa ben sperare per il futuro dei settori edile ed immobiliare messi in ginocchio da una progressiva riduzione della domanda». «E se il buongiorno si vede dal mattino», aggiunge Longhi, «nel corso del 2010 si dovrebbe assistere ad un’ulteriore ripresa come comprovano le 140 pratiche già presentate ed esaminate nei primi mesi di quest’anno».
Se da un lato a Legnago non ha dovuto fare i conti con la drastica cura dimagrante dei cantieri riscontrata in altri centri della provincia, dall’altro la crisi edilizia ha sicuramente influito sulla tipologia degli interventi messi in opera tra il capoluogo e le frazioni. «Diversamente a quanto succedeva in passato quando si moltiplicavano i condomini e partivano lottizzazioni intere», precisa l’assessore Longhi, «a tenere banco nel 2009 sono stati soprattutto i lavori di piccola entità, a cominciare dalle manutenzioni straordinarie e dalle ristrutturazioni favorite dagli incentivi statali». In attesa di garantire ulteriore ossigeno al settore attraverso l’ormai imminente adozione del Piano di assetto territoriale (Pat) da cui dipenderà la pianificazione urbanistica e lo sviluppo futuro della città, l’amministrazione ha messo intanto a punto il Piano casa per ridare linfa ad un segmento importante dell’economia locale.
«Dopo una partenza deludente con appena domande pervenute tra ottobre e dicembre», informa Longhi, «sia i privati che le imprese stanno rendendosi conto delle grosse potenzialità racchiuse in questo strumento, che permette di usufruire, con procedure burocratiche semplificate, del premio straordinario di volumetria e delle altre agevolazioni previste per ampliamenti, recuperi e ricostruzioni». Tant’è che, nel frattempo, sono balzate ad una quarantina le richieste protocollate all’Ufficio tecnico, che nei prossimi mesi sfoceranno nell’apertura di altrettanti cantieri creando così nuove opportunità di lavoro e di investimento.

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