domenica 6 giugno 2010

SCIOLTI I VINCOLI EUROPEI SAN PIETRO ORA E' VETRINA

LEGNAGO. Il Consiglio ha eliminato i paletti che vietavano l’apertura di negozi in zona industriale


Da L'Arena del 06/06/2010

Stefano Nicoli

I contributi europei erogati 11 anni fa per l’area produttiva limitavano l’utilizzo dei lotti su via Verona soltanto alle industrie



Non solo industrie ma anche attività commerciali nei lotti della zona produttiva di San Pietro affacciati su via Verona. Il consiglio comunale ha abbattuto i paletti imposti 11 anni fa da Bruxelles, che aveva vincolato la concessione dei contributi comunitari dell’«Obiettivo 2» per il completamento del primo stralcio ad un utilizzo esclusivamente industriale degli appezzamenti prospicienti la regionale 10. E, con l’approvazione unanime di una variante al piano particolareggiato approvato dall’assemblea nel 1994, ha definitivamente sciolto quello che col passare del tempo era diventato un legaccio non da poco per gli imprenditori economici. Offrendo così l’opportunità di trasformare il comparto in questione in una sorta di «strada mercato» come l’ha definita l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi.
D’ora in avanti, pertanto, chi vorrà aprire un negozio, sfruttando il vantaggioso effetto vetrina assicurato da una strada molto trafficata, potrà farlo chiedendo semplicemente un cambio di destinazione d’uso all’ufficio tecnico del municipio.
«Abbiamo ritenuto opportuno», ha sottolineato Longhi, «ridifinire le modalità d’impiego dei lotti per garantire ai privati un’alternativa finora negata dai vincoli inclusi nei fondi europei erogati all’epoca tramite la Regione. In effetti, sul fronte strada la vocazione naturale è senz’altro quella commerciale. Perciò non aveva senso conservare una destinazione univoca tanto più in un perioso di crisi in cui, a discapito del produttivo, cresce proprio il terziario.
Il cambio di rotta licenziato dal consiglio, che per l’occasione ha apportato ulteriori variazioni al piano del 1994 - tra le varie correzioni, è stato modificato al 60 per cento l’indice di copertura massimo dei lotti e sono state escluse dal computo della superficie coperta, fino al 10 per cento della stessa, le pensiline esterne a protezione dei veicoli o per l’installazione di impianti solari - metterà fine ad uno sviluppo disordinato dell’area ai margini di via Verona. «In questi anni, per aggirare l’ostacolo comunitario», ha concluso l’assessore Longhi, «sono sorti infatti dei capannoni ibridi: di fatto, soltanto le concessionarie per auto, con retrostante officina, hanno avuto interesse ad acquistare i lotti».

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