domenica 1 agosto 2010

Réclame per pagare le riparazioni

ASCENSORI DEL PONTE. Il Comune offre pubblicità in cambio di contributi per le manutenzioni


L'Arena, Domenica 01 Agosto 2010 ,pagina 32



Gli ascensori di ponte Principe Umberto saranno anche una preziosa comodità, soprattutto per anziani e disabili, ma sono diventati un autentico salasso per le casse del Comune. E così l’amministrazione, di fronte ad un conto che nel giro di cinque anni ha superato i 90mila euro tra manutenzioni e pulizie, ha aguzzato l’ingegno. La soluzione in grado di compensare, almeno in parte, gli elevati costi di gestione è arrivata dalla sponsorizzazione dei bastioni che racchiudono i due elevatori in acciaio e cristallo dove ogni giorno salgono centinaia di persone.
E così, tempo di perfezionare gli ultimi dettagli burocratici, aziende, negozi, banche e locali pubblici, potranno affiggere il loro logo sulle spalle di contenimento di entrambi gli apparecchi inaugurati nel 2005 per collegare il capoluogo con Porto attraverso la nuova passarella ciclopedonale sull’Adige. Pubblicità in cambio di un contributo annuale, quindi, sia sul lato di piazza della Libertà che su quello di Lungadige Scrami. Tra l’altro, con un’agevolazione per gli inserzionisti, che non drovranno pagare il canone di affissione. «Questa formula vantaggiosa sia per l’ente che per i privati», spiega Nicola Scapini, consigliere delegato alla Pubblicità, che ha ideato l’iniziativa con l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi, «si traduce in una sorta di adozione del patrimonio comunale, che contiamo di estendere anche ad altri beni e alle aree verdi». «Non è stato affatto semplice», aggiunge, «superare i paletti contenuti nel regolamento in materia ed inserire quattro pannelli pubblicitari in centro storico. Alla fine si è trovato l’escamatoge vincolando gli introiti alle manutenzioni».
A questo punto, gli amministratori si augurano un buon riscontro malgrado la crisi in atto. «Sin dall’apertura», sottolinea Longhi, «entrambe le cabine hanno procurato, infatti, per la loro conformazione ibrida poco adatta agli esterni, continui grattacapi al Comune a causa non solo dei guasti tecnici ma anche di vandalismi, ruggine, sporcizia ed infiltrazioni. Tanto da costringere l’ente a mettere in bilancio circa 15mila euro l’anno solo per le riparazioni ai quali vanno sommate le spese per la pulizia». S.N.

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