domenica 1 agosto 2010

TALUNI TECNICI DI LEGNAGO SI LAMENTANO DELL'UFFICIO TECNICO PIU' EFFICIENTE E VELOCE DELLA PROVINCIA E L'ARENA DA' LORO SPAZIO

Ufficio tecnico preso d’assalto
Tre mesi per un permesso

Stefano Nicoli

Il rallentamento dell’attività è legato alle ferie degli istruttori e al boom di pratiche edilizie La Giunta ricorre agli straordinari

Domenica 01 Agosto 2010,pagina 32

Alcune case a Legnago, in questi giorni gli uffici comunali sono intasati dalle pratiche Le pratiche edilizie crescono come funghi, il personale che le istruisce deve turnarsi per le ferie e si allungano così i tempi per il rilascio di concessioni ed autorizzazioni. Con inevitabile strascico di proteste e malumori da parte di progettisti e cittadini, che sono arrivati ad attendere tre mesi per poter ritirare in municipio il permesso ed aprire i cantieri: tanto decorre, infatti, tra il deposito degli elaborati, l’istruttoria, il passaggio in commissione edilizia e l’evasione delle richieste. Puntuale come un orologio svizzero, anche quest’estate l’attività dell’ufficio tecnico ha subìto, a causa soprattutto di un’esplosione degli interventi di modesta partita, un rallentamento che non è passato di certo sotto silenzio. A confermarlo sono d’altronde le accese lamentele di molti tecnici e le due interpellanze consiliari presentate, rispettivamente, dal consigliere di «Nuova città» Matteo Limoni e dal capogruppo del centrosinistra Damiano Ambrosini. Con l’intento «di far luce sulle pratiche-lumaca e sollecitare provvedimenti finalizzati a ridurre i gravi ritardi accumulati».
«È assolutamente fuori luogo, stando alle giustificazioni addotte da sindaco ed assessori competenti», scrive Limoni nella sua istanza, «far ricadere la colpa di questa situazione sulla commissione edilizia, che ha funzioni solo consultive e si riunisce con regolarità esaurendo sempre le pratiche all’ordine del giorno di ogni seduta. Semmai il problema va imputato alla carenza di personale e al blocco del lavoro straordinario».
Di fronte a questa alzata di scudi, l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi non nega le difficoltà operative degli uffici pur evidenziando «che i tempi di Legnago sono nella media degli altri Comuni e che l’attesa, lieviata tre anni fa a 160 giorni, è già scesa a 70». «Complice», informa l’assessore, «una trattativa sindacale appena conclusa dal vicesindaco Loris Bisighin e dal segretario generale dell’ente con l’adozione dei piani di attività, che consentono di retribuire lo straordinario degli istruttori nei pomeriggi di giovedì e venerdì o il sabato mattina. E quindi di smaltire l’arretrato, che finora il personale ha cercato comunque di limitare fermandosi ogni giorno un’ora in più in ufficio benchè non compensato».
Ma a cosa è dovuto l’ingolfamento contestato da progettisti e committenti? «A causarlo, oltre alla tendenza da parte dei tecnici a protocollare le pratiche prima di partire per le vacanze contestualmente alle ferie dei nostri dipendenti», spiega Longhi, «è l’esponenziale incremento di richieste favorito in primo luogo dalle agevolazioni offerte dal Piano casa». Basti pensare che all’ufficio tecnico sono già arrivate 537 pratiche quando nel 2009 si era raggiunto questo numero a metà ottobre per chiudere poi l’anno a quota 717. «Di questo passo», considera Longhi, «dovremo superare a dicembre le mille pratiche, relative soprattutto alle manutenzioni straordinarie e alle ristrutturazioni». A farla da padrone sono infatti le denunce di inizio attività (dia) o le comunicazioni per opere di modesta entità, che godono di una corsia preferenziale al pari dello sportello unico delle attività produttive e che vengono smaltite entro i 30 giorni».



Commento:
Questi problemi di rallentamento delle istruttorie si ripetono ogni estate. Quest'anno alcuni tecnici hanno preteso che l'Arena pubblicasse questo articolo. Eccoli accontentati.
Il nostro Ufficio Tecnico è uno dei più efficienti e veloci della Provincia. I nostri istruttori tra i più gentili e disponibili. Tant'è che non di rado si fermano un'ora in più delle otto ore di routine senza richiedere alcun compenso. Magari per curarsi proprio delle pratiche di quei tecnici che hanno voluto ad ogni costo tentare di infangarli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Troppo spazio ai sindacati...purtroppo...

Continua così Paolo, sei l'unico che realmente si impegna.

Il tuo amico "Rambo"