domenica 17 ottobre 2010

SERVE IL SUPERENALOTTO PER FAR QUADRARE IL BILANCIO 2011


“Ho giocato tre numeri al lotto venticinque, sessanta e trentotto”. La vecchia canzone di Carosone ai nostri tempi si declina coi sogni legati ai milioni di euro – 164 - messi in palio con il Superenalotto.
Tanti soldi da potersi permettere anche di fare una cospicua beneficienza. Questo abbiamo pensato io e il Sindaco Roberto Andrea Rettondini.
Siamo alle prese con la formazione di un bilancio di previsione tutto “lacrime e sangue”.
Basti pensare che rispetto al bilancio 2010, la giunta si è trovata uno sbilancio iniziale, tra maggiori spese e minori entrate, superiore ai 2milioni di euro. E su tale grave situazione non poco ha inciso il taglio dei trasferimenti erariali deciso dal Ministro Tremonti. Tolta l’ICI sulla prima casa, Roma quest’anno trasferirà all’ombra del Torrione una minor somma pari a 800mila euro.
E allora, a meno di sacrifici importanti che – escluso il sociale - riguarderanno tutti gli assessorati, l’unica soluzione è affidarsi alla dea bendata.
Abbiamo giocato un euro a testa utilizzando la smorfia, usata questa volta per trarre numeri vincenti non dai sogni ma dalle questioni più calde per la tenuta della maggioranza.
A certificare la giocata è intervenuto il presidente del collegio dei revisori contabili Luciano Giarola.

6 commenti:

____ ha detto...

LEGNAGO. I trasferimenti calano di altri 838mila euro ed il sindaco mette la schedina

Conti in rosso, la Giunta
gioca al Superenalotto

Stefano Nicoli

Iniziata con un ritiro di due giorni la maratona sul conto preventivo

Per compensare tagli ed aumenti Rettondini si affida alla fortuna
Da L'Arena Sabato 16 Ottobre 2010,pagina 37

Il comune di Legnago, preso da ristrettezze di bilancio La coperta è sempre più corta ed anche la Giunta di Legnago sarà costretta quest'anno a fare i salti mortali per far quadrare i conti del municipio. Sempre che, nel frattempo, gli amministratori di Palazzo de' Stefani non riescano ad imbroccare la combinazione vincente al Superenalotto per ridare ossigeno alle striminzite finanze dell'ente. Il sindaco Roberto Rettondini e l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi hanno deciso infatti di fronteggiare una situazione da sudori freddi affidandosi alla dea bendata. E così, da questa settimana, puntano ad ogni estrazione due euro nella speranza di incassare i 164 milioni in palio per rimpolpare i capitoli dei vari assessorati e ripianare i debiti.
Il tempo delle vacche grasse è ormai un ricordo sbiadito e si profila una nuova stagione di tagli. Complice un'ulteriore riduzione dei trasferimenti statali che, nella peggiore delle ipotesi, farà arrivare nei forzieri comunali 838mila euro in meno del 2009. Senza contare poi l'incremento della spesa corrente e la riduzione delle entrate per effetto della crisi economica, che vedono al momento Lega e Pdl misurarsi con uno squilibrio contabile di circa due milioni di euro. Una differenza, che da qui a fine anno quando verrà approvato senza slittamenti il bilancio di previsione, richiederà un abile gioco di incastri, limature e poderose sforbiciate. Che occorra stringere la cinghia in un contesto da allarme rosso, la Giunta se ne è resa conto ancora una volta nei due giorni di full-immersion trascorsi mercoledì e giovedì in municipio a setacciare entrate ed uscite assieme ai dirigenti dell'ente. Un banco di prova irto di ostacoli, che il sindaco e l'assessore Longhi hanno pensato di abbattere non solo varando con i colleghi una cura dimagrante in cui i fondi di ogni settore verranno ridotti mediamente del 10 per cento. Eccenzion fatta per il sociale alle prese con un'emergenza senza precedenti.
Ma anche tentando, forse per sdramatizzare un compito mai gravoso come in questa tornata, la fortuna. Tant'è che da martedì si recano alla ricevitoria Ambroso di via Roma e giocano al Superenalotto una sequenza di 12 numeri estrapolati dal «Libro dei sogni» ed ispirati a voci legate al bilancio, dai lavori pubblici alla cultura, dalla povertà al personale. «Finora», confida il sindaco, «abbiamo fatto due ma non demordiamo e continueremo a tentare la sorte fino all'adozione del documento contabile. Ci vuole infatti un miracolo per recuperare risorse in caduta libera ed appianare i circa 30 milioni di debiti dell'ente».
Intanto gli amministratori, che torneranno a confrontarsi mercoledì per quadrare il cerchio, debbono arraggiarsi con quel che passa il convento. «Le difficoltà sono enormi», assicura Rettondini, «ma, grazie alla responsabilità di tutti, faremo il possibile per dare risposte certe ed adeguate ai cittadini. I servizi essenziali non saranno intaccati e verrà garantita pari dignità a tutti i settori. Semmai, rinunceremo a qualche lavoro ed elimineremo spese non prioritarie». A meno che stasera il «doge» leghista non infili la sestina scacciaguai al Superenalotto con le giocate 16-17-35-55-70-82 e 11-26-44-49-51-72.

Anonimo ha detto...

Dai, la trovata non è nemmeno originale, l'avete copiata dal sindaco di Melito (provincia di Napoli), il che per una giunta dal cuore padano è tutto un dire!

____ ha detto...

In effetti non è originale. Ma noi abbiamo giocato i nostri soldi (pochi, 2 €) per lanciare una provocazione circa la grave situazione finanziaria del Comune.

Anonimo ha detto...

Anche quello di Melito ha giocato i suoi di soldi. Ma più delle provocazioni dovrebbe potere la politica: c'avete fatto la campagna elettorale parlando di filiera, e ora che dall'Europa, al governo, alla regione, alla provincia li avete tutti con la vostra casacca siete ridotti a giocare al lotto per farvi sentire (dubito) dai vostri amici?
Lei è troppo intelligente Longhi per perseverare con questa scusa. QUesta è l'ennesima trovata per finire sul giornale: il sindaco di pattuglia con l'auto blu (quanti sindaci girano silenziosamente anche in bici per controllare il proprio territorio - è il loro dovere); l'assessore al sociale con i bodyguards; l'accordo con le imprese edili dell'aquila per mandare i disoccupati locali a lavorare la (zero ne sono andati)...
Punti sul lavoro giovanotto anzichè emulare berlusconi: la sua gente l'apprezza di più per la verbena dell'adige e i lampioni a ca vecchia che per quando presta il fianco al populismo leghista.

____ ha detto...

A me sinceramente questa cosa della schedina sembrava una sciocchezza. Così deve restare... Non facciamoci sopra della filosofia.
Comunque il suo stile mi pare di riconoscerlo.... Vecchio mio ;-)

Anonimo ha detto...

si la schedina è infatti un gioco e va bene.. triste è il "lascito magro" da Roma .... evviva Tremonti