mercoledì 15 dicembre 2010

Nuova casa di riposo. La sinistra smemorata si scava la fossa da sola… Con la Vanga – dizza.




Su iniziativa del Presidente della I Commissione consultiva, Riccardo Bariani, ha avuto luogo in sala consiliare un incontro tra i vari gruppi politici avente ad oggetto: eventuali progettualità relative alla dislocazione della Casa di Riposo.
Il Presidente dell’Ente, Roberto Groppello, ha relazionato sulle problematiche e sulle prospettive del tema in parola.
In particolare ha riferito che l’attuale sede della Casa di riposo, di mq 7.700, è insufficiente sia rispetto alla domanda di accesso, sia in ordine agli standard regionali.
Per far fronte alle attuali esigenze servirebbero quantomeno ulteriori 12mila mq.
Se poi si volessero aggiungere posti e servizi relativi al nucleo “Alzheimer”, al nucleo “vegetativo”, a quello “malati terminali” e al “riabilitativo”, uniti all’implemento delle strutture per accrescere i servizi a domicilio (riabilitativi, infermieristici e legati ai pasti), la struttura – va da sé - dovrebbe essere necessariamente ancora più grande.
Ciò anche in considerazione del fatto che l’ambiente di vita dei malati di Alzheimer deve essere modellato su di un tipo capace di sostenere i programmi terapeutici legati alla “horticultural therapy”.
La nuova struttura della Casa di Riposo, comprensiva delle specifiche di cui sopra, dovrebbe poter contare su 200 posti.
E la realizzazione di un singolo posto letto – anche in considerazione del fatto che la Regione non tollera più che vi siano camere con più di due ospiti – ha un costo di circa 120mila euro.
Ci si interroga se sia più giusto costruire una Casa di Riposo che possa aspirare alle qualità superiormente citate dietro l’ospedale – in terreni già di proprietà – ovvero a Vangadizza, nei pressi di Via Garbo e quindi dei realizzandi casello autostradale e bretella di collegamento Vangadizza – nosocomio.
Il terreno retrostante al Mater Salutis misura 35mila mq; a Vangadizza, invece, il fondo messo a disposizione dell’Amministrazione comunale consterebbe di 80mila mq.
Il quadro economico studiato dalla precedente amministrazione della Casa di riposo per realizzare la nuova struttura dietro l’ospedale necessitava di un contributo regionale pari a 15milioni di euro.
“In Regione si sono messia ridere davanti ad una simile richiesta” ha affermato Groppello evidenziando che le risorse regionali per questo tipo di investimento ammontato complessivamente a circa 21milioni di euro per tutto il territorio veneto.
Quindi, in un modo o nell’altro, anche se si decidesse di perseguire la via di edificare la nuova struttura dietro l’ospedale, occorrerà rivedere il piano finanziario.
Il Cda guidato da Groppello ha previsto di limitare la richiesta di finanziamento regionale a 5milioni di euro, affrontando gli ulteriori costi attraverso una permuta riguardate gli edifici retrostanti all’attuale Casa di Riposo la quale, conserverebbe il più antico edificio che si affaccia su Corso della Vittoria da far interagire con il restaurato palazzo ex Mutuo Soccorso.
Il Sindaco, premendo sull’importanza di una discussione pubblica sui temi de quibus - mai prima d’ora trattati quando in sella era la precedente Amministrazione - ha evidenziato come ad oggi la maggioranza da lui guidata non abbia ancora preso alcuna decisione sul luogo che sarà occupato dalla nuova struttura “essendoci pro e contro in ciascuna delle ipotesi attualmente sul tavolo”.
Assai brevemente la soluzione di Vangadizza porterebbe alla costruzione di una struttura più grande e di contro ad una forte incidenza sulle potenzialità del mercato immobiliare. Costruire dietro l’ospedale avrebbe invece dalla sua che non obbligherebbe il Comune ad alcun compromesso sulla volumetria edificabile; ma l’area più piccola costringerebbe a sviluppare la nuova struttura in altezza con maggiore difficoltà per chi presta servizi agli anziani e l’impossibilità di sviluppare appieno le nuove cure per i malati di Alzheimer. Inoltre rappresenterebbe di fatto un muro, un blocco, alla possibile espansione dell’ospedale.
Tra i tanti interventi sortiti dagli esponenti della minoranza da segnalare quelli di Gandini che, palesando il proprio ostracismo sull’ipotesi Vangadizza, ha parlato di “scarsa raggiungibilità” dei luoghi e di “marginalità” degli stessi”.
Sul punto è utile rammentare che durante il mandato amministrativo di Gandini, gli stessi privati che oggi propongono al centrodestra - ai sensi della legge regionale 35/01 – un accordo di programma, avevano proposto ed ottenuto una variante urbanistica relativamente ad una parte della loro area di Vangadizza pari a mq 47.540mq per destinarla a casa di riposo privata.
La variante (delibera consiliare n. 124 del 25/10/2005) fu adottata all’unanimità dal Consiglio comunale proprio perché vi era la previsione di un diritto di prelazione sulla nuova struttura, da realizzarsi a Vangadizza, in favore della Casa di Riposo.
In particolare l’art. 2.1.4 degli accordi detta: “la Casa di Riposo di Legnago ha diritto di prelazione per la gestione del Centro anziani, da esercitare entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della corrispondente comunicazione”.
Nel momento in cui ho fatto presente questo strano revirement del centrosinistra, Ambrosini e Gandini – seguiti a ruota dal fido Tagliaferro – hanno abbandonato stizziti l’aula.
In particolare l’iracondo cardinale, nel lasciare il temenos della democrazia legnaghese, ha chiosato con dispetto: “non ci interessa quello che ha da dire l’assessore, ci basta aver sentito il Sindaco, le cose che dice l’assessore non contano nulla”.
La mossa, fatta ad arte per far mancare il numero legale alla commissione e quindi per provocare l’abbandono dell’aula anche da parte del consigliere Lucio Martinelli, non è però andata a buon fine.
Lucio è rimasto ad ascoltare la mia relazione e, convinto, al termine della stessa ha riconosciuto l’artificiosità delle ragioni oggi opposte dalla sinistra per impedire la realizzazione della nuova Casa di riposo a Vangadizza.
Insomma, la sinistra – che da tempo corteggia Martinelli – si è scavata la fossa da sola… Con la Vanga – dizza

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