venerdì 4 marzo 2011

Nuove regole per i plateatici. Varato il «lodo salvamovida»

LEGNAGO. Il Consiglio ha approvato il regolamento per l'arredo e l'utilizzo degli spazi esterni ai 142 locali della città

Stefano Nicoli

Sono state uniformate le pratiche delle concessioni che saranno rilasciate entro 30 giorni dalla richiesta Si punta a rilanciare gli esercizi e ad attirare clienti

Venerdì 04 Marzo 2011, pagina 32

Regole certe ed omogenee con pratiche uniformi e semplificate per piazzare pedane, ombrelloni, fioriere, tende ed altri elementi di arredo all'esterno dei 142 bar e ristoranti della città. Sono quelle contenute nel nuovo «Regolamento per la realizzazione e l'utilizzo dei plateatici a servizio dei pubblici esercizi» approvato all'unanimità nell'ultimo Consiglio comunale per mettere ordine, con procedure omogenee e al riparo da interpretazioni discordanti da parte degli stessi uffici comunali, in un settore dove finora regnava una gran confusione. Al punto che qualche esercente, pur avendo ottenuto il parere positivo dell'ufficio tecnico sull'installazione di una struttura all'esterno del proprio locale, si è ritrovato poi tra capo e collo una denuncia dei vigili urbani per abuso edilizio, con tanto di obbligo di demolizione, che potrà ora sanare.
Tuttavia, lo scopo racchiuso in quello che l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi - autore del provvedimento a quattro mani con il delegato alle Attività economiche Nicola Negri - ha ribattezzato «lodo salvamovida», non è rivolto solo a normare le distanze, le tipologie dei manufatti e le modalità delle concessioni. Con l'intento «di tutelare il decoro delle aree pubbliche e di perseguire allestimenti uniformi, perfettamente integrati nel contesto urbano, oltre a condizioni di piena sicurezza per la sosta ed il transito di pedoni e veicoli». «Ma anche», hanno evidenziato i due assessori, «ad incentivare gli investimenti per attirare gente in città. Con la duplice opportunità di rilanciare un comparto importante dell'economia locale e di movimentare Legnago evitando che diventi un dormitorio senza attrattive».
Entrando nel dettaglio, potranno essere adibiti a plateatico «i marciapiedi, le piazze, le gallerie, le zone pedonali, le aree verdi ed in genere gli spazi pubblici distribuiti sull'intero territorio». Compresa la sede stradale qualora non sia possibile occupare il marciapiede. In ogni caso «dovranno risultare conformi alla normativa sulle barriere architettoniche per l'accesso dei disabili». Per quanto concerne invece le caratteristiche degli arredi, il nuovo regolamento ammette «pedane in legno amovibili, coperture mediante tende ed ombrelloni, tavoli e sedie preferibilmente non di plastica». Non sarà comunque possibile «utilizzare tipologie differenti dello stesso elemento, tessuti con tonalità sgargianti ed ombrelloni con pubblicità diverse da quelle del relativo esercizio». Altre forme di arredo, come eventuali chiusure laterali trasparenti, saranno soggette a parere tecnico.
La concessione si potrà richiedere presentando una domanda in bollo al protocollo generale del Comune, corredata di planimetria dell'area interessata e del tipo di manufatto prescelto. Ad esaminarla sarà una commissione tecnica presieduta e convocata dal comandante dei vigili e composta dai tre capi servizio dell'ufficio tecnico. La quale, per dimensioni particolari o ambiti di pregio, potrà avvalersi di un parere consultivo alla commissione edilizia. Grazie ad un emendamento proposto dall'assessore Longhi per velocizzare l'iter, la risposta verrà data entro 30 giorni anzichè nei tre mesi originariamente previsti. Sempre 30 giorni saranno sufficienti per inoltrare la domanda di rinnovo del permesso, che vale di norma un anno, ha carattere personale e non è trasferibile a terzi.

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