domenica 13 marzo 2011

Quando gli smutandati erano loro

RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO QUESTO CONTRIBUTO SULLA QUESTIONE MORALE LEGNAGHESE












Lettera aperta all’amico Paolo Longhi.





Caro Paolo,
da sempre, come sai, ti sono vicino nella tua avventura politica.
Ho apprezzato di te la capacità amministrativa che si è declinata nel tempo in un atteggiamento diverso: da fumantino consigliere di minoranza a pompiere bonario di Palazzo; apprezzato talvolta più dai moderati dell’opposizione che dai falchi padani.
Ovviamente ti apprezzo anche per la scelta di non inserire il tuo parentado in enti, sodalizi e collegi vari legnaghesi.
Altri tuoi colleghi di Lega e PDL si sono comportati diversamente.
E pronta è arrivata la stilettata del centrosinistra, coi suoi consiglieri a gridare allo scandalo.
Premessa: non c’è niente di illegittimo nel designare componenti della propria famiglia in enti pubblici, specialmente se essi hanno le caratteristiche tecniche per ricoprire il posto.
Però a me non piace vedere che se c’è un revisore dei conti, un membro di un cda da nominare, si facciano avanti sempre le stesse persone; le stesse che nascondono dietro a questioni amministrative - apparentemente indigeribili da parte dei loro fiduciari in consiglio comunale – l’unica finalità di ottenere le “careghe”.
Non c’è niente di illegittimo, ripeto, ma ragioni di opportunità sconsiglierebbero di tenere questo atteggiamento.
Di certo, però, gli ultimi a poter parlare di questione morale sono gli esponenti del centrosinistra legnaghese legati ai trascorsi dell’amministrazione Gandini.

Leggo su L’Arena che questi avrebbero indossato delle magliette di protesta per “sbeffeggiare, ancora una volta, «le altre nomine formato-famiglia dall'amministrazione Lega-Pdl, che ha garantito, senza alcun pudore e con criteri tipici dei regimi del terzo mondo, incarichi pubblici ai figli del presidente Maurizio Raganà e dell'assessore Maurizio De Lorenzi oltre che ai coniugi della delegata alla Cultura Ester Bonfante e del leader dei Popolari liberali Agostino Rossini»”
Pudore. Già. Il Pudore. Che pudore hanno avuto i signori del centrosinistra quando hanno varato le modifiche allo statuto per poter inserire non i parenti ma loro stessi (sic!) nei consigli di amministrazione delle partecipate o degli enti controllati dal Palazzo?
Giuseppe Losi, Giuseppe Zampieri, Palmiro Zardin, tutti consiglieri comunali e nominati rispettivamente nel cda della Casa di Riposo, nel cda di Si.Ve, alla Presidenza di So.Les.
Lì il controllore non era parente del controllato…Era la stessa persona!
Con la modifica all’articolo 40 bis dello statuto da te promossa nell’ottobre 2009, questa commistione non è più consentita, essendo rimasta circoscritta la portata del 40bis “al settore socio-culturale dove un amministratore comunale può garantire un punto di riferimento stabile con cui confrontarsi in linea con la programmazione e gli indirizzi impartiti dal Comune»”.
Chi non ricorda, poi, che anche nell’ultimo mandato del centrosinistra le tregue armate tra margherita e diesse si sottoscrivevano in funzione delle careghe?
Il pluriconfermato incarico in Le.Se per l’ex Sindaco Giorgio Soffiati – pure inviso a Gandini, Ambrosini & co.- ne è buona prova.
Lo stesso Soffiati che, lui consigliere Le.Se, vantava un fratello eccellente che ricopriva l’incarico di assessore allo Sport.
Chi ha la memoria più lunga potrà poi ritornare all’ormai lontano 2002.
La maggioranza di centrosinistra si spacca: Pietro Zanetti, assessore all’Ecologia, si dimette. “Ho lasciato perché no si rispettavano più le componenti politiche” dichiarava a Primo Giornale evidenziando poi “deterioramento dei rapporti personali all’interno della Giunta, (…) non condivisione delle scelte amministrative, (…) delusione per la mancata attuazione del programma” (sembra di ascoltare qualche nostra sventurata conoscenza, n.d.r.).
Lo stesso Zanetti continuava criticando la “variante San Salvaro”: “successivamente nella discussione nell’ambito del gruppo è emerso il problema del conflitto di interesse tra consiglieri comunali e progettisti
L’ex sindaco Soffiati affermava invece, sempre su Primo Giornale, che “il consiglio comunale sarebbe divenuto lo strumento più o meno consapevole di interessi privati”. Riferendosi sempre alla questione San Salvaro (progettisti Massaron e Algarvia, quest’ultimo eletto tra i diesse come indipendente) affermava: “due consiglieri uno di maggioranza, uno di minoranza, abbiano presentato una variante al PRG che trasforma un’area di 95mila mq da verde pubblico attrezzato, con indice di edificabilità elevato, facendo aumentare il prezzo da poche centinaia di milioni ad una decina di miliardi, con un beneficio teorico per il pubblico di un miliardo e 700 milioni abbastanza modesto: non è consociativismo questo?”.
Tutta questa bagarre sul caso San Salvaro è stata scatenata dai diesse guarda caso dopo il ritiro di una delibera di giunta che avrebbe affidato ad Interattiva, società di progetti multimediali di cui erano titolari Flavio Zonmzin, lo stesso Soffiati e l’architetto Luciano Mirandola ex sindaco PCI di Nogara, l’informatizzazione del Comune.
Il compenso finale era previsto in 680milioni.
E se Primo Giornale si lagna oggi di un inattivismo della nuova maggioranza di centrodestra (sbagliando anche nell’indicare il numero degli anni di governo, tanto per Primo l’importante è incensare la sinistra e aggredire la destra) lo stesso faceva all’epoca il buon Soffiati su L’Arena: “due anni e mezzo di assoluto torpore”, conditi dall’affarismo: “un gruppo di affaristi che domina l’opposizione ha fin qui tratto vantaggio dalle scelte amministrative fatte”
Concludeva nell’intervista fatta a L’Arena: “Quello che più mi preoccupa, da cittadino e da protagonista, insieme ad altri, del progetto politico della Rosa, è che sia stato completamente disatteso uno dei punti principali del suo programma. L’alleanza che ha portato Gandini a fare il sindaco era nata anche con l’impegno preciso di MORALIZZAE LA VITA PUBBLICA LEGNAGHESE: non mi pare che ci sia riuscita. Anzi”.
La moralizzazione deve essere avvenuta con l’ingresso di Claudio Marconi in giunta e con l’ingresso di Soffiati in Lese… anche se le varianti sono continuate… e spesso recavano la firma di geometri, architetti ed ingegneri che erano anche consiglieri comunali di sinistra.
Da ultimo si guardi l’articolo su L’Arena del 1 aprile 2009…(...)azzi pigliatutto!
Concludo dicendo che la politica si deve dare una regolata. Non voglio fare il moralista… ma non lo facciano nemmeno i politici di sinistra, smutandati senza pudore sino a ieri, puritani oggi.
G.Z.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ennio Flaiano: Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati...