venerdì 1 luglio 2011

Cresce il polo produttivo. È il secondo in provincia

LEGNAGO. Via libera agli ultimi due stralci della zona artigianale «S.Pietro 3» di 180mila metri

Stefano Nicoli

Il Comune investirà 6,9 milioni per acquistare e urbanizzare i terreni Aziende e magazzini coprono ormai 2,4 milioni di metri quadrati

Da L'Arena, Venerdì 01 Luglio 2011, pagina 30

La zona produttiva di Legnago crescerà nei prossimi mesi di altri 180 mila metri quadrati. Ed andrà così ad incrementare una distesa di magazzini e capannoni che, nel corso dei decenni, è arrivata ad occupare, sommando i quattro comparti in cui è strutturata, 2,4 milioni di metri quadrati. Vale a dire una superficie equivalente a 311 campi da calcio e a 242 ettari, di cui 32 edificati, 28 a verde, 18 di strade e cinque di parcheggi.
Un polo insomma di tutto rispetto, che riveste ormai un'importanza strategica per l'economia veronese. «Non a caso», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «quella di Legnago è diventata, quanto a dimensioni, la seconda area artigianale-industriale della provincia dopo il Quadrante Europa con imprese, in prevalenza di piccole e medie dimensioni anche se non mancano colossi di portata internazionale, che spaziano dalla logistica alla meccanica ai servizi». A rafforzare una vocazione, che nella capitale della Bassa si traduce in oltre 500 aziende e migliaia di dipendenti, contribuirà ora il progetto definitivo del secondo e terzo stralcio di «San Pietro»: la zona artigianale approvata dal Consiglio nel 2003 per soddisfare numerose richieste di insediamento nei terreni tagliati in due dalla regionale 10 e poi recepito dal nuovo Prg licenziato nel 2006 dalla Giunta regionale. «Sulla scorta della richiesta di assegnazione presentata da una ditta che ha l'impellente neccessità di ampliarsi», informa Longhi, «abbiamo accelerato l'iter per realizzare le opere di urbanizzazione dei due stralci mancanti ancora all'appello ai fini di quantificare il costo dell'intervento e quindi i prezzi di cessione dei lotti distribuiti su una superficie utile di 125mila metri quadrati».
Dai conteggi effettuati, l'operazione messa a punto dall'amministrazione per completare «San Pietro 3» si preannuncia onerosa per le casse del municipio. «Il Comune», informa Longhi, «dovrà infatti accollarsi un investimento di 6,9 milioni di euro tra l'acquisto dei terreni espropriati e l'esecuzione delle opere. Tuttavia, si procederà per gradi in base alla domanda per coprire i costi con la cessione dei lotti: cosa che avverrà anche con la prima tranche da 340mila euro ai nastri di partenza per garantire lo sviluppo della prima impresa richiedente».
Mentre la spesa complessiva a carico dell'ente risulta ingente ed impossibile da affrontare in un colpo solo, i prezzi di vendita dei lotti sono invece appetibili. Almeno stando alle cifre fissate dalla Giunta ed in procinto di venire deliberate nel Consiglio convocato per martedì prossimo: i lotti del secondo e terzo stralcio verranno assegnati a 53,50 euro il metro quadrato che scenderanno a 42,80 per le superfici fondiarie con vincolo di edificabilità. «Il Comune», osserva l'assessore Longhi, «punta semplicemente a coprire i costi senza alcuna finalità di lucro per agevolare i nuovi insediamenti che equivalgono ad opportunità di lavoro per i nostri cittadini. Ecco perchè possiamo offrire uno dei prezzi più bassi dell'intera provincia».

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