venerdì 5 agosto 2011

POLLICINO. C'E' LA PROROGA FINO A DICEMBRE

LEGNAGO. Rinnovato il contratto di servizio tra Comune e Atv per mantenere le due linee urbane in funzione dal 1998


Il Pollicino non va al capolinea


C'è la proroga fino a dicembre

Stefano Nicoli

Per sopperire ai tagli regionali la Giunta sta studiando un piano che prevede un rincaro tariffario sponsor privati e meno passaggi


Da L'Arena, Venerdì 05 Agosto 2011, pagina 28

Il «Pollicino» dell'Atv non si fermerà al capolinea ma proseguirà le sue corse in città sino a fine anno. Seppur con tutta una serie di aggiustamenti, che il Comune sta mettendo a punto per minimizzare gli effetti negativi dovuti ai pesanti tagli dei finanziamenti per il trasporto pubblico locale operati dalla Regione e già finiti al centro di un gran polverone. Tagli, che si sono tradotti in una minore entrata di 4,5 milioni di euro per l'Azienda trasporti Verona guidata dal leghista Massimo Bettarello. E che, nel caso della capitale della Bassa, costringeranno la Giunta Rettondini ad intervenire ora sui costi e a studiare forme alternative di finanziamento per recuperare i 25mila euro necessari a compensare, da aprile a dicembre, le minori risorse regionali. «Con l'obiettivo», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Trasporti, «di non privare Legnago di un importante servizio istituito nel 1988 per collegare il centro con le frazioni di cui lo scorso anno hanno usufruito oltre 80mila persone, in particolare studenti, anziani e pazienti dell'ospedale».
In attesa di mettere nero su bianco il piano di salvataggio, che permetta a Palazzo de' Stefani di fronteggiare una spesa annua di circa 100mila euro su un costo complessivo di quasi 330mila al netto dell'Iva, l'amministrazione ha ufficializzato intanto il mantenimento delle due linee distribuite su una rete urbana di 16 chilometri. Lo scorso 19 luglio è stato infatti sottoscritto in municipio il contratto di servizio tra Comune e Atv per la proroga dei collegamenti fino al 31 dicembre. Un passaggio che, oltre a mettere il cuore in pace a migliaia di passeggeri, ha assicurato all'Azienda trasporti scaligera il pagamento delle corse effettuate dal «Pollicino» nel prime trimestre di quest'anno: 82.363 euro, di cui 58.477 finanziati dalla Regione ed il rimanente coperto dal Comune. Per l'occasione, l'assessore Longhi ed il presidente di Atv hanno abbozzato le azioni da concretizzare a partire da settembre per sopperire alla contestata cura dimagrante di risorse fissata da Venezia. «Diminuendo i contributi», osserva Bettarello, «è chiaro che vanno razionalizzati i costi per contenere l'aumento delle tariffe e non penalizzare il servizio. Tuttavia, confidiamo che l'emergenza rientri al più presto e a questo riguardo Atv, al pari delle maggiori Aziende di trasporto pubblico venete e del Comune di Verona, ha già impugnato al Tar la delibera della Regione che decurta i finanziamenti ritenendola illeggittima».
Il primo fronte su cui si pensa di agire sarà il costo del biglietto che oggi, con i suoi 80 centesimi, è tra i più bassi del Veneto. «Malgrado le linee guida espresse dal tavolo di concertazione regionale chiedono che gli aumenti tariffari per il 2011 portino la corsa semplice ad un valore standard di 1,30 euro», assicura Longhi, «faremo il possibile per contenere detta maggiorazione nell'ambito di un euro recuperando così circa 5mila euro su base annua». L'altro ingrediente della ricetta «salva Pollicino» è consiste invece in una riduzione dei chilometri e quindi delle corse. «Puntiamo», anticipa l'assessore, «ad eliminare le corse meno frequentate, sia sulla linea A che su quella B, in base all'analisi del traffico elaborata da Atv. In questo modo otteremo, tra settembre e dicembre, un risparmio chilometrico di circa 12 chilometri equivalenti ad un recupero di 8mila euro».
Infine, la terapia d'urto in fase di studio prevede l'acquisizione di nuovi clienti mediante anche la collaborazione di privati. «A questo proposito», informa Longhi, «sono già in corso contatti con alcune realtà della grande distribuzione affinchè sponsorizzino il servizio beneficiando dei vantaggi derivanti da un maggior utilizzo dei bus che fermano a pochi metri dai loro esercizi».

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