venerdì 21 ottobre 2011

LO STRANO CASO DEL DOTTOR ROSSINI E MISTER AGO


quando gli ultimi diventano i primi e i carnefici salvano la Patria


Leggo su Primo Giornale 18.10.11 a pag. 5 l'articolo “RIDATO UN GOVERNO ALLA CITTA'”.
Agostino Rossini, 40 preferenze da capolista dell'UDC nel 2004 (quando disponeva anche del candidato Sindaco) e ultimo classificato alle provinciali 2009, si diletta - nell'intervista che concede al periodico in parola - ad insegnarci la politica.
Ovviamente inanella una serie di contraddizioni che riescono a renderlo quasi simpatico.
Quasi.
Inizia così:

“Noi abbiamo dato stabilità a Legnago e credibilità ad un Pdl che l'aveva perduta”.


Peccato che la stabilità l'Amministrazione legnaghese l'avesse persa per colpa anche della sua componente politica – i popolari liberali – che a Legnago, per mezzo del consigliere Alessandro Rettondini, disertava i consigli comunali invocando a più riprese un rimpasto in Giunta pena l'ingovernabilità.
Insomma è come se un medico provocasse continue sofferenze ad un suo paziente e ne pretendesse la riconoscenza una volta terminato di infliggerle.

La stessa cosa valga per la credibilità del PDL, minata da continui smottamenti in consiglio comunale: quattro capigruppo nominati in due anni e mezzo per questioni di capricci che poco hanno a che fare con la dignità di una classe dirigente seria, due assessori e un vicesindaco fatti saltare per meri appetiti politici.

Ma andiamo avanti, accantonando per ora il busillis sulla sospensione da partito sua e degli altri congiurati, non prima di aggiungere che – problemi formali o no – se l'intero direttivo provinciale del tuo partito ti censura non è certo motivo di vanto.

Afferma il Dottor Rossini di non aver mai richiesto la mia estromissione dalla Giunta. E che questa richiesta è partita spontanea dai consiglieri.


La spontaneità è stata tale che sono stati necessari mesi, dal voto di sfiducia richiesto da Alessandro Rettondini e Stefano Zamperlin, per giungere alla mia caducazione.
E ancora – se fosse nato tutto dagli amministratori - come mai anche i due Bariani e Raganà sottoscrissero con me e Bisighin, in data 28.4.11, un documento politico per condannare il comportamento ricattatorio di Rossini, Venturato, Zamperlin e Alessandro Rettondini?

Dulcis in fundo, la ricetta per il paese:

Attuare i progetti in corso e in addivenire. Per esempio sulla Casa di Riposo secondo noi nella scelta del luogo dove realizzare la nuova struttura sarà fondamentale il piano economico, che deve essere sostenibile. Altri progetti che sono in itinere e su cui vogliamo accelerare sono quelli della nuova sede dei vigili urbani e della caserma dei carabinieri”.


“Struca struca” è la solita minestra riscaldata. Tutte cose già preparate in principal modo dal sottoscritto a cui contribuisce con osservazioni – specie quelle sulla casa di riposo – che sono lapalissiane. É ovvio che se c'è la copertura economica una cosa la fai, altrimenti no. E il piano economico inizialmente presentato trova qualche ostacolo a Venezia.
Ad ogni modo l'unico effetto certificato di questo rimpasto è stata la perdita di tempo su questi progetti importanti ed ambiziosi.
Complimenti dunque al Dottor Rossini e al Mister Hide, anzi, Mister Ago. Era difficile interpretare nell'ambito della modesta politica legnaghese sia il ruolo di carnefice che quello di salvatore della Patria. Lui c'è riuscito... D'altra parte gli ultimi saranno i primi!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo il paragone con il medico che infligge ferite ai pazienti e si aspetta poi di essere ringraziato per averle curate. Calza a pennello anche per un ex-dentista come quello. Vorrei pero' aggiungere, Paolo, che personaggi tragi-comici di questo tipo, insomma i pierini della politica (premesso che Alvaro Vitale con la stessa faccia da sberle ha una levatura ben piu' dignitosa)hanno anche bisogno di un un humus su cui attechire, prima di esalare le loro puzze. Ed e' quello che mi preoccupa di piu'. Non tanto il destino di un ometto che non ha mai preso voti ed e' costretto a tattiche di basso profilo per acciuffare la carega. E' facile immaginare che fra qualche anno il gaglioffo finira' a leggere i libri di Moro e Andreotti in una cella pulita e ben areata, visto l'ossessione per gli appalti pubblici e i profitti che se ne possono ottenere. Moltissimi democristiani sono finiti cosi' e pace all'anima loro. Ma il problema resta. Come evitare che questi personaggi si ripresentino sulla scena alle elezioni e soprattutto dopo, quando i riflettori dei media si sono spenti e la politica deve affrontare la routine, cioe' tutte quelle giornate e nottate di lunghi dibattimenti e noiose votazioni? Perche' e' li' che scendono in campo le iene, mentre i leoni dormono o sono distratti. Io proporrei un contratto, stilato davanti ad un notaio, dove ogni membro della nuova giunta (e la squadra dev'essere uguale a quella gia' presentata agli elettori)si impegni a versare su un apposito conto corrente un deposito proporzionale al suo reddito e che questi soldi vengano sequestrati nel momento stesso in cui il furbacchiotto decide di 'remare contro' la squadra. Una commissione totalmente indipendente dovrebbe valutare se uno fa il 'rompiballe' per normale dinamica di confronto democratico (e li' va benissimo) o per motivi personali e che nulla hanno a che fare con gli interessi della giunta e del paese, e soprattutto con il mandato elettorale. C'e' solo una cosa che puo' fermare questi pierini della politica. La paura di perdere i LORO soldi. Aramis

Anonimo ha detto...

struca struca come tu menzioni c'è da chiedersi cosa ha fatto la lega fino ad oggi che cosa è capace di fare in autonomia ?

quasi nulla, Rettondini (il sindaco) quando deve fare qualcosa corre a Verona da Tosi a chiedere lumi.

in poche parole ha cercato e sta ancora cercando di copiare il modus operandi del sindaco di Verona che è indubbio con le sue decisioni e capacità ha attirato su di sè i pareri favorevoli dei veronesi (e non solo).

cosa che il sindaco di Legnago non è capace di fare, anche perchè di persone veramente competenti al suo fianco non ne vedo.

ci sono molte cose che indirizzano ad una perdita di voti da parte della lega e per saperlo non serve molto basta andare in giro per Legnago e parlare con le persone, E' OVVIO NON QUELLE LEGATE AD UN PARTITO, quelle che il voto e le preferenze le esprimono senza il paraocchi dei cavalli.

queste sì sono e saranno l' AGO della bilancia e non l'AGO di Rossini.

ELEZIONI SUBITO LEGHISTI A CASA!!!

____ ha detto...

E' chiaro che Tosi è Tosi e Rettondini è un'altra cosa.
Però continuerò a sostenere che il nostro non sarebbe stato un cattivo Sindaco se non avesse dovuto investire quasi tutto il suo tempo su questioni politiche di bassa lega e se avesse avuto i compagni di avventura che veramente voleva avere al suo fianco.
Quanto a Rossini non lo ritengo un delinquente ma solo un pessimo politico.

Anonimo ha detto...

Paolo, scusami un attimo se cambio argomento (peraltro questo e' molto bello e bisognerebbe restarci) ma hai notato che L'Arena e' diventata estremamente lenta ad aggiornare gli articoli su Legnago? Anzi mi pare lo faccia al massimo tre o quattro volte al mese da qualche tempo (quando va bene!). C'e' carenza di giornalisti? Non ci sono piu' redazioni di provincia? Si sono rotti i termosifoni in via Frattini? O semplicemente la Bassa non interessa a nessuno, specie d'inverno con la nebbia? Non sarebbe tempo di proporre un giornale online solo per Legnago? Non come Primoweb per la Bassa. Quello sembra ormai diventato la gazzetta dei mediatori di mucche del mercato del sabato, piu' un lunario, mi pare, che un giornale (a guardare le foto della gente che scelgono c'e' da 'muggire' di inedia!). Per non parlare del NuovoGiornale del fantomatico Giuliano Lunardi, quello che beccai a copiare il format di Primoweb prima di piantarlo in asso (ma dico, ma si puo'?) e che adesso, novello phantom de l'opera, si aggira dietro le quinte del Salieri, fantasma ex-PCI, ex-PSI, ex-FI, e scommetto fra poco ex-Lega. Anche il suo giornale, ahime', e' finito ad essere piu' un foglietto pubblicitario per il Tosano che non un giornale.
Ma dico, si puo' fare un GIORNALE a Legnago o dobbiamo sempre aspettare le briciole d'attenzione che cadono raramente dal tavolo dell'Arena di Verona? Un giornale stramaledettamente politico, che si occupi SOLO dei problemi di Legnago e fatto SOLO da giovani, di destra e di sinistra? Se la gente non sa cosa veramente succede in municipio, non ci si deve sorprendere che poi i pierini della situazione (tipo il dott Agostino Rossini nell'ultma interpetazione di Alvaro Vitali) si mangino la scena sotto il naso di tutti. Aramis

Matteo ha detto...

C'e' carenza di giornalisti? Non ci sono piu' redazioni di provincia? Si sono rotti i termosifoni in via Frattini? O semplicemente la Bassa non interessa a nessuno,

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E un'ottima domanda, ho la netta convinzione che Legnago stia perdendo lentamente "peso".

Stiamo perdendo peso demografico, molti tra cittadini tra i 25-40 troano lavoro o intraprendono iniziative in città (Verona, Padova... o anche altrove).
Stiamo perdendo peso economico, se se ne va una certa fascia di popolazione, quella più dinamica, cosa sarà della futura economia della zona?
Stiamo perdendo servizi, in una fase di ristrettezze economiche la tendenza delle varie emanazioni della pubblica amministraziona è centralizzare.

Bisogna trovare il modo di invertire la tendenza.

Saluti Matteo

____ ha detto...

E' vero. Legnago sta perdendo peso: tante funzioni pubbliche se ne vanno o stanno per traslocare.
Effetto dei tagli imposti dalla finanziaria.
Vero.
Però è altrettanto vero che servirebbe reagire. Per farlo occorre un governo locale forte, libero e giusto, tanto per citare uno slogan di un congresso programmatico aennino di qualche anno fa.
Purtroppo lo stato attuale delle cose è ben diverso.
Il governo di Legnago è debole - perché autoreferenziale e lontano dai favori della maggioranza degli elettori - illiberale - perché la dialettica vera non esiste più - e ingiusto - perché i suoi rappresentanti sembrano intenti unicamente a tirare a campare sistemando propri famigliari nelle partecipate.

Anonimo ha detto...

Appunto, caro Paolo. Hai detto giusto. Quindi non resta altro che lavorare per il meglio. Niete panico. E' nel cuore della sfida che emergono i talenti, non tra quelli che stanno a guardare. Io saro' sempre al tuo fianco. Uno per tutti, tutti per uno! Aramis