Da L'Arena, sabato 29 ottobre 2011, pagina 36
Nuove ombre si addensano sugli uffici giudiziari di Legnago. Non bastasse l´emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato, che potrebbe tradursi nell´accentramento delle funzioni di giustizia nei capoluoghi di distretto, a minare la sopravvivenza della sezione distaccata del tribunale di Verona e dell´ufficio del giudice di pace potrebbe concorrere la progressiva riduzione di personale. In barba alle 500 firme raccole dagli avvocati del Foro di Legnago per scongiurarne la chiusura. Che la situazione non sia rosea si è avuta conferma ieri, in occasione dell´arrivo al Palazzo di giustizia del presidente del tribunale scaligero Gianfranco Gilardi, che ha incontrato cancellieri, ufficiali giudiziari, giudici ed avvocati. I presidi cittadini hanno già perso infatti un´operatrice di cancelleria, una delle due giudici togate è in partenza, mentre il Comune di Legnago ed altre amministrazioni hanno richiamato i propri dipendenti in prestito.
«Di fronte a questa situazione», riferisce l´avvocato Paolo Longhi, «il presidente ha evidenziato che saranno adottati provedimenti di limitazione dell´apertura al pubblico della cancelleria civile e che alcune procedure verranno avocate alla sede centrale». «Ecco perchè», aggiunge, «il nostro Foro si attiverà in tutti i 27 Comuni del territorio di competenza affinchè contribuiscano a tutelare la sezione distaccata anche prolungando i comandi del loro personale». S.N.
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