mercoledì 30 novembre 2011

CHI HA FATTO APPASSIRE LA ROSA?

L'amico Luigi Bologna sul suo blog si pone degli interrogativi sulla conclusione dell'esperienza politica della "Rosa" a Legnago.
Gigi si dà anche alcune risposte.
Poiché quella di "Legnago Viva - Legnago Solidale" è stata l'esperienza civica più longeva nella nostra Città considero il dibattito sul tema di assoluto interesse.
Buona lettura e buoni commenti.

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

mamma mia che somiglianza tra il TUO simbolo e quello della rosa ( anche se oramai appassita!) e' un fatto voluto per attirare tuti gli alettori, anche quelli che votavano di là? o una smplice svista? e poi, il nome come lo decidi democraticamente se già hai acquistato il dominio.it? mah...tanti dubbi....

____ ha detto...

A me non sembra che si assomiglino molto.
Comunque ognuno ha le sue impressioni.
Certo che ci piacerebbe coinvolgere - come stiamo peraltro facendo - persone con idee politiche diverse.
Non mi sembra che sia una bestemmia per un gruppo di impegno civico. Non trova?
Quanto all'ultima critica, legata alla scelta del nome, le faccio presente che il nome è stato deciso in un'assemblea. A me, per esempio, ne piaceva un altro. Grazie per la sua attenzione. Magari se ci mette meno acredine anche le sue critiche potranno essere utili a migliorarci.

____ ha detto...

Lei mi da del tu perché mi conosce. Io ovviamente, dato il suo anonimato, non posso ricambiarla della confidenza

Anonimo ha detto...

CIAO PAOLO , TI "POSTO" MIO COMMENTO RIVOLTO A BOLOGNA...

Egregio ex assessore , non posso non ricordarle alcune cose , dopo averla letta nel suo blog , ammesso che accetti di pubblicare commenti che evidenziano idee diverse dalle sue (in passato ha esercitato la censura su miei commenti non ortodossi con la sua dottrina …).
Non ho intenzione di farla lunga sul passato,talmente è faziosa la sua versione , vista la sua preferenza per Scapin , ma sono pronto quando vuole e con chi vuole a controbatterle ogni cosa pubblicamente….
Intanto domando:
ma Scapin e Bologna che nelle riunioni della Rosa senza Ds sparavano a zero su Soffiati, Marconi e Zanetti sono gli stessi che oggi ci vanno a braccetto ?
Le ricordo : -le primarie prima del 2009 le volevate solo voi , la maggioranza non voleva appiattirsi su una logica Primarie=Pd= massacro; da parte mia nessuna paura al confronto ( altrimenti non mi sarei candidato…come ho sempre fatto… ), ma solo un giudizio politico condiviso dai più che riteneva lo strumento primarie appiattito sul Partito Democratico ,allora(anche oggi) considerato brand negativo in Veneto; tra l’altro , a differenza di qualcuno , ho sempre sostenuto che le elezioni del 2009 sarebbero state più dure che nel 1997 e nel 1999 e che bisognasse allargare rispetto alla Rosa….Ecco il senso delle tre liste , da lei considerate negative, considerata invece fondamentale per me l’esigenza di coinvolgere sul piano civico persone nuove , dando spazio nella lista della Rosa a persone che provenivano dalle storie Ds e Margherita ma non solo(…vedi Grigoli, da lei avvicinato e proposto positivamente) .
- sempre sulla candidatura passata : non ritenevo , come tanti altri , la Scapin adatta a fare il sindaco ; convinzione che ho ancora oggi ( l’esperienza di segretario Pd lo ha dimostrato.. ha sicuramente altre doti , per fare il sindaco (autonomo)ci vuole altro..)
- Da che pulpito poi parlare di possibile disimpegno mio dopo che lei ha tirato i remi in barca da assessore alla fine del mandato (senza dimettersi..) , in lutto per mancata candidatura Scapin…Io avevo solo detto che se nasceva un progetto che non mi convinceva potevo saltare un giro: non vivo di politica e non sono in corsa per ruoli di partito a tutti i costi…;quindi mi sentivo e mi sento di impegnarmi per quello che ritengo giusto, non sono un uomo per tutte le stagioni.
Vuole due esempi del suo disimpegno ?
1)era arrivata in aprile comunicazione dalla Regione che il Pollicino poteva durare fino alla fine del 2009…nessuno ce l’ha detto , fatto scoperto dopo la sconfitta.. e intanto ci massacravano in campagna elettorale..
2)asfaltatura in centro a SanPietro il giorno delle elezioni,con disagi e lamentele dei cittadini.. e l’assessore ?
Sul futuro : non sono (insieme a tanti altri , molti ex Rosa compresi..) interessato ad un progetto politico-partitico di centro-sinistra , ma ad un progetto civico dove persone di centro-sinistra insieme a tanti altri di altra origine vogliono dare a Legnago una amministrazione seria dopo il fallimento partitocratico Lega-Pdl; quindi inutile che qualcuno pontifichi di primarie quando non c’è nessuna coalizione…anzi , per ragioni di partito si è sfasciata la coalizione….
Con gli amici di Legnago al Centro abbiamo detto esplicitamente al Pd che si può trovare una soluzione su un piano civico (senza simboli partito) con un accordo su una figura candidata sindaco che unisca e non divida…quindi no Ambrosini,no Gandini,no Scapin, no Marconi….comprese ipotesi primarie su candidati condivisi ( chi dice il falso ? chi attivamente lavora mettendoci la faccia o chi pontifica dietro un blog ?...)
I suoi nuovi amici Soffiati e Marconi hanno detto no…
Se li vede, compresa la Scapin,ne parli pure e se cambiano idea ce lo faccia sapere….
Altrimenti saranno inevitabili percorsi diversi: lei con Soffiati,Zanetti,Marconi candidata Scapin , noi (tra un po’ di tempo verrà a conoscere i nomi..) da un'altra parte…
“Dimmi con chi vai , ti dirò chi sei” (proverbio popolare)
DAMIANO AMBROSINI

____ ha detto...

Grazie Damiano per il tuo intervento.
Spero di non aver fatto la figura di quello che va a ficcare il naso in casa degli altri: il tema è secondo me di assoluto interesse soprattutto per chi, come me, sta cercando di costituire un gruppo di impegno civico.

Io conoscevo già il giudizio di Luigi; da signore qual è, non appena gli sono succeduto in assessorato aveva accettato di darmi qualche consiglio e in quell'occasione mi aveva anche esternato la sua lettura politica che oggi riaffiora.

Premesso che io non ne so nulla delle vicende interne al centrosinistra penso che ogni avventura politica abbia un inizio ed una fine.
E probabilmente - per tutta una serie di motivazioni - l'esperienza della Rosa era destinata a soccombere nel 2009.

Io ritengo che anche Clara Scapin avrebbe perso contro i brand Lega e PdL nel 2009; la sua popolarità era più forte di quella di Damiano (che di contro ha una più spiccata capacità di regista) ma la voglia di cambiamento era travolgente.

Certo le nuove forze politiche (e mi ci metto anch'io) non hanno portato grandi novità positive in assoluto, complice anche una crisi economica immonda.

Ma nella fine dell'idillio tra il centrodestra e Legnago hanno pesato di più certi atteggiamenti da nuovi padroni onnipotenti (per colpa di qualcuno pagano tutti) che gli errori compiuti.

Resto dell'idea che i legnaghesi siano disposti a perdonarti un insuccesso: se non raggiungi l'obiettivo ma l'hai perseguito con onestà, trasparenza e impegno è okay; ci proverai un'altra volta.

Non sopportano invece se utilizzi il tuo ruolo con arroganza e strafottenza, cogliendo ogni occasione per reclamare careghe.

Per questo penso che il centrodestra legnaghese sia appassito ancor prima di fiorire.

Anonimo ha detto...

Hi, Paolissimo. Ottimo argomento. Credo che La Rosa di Gandini (di cui non conosco le dinamiche interne ma conosco e ho pieno rispetto per Gandini) sia stata un'esperienza bellissima e utilissima per Legnago. Cosi' son convinto sara' la tua lista civica, specialmente se aprirai al centro-sinistra e ai giovani, di cui mi raccomando sempre, come sai. Piuttosto la domanda mi sembra: perche' a Legnago sembrano aver successo solo liste civiche e in qualche modo trasversali? Credo la risposta sia nell'antropologia del provincialismo italiano, da sempre piu' incline a votare le 'persone' piuttosto che i partiti. L'individualismo italiano e' un fenomeno ben noto nel mondo. Ha reso grandi servigi alla civilta' mondiale, specie durante il Rinascimento e veri e propri incubi in tempi piu' recenti. Ma se l'individualismo a livello nazionale e' spesso carico di pericoli, a livello di piccolo-medio paese, sembra sempre piu' spesso portare effetti rasserenanti e conciliatori. E' che gli italiani non hanno mai amato le grandi ideologie. Non sono come tedeschi, inglesi e soprattutto francesi. Non hanno mai creduto che uno Stato debba sostituire la loro liberta' di scorazzare in cortile in mutande. Insomma, hanno sempre avuto una concezione del tutto particolare della vita di comunita', merito anche del cattolicesimo che infonde fin dall'indottrinamento principi in contrapposizione con gli interessi del Re o della Regina del momento. Ergo non ci si deve sorprendere se quella e' sempre stata una terra per Principi improvvisati, piuttosto che leaders di apparato. Forse va bene cosi'. Forse, in un tempo storico che vede declinare grandi ideologie e prospettare mondi economici completamente diversi dal capitalismo, e' bene tornare a ricorrere all'idea del Principe, come in Nicolo Machiavelli. Oggi le bandiere non hanno piu' il senso di una volta (pur rimanendo molto belle e attraenti, in certi casi). Oggi, in questa infame globalizzazione che fa scempio di ogni identita', tocca a nuovi Principi aiutare la gente a ritrovare forza, identita' e crescere il suo futuro. Come nel Rinascimento, come in eta' carolingia, come alla fine delle grandi civilta'e all'inizio di nuove civilta'. Ma e' importante che la cittadinanza sia piu' presente in queste scelte, per far si' che quei Principi assomiglino piu' a un Pericle che a un tiranno Pisistrato. Sarebbe bello che piu' cittadini venissero ai consigli comunali. Sarebbe bello che ci fosse un vero giornale della Bassa. Cosi' da consentire che i nuovi Principi non siano lasciati da soli, come al solito, con il rischio (sicuramente non tuo per quel che ti conosco) di derive autoritarie fasciste o comuniste. Ecco quindi il mio intento a spronarti a essere davvero paladino della gente, specialmente i giovani, come lo sono sempre stato io nel mio piccolo, nella mia vita e nel mio lavoro a servizio degli ultimi. I veri Re non si giudicano da quel che fanno ma da quel che viene loro lasciato fare. Aramis

Anonimo ha detto...

Ho letto il commento di Ambrosini. Ripeto che non conosco le dinamiche interne che hanno afflitto La Rosa e quindi devo prenderne atto come una esperienza personale (comunque utile, in attesa di altre testimonianze). Tuttavia credo La Rosa abbia fatto molto bene a Legnago anche su osservazione dall'esterno, come la mia. Gente per bene e lavoratori infaticabili come Gandini e tanti altri di quell'area. Gia' questo e' molto per un paese dove i poteri forti, come quelli che ti hanno maldestramente scardinato, sono sempre dietro le tende del sipario. E' estremamente positivo che Ambrosini partecipi anche al tuo blog. Segno che qualcosa di 'democratico' si sta risvegliando e che le tue recenti aperture possono portare a sviluppi importanti per la comunita'. Il mio piccolo-grande sogno e' quello di un superamento delle antiche divisioni e l'apporto di idee e opinioni da parte dei vecchi 'nemici' e' a questo punto dell'incertezza politica elemento indispensabile per la democrazia! Al momento sembra che la gente, molta gente, ti veda come il miglior candidato a catalizzare umori e divergenze. Lo so, ci vuole pazienza e capacita' di ascoltare tutti ma tu puoi farcela e io t'invito a continuare su questa strada. Aramis