POLITICA. Si chiama «Facciamo per Legnago»
Longhi alla riscossa
con il nuovo gruppo
nato in sala civica
Il progetto dell´ex assessore riunisce cittadini delusi dai partiti
Non è caduta nel vuoto la «chiamata alle armi» lanciata, con un un gruppo di amici e sostenitori, dall´ex assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi per costituire in città un nuovo gruppo di impegno civico. Oltre un centinaio di persone, di diversa provenienza e fede politica con il consigliere Lucio Martinelli (ex Lega) unico rappresentante istituzionale presente all´incontro accanto a molti esponenti del volontariato sportivo, culturale e sociale, ha tenuto infatti a battesimo, l´altra sera in sala civica, «Facciamo per Legnago». Così è stato chiamato, al termine di un sondaggio su una rosa di proposte sottoposto a tutti i partecipanti all´assemblea introdotta da Daniela De Grandis delle Pari opportunità, il neonato movimento destinato probabilmente ad evolvere in una lista elettorale alle amministrative del 2014.
Un sodalizio assolutamente trasversale, che ha il proprio alfiere nell´ex assessore pidiellino estromesso due mesi fa dalla Giunta per mano dei suoi stessi compagni di partito. E che sarà contrassegnato da un simbolo ispirato all´antica fortezza cittadina: un esagono stilizzato tagliato a metà dal fiume Adige. «Prima di dare vita a questa avventura», ha esorditoLonghi, «ci siamo chiesti se a Legnago c´è bisogno di politica. Sicuramente no abbiamo pensato considerando l´arroganza di certi amministratori campioni di nepotismo. La risposta è stata invece affermativa riportando il termine al suo significato più antico, ovvero quello di occuparsi della città per dare risposte ai problemi e alle aspettative della gente». E questa sarà la linea perseguita dal gruppo, che provvederà ora ad aprire un sito internet e a strutturasi in commissioni per affrontare in maniera competente e organizzata i vari settori pubblici d´intervento.
Il progetto civico sganciato dai partiti sarà incentrato sul filo diretto con i cittadini attraverso gli «sfogatoi»: gazebi dislocati in ogni quartiere dove i residenti potranno infilare in un´urna richieste e lamentele. «Non faremo la guerra a nessuno ma lavoreremo per costruire, per far crescere Legnago e cambiare una mentalità provinciale», ha assicurato l´ex assessore incassando il sostegno di persone di centrodestra, riformisti di centrosinistra e leghisti delusi.S.N.
Un sodalizio assolutamente trasversale, che ha il proprio alfiere nell´ex assessore pidiellino estromesso due mesi fa dalla Giunta per mano dei suoi stessi compagni di partito. E che sarà contrassegnato da un simbolo ispirato all´antica fortezza cittadina: un esagono stilizzato tagliato a metà dal fiume Adige. «Prima di dare vita a questa avventura», ha esorditoLonghi, «ci siamo chiesti se a Legnago c´è bisogno di politica. Sicuramente no abbiamo pensato considerando l´arroganza di certi amministratori campioni di nepotismo. La risposta è stata invece affermativa riportando il termine al suo significato più antico, ovvero quello di occuparsi della città per dare risposte ai problemi e alle aspettative della gente». E questa sarà la linea perseguita dal gruppo, che provvederà ora ad aprire un sito internet e a strutturasi in commissioni per affrontare in maniera competente e organizzata i vari settori pubblici d´intervento.
Il progetto civico sganciato dai partiti sarà incentrato sul filo diretto con i cittadini attraverso gli «sfogatoi»: gazebi dislocati in ogni quartiere dove i residenti potranno infilare in un´urna richieste e lamentele. «Non faremo la guerra a nessuno ma lavoreremo per costruire, per far crescere Legnago e cambiare una mentalità provinciale», ha assicurato l´ex assessore incassando il sostegno di persone di centrodestra, riformisti di centrosinistra e leghisti delusi.S.N.
6 commenti:
Se posso permettermi, pessima scelta onomastica.
"Facciamo", il verbo "fare" usato come intransitivo, è scelta di vaghezza rara. Arrogi all'inderminatezza lo svuotamento semantico operato dallo stillicidio di dichiarazioni politiche (d'uno schieramento in particolare) quali "governo del fare", "noi siamo per il fare", ecc.
Di là da queste sottigliezze da specialisti, "Facciamo per Legnago", a mio modestissimo avviso, rischia di essere una soluzione interlocutoria: il cittadino, forse, si chiede "Femo par Legnago sì, ma cossa?".
Paolo, e' meglio cominciare da adesso a pensare alla futura squadra per il comune. Non e' detto che le elezioni si facciano nel 2014. Aramis
Grazie Giovanni, sento molto forte il tuo sostegno.
Quanto all'acculturato anonimo, qualora volesse darci il suo nobile contributo - in termini di presenza alla prossima riunione - potrà udire e proporre azioni concrete per la città.
Paolo
Non s'adombri, caro Longhi: nessuno mette in discussione le Sue pur esistenti e notevoli doti onomaturgiche. Anzi, proprio da tale consapevolezza nasce il mio invito a far di meglio.
Non so né posso aiutarLa così, all'impronta, a trovare un sostituto meno anodino e più efficace. Non desidero nemmeno unirmi alla Sua avventura politica, per la quale Le faccio i miei più sentiti auguri. Le posso però suggerire un metodo valido per coniare un nuovo nome: elenchi tutte le parole che descrivono i valori cui s'informerà il Suo nuovo gruppo, poi tenti di combinarle in un nome di massimo due parole. Così eviterà che la signora Marietta, nel leggere il Suo manifesto elettorale, si chieda: "Sa vorlo far 'sto chì?".
Ha ragione anonimo poeta.
L'esperimento è stato fatto ed ha partorito questo nome... Un nome che a lei non piace.
Se è così, mi taccio. In bocca al lupo. :-)
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