Ieri sera in Consiglio Comunale il consigliere Stefano
Zamperlin ha intimato l’ennesimo ultimatum all’amministrazione comunale.
Lo ha fatto leggendo un comunicato stracolmo di
contraddizioni; ivi il buon Stefano - probabilmente illuminato dal suo mentore Massimo
Venturato - in buona sostanza afferma:
- I) di aver
richiesto continuativamente la nomina di un assessore espressione della corrente Rialzati LegnaGO; e ciò in barba al fatto che Zamperlin stesso sia divenuto consigliere per il
rotto della cuffia: ultimo degli eletti ripescato solo grazie alle dimissioni
dal Consiglio Comunale di due assessori;
- II) che lui e gli amici del suo gruppo non sono “CAREGARI”,
avendo rifiutato un posto nel Cda Le.Se., proposto “in cambio del (…) silenzio”.
Da oggi il bestiario della politica legnaghese acquisisce
una sottile ma rilevante distinzione:
oltre ai caregari ci sono i poltronari.
Se l’esegesi del “Venturatopensiero” è corretta possiamo teorizzare questo:
oltre ai caregari ci sono i poltronari.
Se l’esegesi del “Venturatopensiero” è corretta possiamo teorizzare questo:
-
I primi, ovvero i caregari, son quelli che si
accontentano di posti ben remunerati anche se di scarsa visibilità;
Povera Italia … E povera Legnago!
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