venerdì 11 novembre 2011

LA COMMISSIONE EDILIZIA TRA BALLE E PALLOTTOLIERE

Slitta il voto per i posti in commissione

L'Arena venerdì 11 novembre 2011 PROVINCIA, pagina 38

Fumata nera per la commissione edilizia comunale. Nell´ultimo consiglio è slittato il rinnovo dell´organo consultivo, che vedeva in corsa nove candidati per sei posti, due dei quali riservati all´opposizione. Se il ritiro del punto in questione sia stato suggerito al neo assessore ai Lavori pubblici Moreno Nalin da cavilli tecnico-burocratici oppure da una questione di equilibri politici - in ballo c´erano la candidatura di Laura Maron, indicata nel 2009 dalla civica di minoranza «Nuova città» ed ora in quota al Pdl per la riconferma, una poltrona in meno per la Lega e le modifiche normative che hanno abolito gli esperti in materia ambientale, eliminando di fatto due posti ambiti da entrambi gli schieramenti - non è dato sapere. La motivazione ufficiale adotta da Nalin - che ha assicurato l´assemblea di voler riproporre la delibera nella seduta prevista a fine novembre, smentendo così le intenzioni della Giunta, circolate negli ultimi giorni, di prorogare i sei commissari in carica - andrebbe comunque nella prima delle due direzioni ipotizzate. «Il rinvio», ha spiegato l´assessore, «si è reso necessario per valutare, secondo una proposta emersa in II Commissione, la possibilità di istituire un elenco di esperti in materia ambientale o altre soluzioni rivolte a tamponare il vuoto creato dalla nuova normativa di settore». S.N.


Balle. Tutte balle. La nomina della commissione non è stata affatto rinviata per valutare l'opportunità di istituire un elenco di esperti in materia ambientale.

I tecnici sanno bene, infatti come gli esperti in paesaggistica non possano più essere nominati dal Comune.

Le indicazioni del Dlgs 42/04 (e succ. modd. del 2008) come recepite da normativa regionale non lasciano più spazio per questa opzione.

Il Comune di Legnago avrebbe potuto segnalare alla Regione di avere presso di sé esperti in grado di garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio delle funzioni amministrative in materia urbanistico edilizia (art. 146 co. 6 Dlgs 42/04).


Ora il tempo è scaduto. Per cui l'unica possibilità è quella di creare un organismo inutile e senza competenze - avocate ormai dalla Regione - per dare posti a qualche amico.


Quanto alla nomina dei magnifici sei si sono verosimilmente imposti problemi di natura politica e aritmetica.

A ciascun consigliere è dato di esprimere un voto.

E in ogni caso va assicurata la rappresentatività della minoranza a cui spetta di diritto un componente.
designata dalla maggioranza.

Attenzione ai voti. Perché con Zamperlin la maggioranza è a quota 12, senza è a quota 11.

La minoranza con Martrinelli è a quota nove.

Potrebbe addirittura verificarsi un pareggio di eletti in Commissione edilizia.


Come?

E' presto detto.

Calcolo del voto medio: 12 + 9 = 21; 21 :6 (posti

disponibili) = 3,5

La maggioranza dispone al massimo di 12 voti: e non può eleggere più
di 3 commissari edilizi, a meno che non provi a dare a ciascun candidato solo 3 voti.

Ma se la minoranza fosse tutta compatta, compreso Martinelli, potrebbe, attribuendo 3 voti a ciascuno dei candidati, arrivare a pareggiare i conti con la maggioranza.

Infatti a parità di voti prevarrebbe il più anziano.

Dunque la maggioranza, se non vuole pareggiare i conti con gli avversari, deve andare alla ricerca di vecchi professionisti, anche rinunciando a qualche papabile eccellente.

C'E' INVECE UN'ALTRA POSSIBILITA' EFFETTIVAMENTE AL VAGLIO DELL'AMMINISTRAZIONE: CAMBIARE IL REGOLAMENTO EDILIZIO E PORTARE LA COMMISSIONE DA SEI A SETTE MEMBRI, TENTANDO COSI' DI SALVAGUARDARE I NUMERI DELLA MAGGIORANZA

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