venerdì 11 novembre 2011

Cade l´ultimo ostacolo Via libera al grattacielo

Legnago. Il Consiglio ha adottato la variante che spiana la strada ad una torre alta 42 metri


Stefano Nicoli

Il palazzo sorgerà nell´ex Italgas e si chiamerà «La Pentagonale» Contrari Zamperlin e minoranze che hanno dato battaglia in aula

L'Arena venerdì 11 novembre 2011 PROVINCIA, pagina 38
Il progetto del grattacielo che sorgerà nell´ex area Italgas DIENNEFOTO

L´ultimo paletto burocratico è stato abbattuto e l´ex area Italgas di viale dei Caduti potrà ospitare il primo grattacielo della città: una torre di 14 piani alta 42 metri. Malgrado il voto contrario dell´opposizione, che ha sollevato pesanti obiezioni tecniche e ambientali. E nonostante la presa di posizione del pidiellino Stefano Zamperlin che, in aperto contrasto con i colleghi, ha abbandonato l´aula dopo aver chiesto invano il ritiro della delibera a braccetto con l´opposizione.
Il Consiglio comunale - reduce da una discussione al fulmicotone che ha visto martedì sera l´ex sindaco Silvio Gandini sbattere la porta davanti «alle accuse false ed inaccettabili» mossegli dal suo successore Roberto Rettondini circa «gli orrori edilizi e le promesse mancate della Rosa» - ha adottato la variante al Prg che spiana la strada alla «Pentagonale»: questo il nome, ispirato alla sagoma della vecchia fortezza di Legnago e Porto, scelto per l´edificio progettato dall´architetto Damiano Zerman dello studio Athesis di Verona per conto della società «Dmd - Osanni Immobiliare» di Minerbe. Senza il passaggio consiliare, che ha permesso di derogare all´altezza massima di 16,50 metri prevista dal Prg, il futuro grattacielo a destinazione commerciale-direzionale-residenziale sarebbe rimasto sulla carta. E sarebbe stata vanificata un´operazione che per il Comune si è rivelata una manna dal cielo: da un lato, l´ente ha ceduto infatti solo la potenzialità edificatoria del parcheggio situato a pochi metri dal municipio conservando gli attuali 86 posti a sosta libera; dall´altro, si è assicurato il milione e 154mila euro a base d´asta più altri 150mila euro di oneri di urbanizzazione.
Davvero un affare, tanto più in un periodo di vacche magre che costringe l´amministrazione a fare i conti della serva per compensare i tagli statali. Ma se la maggioranza ha difeso a spada tratta, fatta eccezione per l´esponente della corrente Venturato, un intervento ritenuto «architettonicamente meritevole e compatibile con il tessuto edilizio circostante», non sono mancati altolà e contestazioni. A riunire le posizioni non è bastata, perciò, la scelta di privilegiare uno sviluppo urbanistico in verticale «per limitare la cementificazione del territorio».
«Non siamo a New York e costruire un fabbricato così alto in un simile contesto non ha senso, ai cittadini non piace affatto tanto che molti legnaghesi, di cui mi faccio portavoce, reclamano un sondaggio per ribadire la loro netta contrarietà a questa torre», ha esordito Zamperlin prima di togliere il disturbo. «Con questa variante», ha aggiunto l´ambientalista Donatella Ramorino di Liberinsieme, «stiamo svendendo il nostro territorio e la qualità di vita, con benefici effimeri e danni permanenti, per recuperare soldi che il governo centrale taglia». Sulla stessa lunghezza d´onda anche il centrista Ambrosini, che ha caldeggiato inutilmente, con una mozione d´ordine, il rinvio della decisione. «Serve», ha auspicato, «un supplemento di verifiche tecniche e giuridico-amministrative per scongiurare possibili ricadute future a tutela del tessuto urbano e nell´interesse dei cittadini, pronti comunque a farsi sentire.



COMMENTO

Evviva il Pentagonale.
lo dico da ex amministratore di Legnago per non rischiare fraintendimenti.
La realizzazione dell'opera ha un doppio vantaggio:
1) appare - almeno sulla carta - meravigliosa e prestigiosa almeno quanto lo sarebbe stata la torre (ben più alta) che avrebbe dovuto sorgere in Porto di Legnago;

2) porterà un sacco di soldi nelle casse comunali e il Comune, come ho già avuto modo di ribadire, non perderà nemmeno un posteggio auto;


Quanto ai contrasti vengo lesto a darne la mia interpretazione:

1) la minoranza fa il suo lavoro; anche con un po' di livore a dire il vero. Richiede più manutenzioni straordinarie ed opere pubbliche ma poi si strappa i capelli se per ottenere i soldi all'uopo necessari si utilizzano gli stessi metodi che aveva usato - almeno in buona parte dei suoi attuali esponenti consiliari - quando era al governo del Comune. Io, quando ero in opposizione, ho utilizzato un metodo diverso: se c'era un provvedimento che consideravo buono per la Città lo votavo; senza far troppa dietrologia;

2) il comportamento di Zamperlin palesa che gli accordi tra il suo mentore Venturato e Padron Rossini sono stati stoppati da qualcuno.
Conoscendo il bestiario politico locale posso supporre che qualche leghista abbia dato l'ultimatum: caro Rossini, o con noi o con Venturato.
Quindi niente riconferma per Nicola Fante in commissione edilizia. E da qui il revirement di Zampe che sulla torre - almeno fino a quando sono stato assessore - non ha mai avuto nulla da obiettare,

6 commenti:

____ ha detto...

Evviva il Pentagonale.
lo dico da ex amministratore di Legnago per non rischiare fraintendimenti.
La realizzazione dell'opera ha un doppio vantaggio:
1) appare - almeno sulla carta - meravigliosa e prestigiosa almeno quanto lo sarebbe stata la torre (ben più alta) che avrebbe dovuto sorgere in Porto di Legnago;

2) porterà un sacco di soldi nelle casse comunali e il Comune, come ho già avuto modo di ribadire, non perderà nemmeno un posteggio auto;


Quanto ai contrasti vengo lesto a darne la mia interpretazione:

1) la minoranza fa il suo lavoro; anche con un po' di livore a dire il vero. Richiede più manutenzioni straordinarie ed opere pubbliche ma poi si strappa i capelli se per ottenere i soldi all'uopo necessari si utilizzano gli stessi metodi che aveva usato - almeno in buona parte dei suoi attuali esponenti consiliari - quando era al governo del Comune. Io, quando ero in opposizione, ho utilizzato un metodo diverso: se c'era un provvedimento che consideravo buono per la Città lo votavo; senza far troppa dietrologia;

2) il comportamento di Zamperlin palesa che gli accordi tra il suo mentore Venturato e Padron Rossini sono stati stoppati da qualcuno.
Conoscendo il bestiario politico locale posso supporre che qualche leghista abbia dato l'ultimatum: caro Rossini, o con noi o con Venturato.
Quindi niente riconferma per Nicola Fante in commissione edilizia. E da qui il revirement di Zampe che sulla torre - almeno fino a quando sono stato assessore - non ha mai avuto nulla da obiettare,

Anonimo ha detto...

Beh, per una volta devo dissentire e a me fa molto spavento quella cosa, Paolo. Legnago non e' Gotham City e credevo le costruzioni dovessero rispettare le dimensioni e geometrie del contesto, che non e' quello di Manhattan o della City di Londra, ma di una cittadina tutto sommato calma e tranquillissima come lo sono tanti paesi della campagna veneta. E avete degli studi costo-beneficio sulla validita' del progetto? Immagino, spero, si chiedera' anche parere ai cittadini. Mah, non lo so, magari avrai anche ragione tu, ma mi pare uno shock architettonico davvero duro da approvare in un paio di serate di consiglio. Quarenta y dos pizos! Carramba! Es mas alto del hopital que tiene solamente siete pizos. Que sera la proxima? Un puerto maritimo por los cargos intercontinentales en el sitio de la Verbena? Perdoname el sarcasmo pero yo creo que aqui el consejo necesita muchissimo dibatimiento y tambien un poco de juicio. Tuo Aramis

Anonimo ha detto...

Considerato che sono ignorante in materia mi permetto il lusso di chiedere a chi ci ha lavorato, ovvero te.

Che ci guadagna il comune? Oneri di urbanizzazione a carico della ditta costruttrice?

Altro?

Che uscite avrà il comune nell'immediato per permettere un'opera come questa e soprattutto nel futuro?

In sintesi gli aspetti economici di quest'opera quali sono?

Saluti Matteo

michele masin ha detto...

Non mi piace proprio l'idea di un grattacielo in centro a legnago...no no

____ ha detto...

a breve risponderò.. scusatemi ma sono stato molto occupato

Anonimo ha detto...

Paolo, mi pare proprio che quel grattacielo ispiri fin troppi mugugni. Son d'accordo con te che lo sviluppo verticale puo' essere persino bello ma conta il contesto, il panorama, l'assetto, o no? I commentatori hanno ragione. L'estetica e' importante e le disproporzioni rispetto al contesto si pagano spesso in costi sociali. Oltre il quarto piano studi validati da anni dimostrano un aumento dell'incidenza di problemi sociali, persino mentali. Tutto questo ovviamente in contesti dove non ci sono giganti di questo tipo. A Las Vegas, New York, Chicago puo' andar bene, ma Legnago e' solo Legnago, poverina. Dobbiamo proprio violentarla in questo modo? Lo sai che sono sempre al tuo fianco ma qui mi sembra difficile seguirti. Gio