giovedì 21 marzo 2013

I Comuni siglano un´alleanzaper garantire il giudice di pace

CEREA. In un vertice svoltosi in municipio, varato un documento per evitare la soppressione del servizio sul territorio


In base alle nuove disposizioni sia Legnago che Isola della Scala perderanno l´ufficio a fine aprile Si punta a salvarne almeno uno

da L'Arena mercoledì 20 marzo 2013 PROVINCIA, pagina 33
  
 

Francesco Scuderi

 
La sede dell´ufficio del Giudice di pace in funzione attualmente a Legnago DIENNEFOTO
Legnago e Isola della Scala uniscono le forze per cercare di salvare l´ufficio del Giudice di pace nella pianura veronese. Dal prossimo 29 aprile, a causa dei tagli imposti dalla «spending review» dello Stato, entrambi i Comuni sono destinati infatti a perdere la sezione giudiziaria che si occupa delle cause civili e penali minori nelle circoscrizioni di competenza.
Proprio per evitare che il servizio sparisca completamente dal territorio, obbligando così i cittadini residenti nella Bassa a recarsi ogni volta a Verona, i due Comuni chiederanno al ministero della Giustizia di accorpare le circoscrizioni giudiziarie. Con l´obiettivo di conservare almeno un ufficio, con spese a carico dello Stato e non dei Comuni alle prese come sono con bilanci ridotti ormai all´osso. Per salvare solo l´ufficio di Legnago, servirebbero infatti 228mila euro l´anno, ripartiti proporzionalmente tra i 16 Comuni facenti parte della circoscrizione giudiziaria Le somme richieste sono le seguenti: 65mila euro per Legnago, 42mila per Cerea, 15mila per Casaleone e Villabartolomea, 14mila per Gazzo, 12mila per Minerbe, 10mila per Sanguinetto e Castagnaro, 7mila per San Pietro di Morubio e Roverchiara, 6mila per Terrazzo, 5mila per Angiari e Bonavigo, 4mila per Bevilacqua, 3mila per Boschi Sant´Anna e 2mila per Concamarise. Tutti i centri interessati, ad eccezione di Cerea e della città di Salieri, hanno ignorato l´appello lanciato al riguardo dal sindaco di Legnago Roberto Rettondini .
Di fronte a questa situazione, la proposta - avanzata ufficialmente ieri mattina, nell´incontro convocato in municipio a Cerea dal sindaco Paolo Marconcini, alla presenza del colelga Rettondini, del vicesindaco di Isola della Scala Tiziano Arcolini e del segretario dell´Accademia degli avvocati di Verona Paolo Longhi - è stata quella di provare a «consorziarsi» per salvare almeno uno dei due uffici in procinto di venire smantellati. «Il giudice di pace di Legnago sparirà solamente perché la nostra circoscrizione non raggiunge i 100mila abitanti richiesti dal decreto che sancisce il taglio», ha spiegato l´avvocato Longhi. «L´altro parametro, quello della produttività, è ampiamente superato con 1.158 procedimenti civili e 113 penali su una media richiesta di 568,3 procedimenti nell´anno solare», ha aggiunto il segretario degli avvocati scaligeri.
L´iniziativa di unificare le circoscrizioni, che così rientrerebbero nei numeri fissati dal decreto, ha trovato la piena condivisione dei partecipanti al tavolo ceretano. «Ormai, per lo Stato, noi amministratori comunali siamo diventati solo degli esattori, siamo stufi che le decisioni calate dall´alto tolgano continuamente servizi ai cittadini», ha affermato Marconcini.
Un´opinione condivisa dal collega Rettondini: «Oltre ai tagli del passato, nel prossimo bilancio abbiamo subito un´ulteriore sforbiciata di 1,8 milioni di euro che non sappiamo dove recuperare. Tuttavia, se dal ministero arrivasse un parere favorevole all´unione del Giudice di pace, non è stato ancora individuato il luogo dove avrà sede. «Vediamo cosa ci dicono, starà alla nostra maturità di amministratori trovare la soluzione che accontenti i nostri cittadini», ha concluso il vicesindaco di Isola

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