Roberto
Bronuzzi, Werther Masolini e Vito Occhi, i costituenti del “Comitato
Civico Porto Canove San Vito Insieme”, hanno deciso di supportare
la mia candidatura a Sindaco.
Ovviamente
ci sono diversi motivi per i quali sono orgoglioso di questo
endorsement.
Innanzitutto
la scelta è avvenuta spontaneamente da parte di persone che stimo e
che sono impegnate a vario titolo in attività del volontariato
cittadino e che, precedentemente, erano state “corteggiate” da
altri gruppi politici.
In
seconda battuta credo nella bontà di un progetto autenticamente
civico ed orgogliosamente territoriale.
Non
dimentichiamo che Porto è stato a lungo un Comune autonomo da
Legnago e ha, ancora oggi, la caratura di una cittadina importante,
malgrado una spending review barbara e ignorante che l'ha privato di
taluni servizi - come il centro prelievi - che avevano contribuito
nel tempo a fare di questo quartiere il centro più importante della
vasta area della sinistra d'Adige.
Ma
anche San Vito, snodo cruciale del transito verso il padovano e
Canove, l'unico autentico Borgo rimasto in Legnago, necessitano di
una maggiore attenzione da parte della politica.
Basti
osservare come tali quartieri si presentino – in determinate zone –
ancora oggi, nel 2014, privi di acquedotto, fognature ed
illuminazione pubblica.
Un
vasto territorio dimenticato chiede di contare di più. Laddove
oggigiorno si perdono
risorse umane ed economiche e cresce solo la criminalità.
Sappiamo
tuttavia che la crisi non ha impedito a questa sponda legnaghese di
primeggiare per qualità delle manifestazioni – una su tutte,
SoundVito, oramai kermesse musicale di interesse nazionale – e
generosità tant'è che ha sede qui “legnagofilodiretto” uno dei
sodalizi a sfondo sociale più importanti della Pianura veronese.
Con
tali premesse il simbolo non poteva non essere che un grande cuore
che campeggia su colori caldi.
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