domenica 27 aprile 2014

LEGNAGO.EU Uno sportello verso i fondi europei


Stando ai dati raccolti dal Centro per l'impiego, la disoccupazione a Legnago è triplicata dal 2007 ad oggi.
Contestualmente lo Stato centrale, dal 2009 al 2013, ha progressivamente restituito 5milioni di euro in meno al bilancio comunale.
Nel 2012 a Palazzo De Stefani si decise di stangare gli imprenditori con la maxi imu sui capannoni.



Basti pensare che questa gabella, col passaggio dall'Ici all'Imu – e quindi dal 2011 al 2012 - è stata praticamente raddoppiata (dal 4,5 per mille al 8,9 per mille sul valore catastale dell'immobile).
Oggi questa batosta frutta al bilancio comunale la bellezza di 400mila € ma è uno dei freni al rilancio dell'economia locale attraverso l'impresa.
da sx: Mazzariol, Longhi, Riello e Zulin 
Il convegno tenutosi nella sala conferenze dell'Hotel Pergola martedì 22 aprile, dal titolo “Buon Lavoro Legnago! - Innovazione e lavoro per la città del futuro” ha affrontato il tema della crisi da molteplici punti di vista.
Dalle speranze del giovane imprenditore Giordano Riello - della Giunta nazionale di Confindustria - alle visioni del caporedattore di Libero, Giuliano Zulin, che ha avuto modo di presentare anche il suo ebook “Ai ev a Drim, come finirà tra Italia ed Euro”.
Massimo Gioegetti 
Molto interessante anche l'esposizione di Filippo Mazzariol, responsabile di APRE Veneto, Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea.
Come ha sottolineato l'assessore regionale Massimo Giorgetti, è opportuno incrementare la capacità dei Comuni nella costruzione di progetti che possano poi trovare finanziamenti europei attraverso la Regione del Veneto.
Tuttavia – ha precisato Mazzariol – i contributi europei veicolati dalle istituzioni politiche sono soltanto una minima parte.
Si possono e si debbono aiutare i nostri imprenditori a realizzare progetti che possano trovare un sostegno economico e di collaborazione in Europa.
Nell'ambito di un'azione amministrativa locale, al candidato Sindaco non si richiede di fantasticare sull'uscita dall'euro, opzione che comunque giammai dipenderà dal Comune di Legnago.
É legittimo invece - anzi doveroso - capire che gli apparati europei costano a noi italiani 174 euro al secondo, 10.464 euro al minuto, cioè 627.853 euro l'ora: 15 milioni al giorno, cioè 5,5 miliardi l'anno.
Dovremmo poi capire che se non impariamo ad aiutare le nostre imprese a raccogliere i fondi per resistere e svilupparsi, creando nuovi posti di lavoro, l'Europa resterà quella matrigna che finanzia follie come: i programmi per incentivare l'utilizzo degli insetti in cucina; la compagnia che fa musica con sassofoni e rutti; il programma per incentivare la connessione emotiva dei contadini tirolesi al loro paesaggio; il dialogo fra estoni e lituani sul fondamentale tema delle marionette; la missione dei ballerini belgi che vanno a insegnare danza agli africani (qui ogni riferimento alle “vacanze russe” dell'amministrazione uscente è puramente casuale, ma erano state finanziate dalla Fondazione Cariverona).
Ecco perché uno degli impegni della nostra coalizione sarà quello di realizzare Legnago.EU, per offrire ai nostri capitani d'impresa informazioni, supporto ed assistenza per la partecipazione ai programmi e alle iniziative di collaborazione nazionale ed europee, soprattutto nel campo della ricerca, di sviluppo tecnologico e innovazione e del trasferimento dei risultati delle ricerche.

Dobbiamo accompagnare le nostre comunità imprenditoriali verso L'Europa, non limitarci a lamentarci.

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