martedì 24 giugno 2014

Clamoroso a Legnago: accordo Grillini – Forza Italia

E Castelletto (M5S) votò Raganà Vice Presidente del Consiglio Comunale

Ha qualcosa di sensazionale quel che è accaduto a Palazzo De Stefani.
Nella prima seduta del Consiglio Comunale di Legnago è andato in scena un accordo che pare non abbia alcun precedente in Italia.
Già perché a concludere tale patto sono stati due partiti da sempre in conflitto tra loro nello scenario nazionale: M5S e Forza Italia.
Si deve sapere che il Consiglio Comunale, in prima seduta, prevede la distribuzione anche alla minoranza di alcune cariche istituzionali. All'opposizione va infatti: un posto da Vice Presidente del Consiglio; una carica quale rappresentante nella giunta per l'aggiornamento dell'albo dei giudici popolari;

infine l'ambitissima commissione elettorale.
Anche qui c'è un posto per la minoranza (contro i tre della maggioranza). Questa commissione è particolarmente ricercata perché i suoi membri hanno il compito di nominare gli scrutatori; ricorderete che a Legnago i commissari – spesso e volentieri – hanno preferito indicare ai seggi parenti, colleghi di lavoro, amici e sodali politici.
Ebbene, dicevamo di questo accordo.
Grazie al voto di Federico Castelletto, rappresentante consiliare del M5S, il consigliere comunale Maurizio Raganà – forte anche del sostegno del collega azzurro Loris Bisighin - ha potuto assurgere al ruolo di Vice Presidente del Consiglio Comunale, battendo Renzo Sandrini, fermatosi a due preferenze.
Il copione è andato in scena anche per la nomina del rappresentante in Commisione elettorale: ruolo che è andato a Loris Bisighin (votato da sé stesso, da Raganà e da Castelletto).
Poi Forza Italia ha ripagato il favore votando compatta per il grillino nella commissione per l'aggiornamento dell'albo dei giudici popolari.
Questo accordo nasce - secondo voci maligne - per dividere tra due soli gruppi consiliari partitici di minoranza i ventisei scrutatori da nominare ai seggi, scavalcando ancora una volta i consiglieri delle civiche che – nel fine settimana - avevano invano cercato contatti con grillini e azzurri per assicurare a tutti i consiglieri una giusta rappresentanza.
Protagonisti dell'inconsueta “corrispondenza d'amorosi sensi” tra gli alfieri locali di Grillo e Berlusconi sono stati il leader grillino Renato Favali e i commissari di Lega e Forza Italia, Luciano Giarola e Roberto Donà (questi ultimi, ovviamente hanno finto stupore).

Ad anticipare un accordo che sicuramente farà storcere il naso molti elettori pentastellati era stato lo stesso Raganà: “gli unici veri partiti qui in minoranza siamo noi di Forza Italia e il Movimento Cinque Stelle” aveva detto compiaciuto. Siamo certi che si compiaceranno anche gli elettori di Beppe Grillo all'ombra del Torrione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bè analizzando le liste delle elezioni

uniti per legnago
una città in comune
canove porto s. vito insieme
civica per legnago
facciamo per legnago
centro destra legnago
legnago città intelligente

sicuramente questo accordo sarà per legnago

o forse mi sbaglio sarà per i caregari ?

____ ha detto...

Non ho capito molto il suo ragionamento e la invito a spiegarsi meglio. In ogni caso, come vede, qui troveranno sempre ospitalità anche i pensieri discordanti dal mio

Anonimo ha detto...

spiego meglio

quasi tutte le liste propendono ad avere nomi che fanno intuire "...al servizio di legnago e dei legnaghesi..."

altre liste e accordi vari "...al servizio delle careghe..."