Vorrei
anch'io essere maître à penser a Legnago.
Godrei
del favore del quotidiano più letto (l'unico) pur avendo meno idee
che voti.
Influenzerei
con punzecchiature, senz'altro sagaci, la politica in Città.

Dei
miei nemici rimarrebbero solo brandelli; e dove non arrivasse il mio
blog per addetti ai livori, ci penserebbe la stampa amica.
Ecco
dunque che – benanco fondatore del più noto compromesso storico – potrei ergermi a vestale dell'intransigenza rossa e
condannare i presunti accordi altrui.
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