venerdì 20 aprile 2018

SCUOLE MEDIE DI CASETTE. LA SINISTRA SI DIMETTA



È davvero stucchevole la disputa sulla questione della scuola media di Casette.
NEMMENO UN CENTESIMO PER LA SCUOLA DI CASETTE
NEL PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE
Che non fosse adeguata, per carenze che la rendono scarsamente resistente ai terremoti, noi cittadini lo scopriamo dai giornali.

Gli amministratori di Legnago si presume lo abbiano invece appreso da una perizia con data precedente all’approvazione del piano triennale opere pubbliche.

Ora, sapere quanti denari avessero deciso di stanziare per questa scuola è assai facile.
Al netto di tanti ragionamenti filosofici che si leggono su facebook  - e che puzzano di campagna elettorale lontano un miglio - nel piano delle opere pubbliche la sinistra per la Barbieri non ha stanziato un solo centesimo.

Il tutto si risolve nell’atavico scontro tra marconiani e dissidenti (rectius, dissenzienti) già andato in scena per il recupero della scuola di Vigo; prima additata come scelta scellerata poi votata una volta ottenuti rimpasti politici e cadreghe.

A fare le spese di questa incapacità di programmazione nonché di questi dissidi interni alla sinistra, saranno, questa volta, i cittadini di Casette: non un solo progetto concreto è stato proposto in alternativa alla scuola di Piazza Togliatti.

Sappiano, gli amici del popoloso quartiere, l’unico rimedio concreto che sarà proposto con ogni probabilità: la modifica del piano annuale opere pubbliche con l’inserimento della voce di spesa di € 100mila, provvista sufficiente solo per il progetto.

Per rifare la scuola, infatti, servono tre milioni di euro.

Se veramente i dissidenti hanno a cuore il futuro di Legnago e ritengono incapace la “loro” maggioranza di governare (per una volta sarei d’accordo con loro) presentino le dimissioni. Sono certo che troveranno terreno fertile tra le file della minoranza.

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