martedì 21 agosto 2007

L'ORGOGLIO DELL' ADIGE

DAL QUOTIDIANO l'ARENA 17 AGOSTO 2007

AMBIENTE. Via all’iter con l’Autorità di bacino L’orto botanico sull’argine salva
cento erbe rare


Cento varietà di piante officinali, alcune delle quali in via di estinzione come il tanaceto e l’assenzio. O come la melissa, la valeriana, l’iperico e il pepe d’acqua. È il patrimonio di specie selvatiche cresciute negli anni su una sottobanca dell’Adige, situata alle spalle dell’ospedale di Legnago, che verrà trasformata in un orto botanico. L’iniziativa reca la firma di Maurizio Antoniazzi, erborista di San Pietro, e del consigliere PAOLO LONGHI, che hanno incontrato in città Nicola Dell’Acqua, segretario dell’Autorità di bacino del fiume, per definire un progetto destinato «a preservare un’importante area naturale ancora vergine». «Prima che tagli selvaggi o interventi impropri ci privino di erbe ormai rare», spiega Antoniazzi, «occorre tutelare questo tratto di due chilometri che si spinge fino a Vigo». A questo riguardo il dirigente dell’ente di bacino ha assicurato la massima disponibilità affinchè l’orto botanico riceva, entro la fine dell’anno, il riconoscimento ufficiale. «La proposta raccolta a Legnago», assicura Dell’Acqua, «verrà inserita nel piano di assetto del tratto racchiuso tra Tombazosana e la foce, che stiamo pianificando prima di sottoporlo al comitato istituzionale». Nel frattempo, i due promotori hanno fondato «La verbena dell’Adige»: un’associazione, che si prefigge «la valorizzazione delle piante selvatiche e la promozione del patrimonio botanico del fiume». S.N.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ben fatto dott. longhi.
il greco

____ ha detto...

Caro Greco, intanto grazie infinite per la costante attenzione che mi riservi.
Per quanto riguarda questo provvedimento voglio sottolineare che non si tratta affatto di un interessamento politico in senso spregiativo (della serie do ut des).
Semplicemente credo che sia una bella iniziativa a salvaguardia del patrimonio naturalistico della nostra Legnago.
Un abbraccio.
Paolo