mercoledì 30 aprile 2008

BURQA. IL SINDACO FACCIA RISPETTARE LA LEGGE (CHE VA MIGLIORATA)

LONGHI PRESENTANDO L'INTERPELLANZA: Si impone una premessa alla luce del dibattito che ha seguito la presentazione dell’o.d.g. relativo a questo tema.
Nessuno, qui, chiede al Sindaco di emettere un’ordinanza in materia di pubblica sicurezza.
Creare un atto di natura provvedimentale su questo tema sarebbe un mostro giuridico come quello dato alla luce in un comune del trevigiano, ove si pretendeva, in pratica, di effettuare una sorta di interpretazione autentica delle norme di legge e cioè un' operazione che, anche quando viene effettuata dal legislatore - che è l'unico soggetto a ciò competente - nessun dubita avvenga con atto avente lo stesso valore di quello interpretato.
Si chiede solo se il Sindaco consideri giusto o meno inviare i nostri vigili ad accertare, avanti alle scuole elementari di Terranegra, la violazione dell’art. 5 co. 1 l. 152/1975 che ordina di non usare mezzi atti a rendere difficile il riconoscimento della persona.
Si chiede se il Sindaco – diversamente da quanto affermato dalla sua massimalista maggioranza – intenda promuovere il coinvolgimento della commissione pari opportunità su un tema come quello del burqa, evidente simbolo di sottomissione della donna e contrario alla dottrina occidentale e costituzionale improntate sulla parità dei sessi.
IL SINDACO HA RISPOSTO ATTRAVERSO LE ISTRUZIONI INVIATE DALLA PREFETTURA, A SUA VOLTA RIFERITE ALLE RACCOMANDAZIONI DEL MINISTERO DELL'INTERNO 2004.
SECONDO IL MINISTERO CON LA NORMA SOPRA CITATA SAREBBE POSSIBILE PER I VIGILI CHIEDERE ALLA DONNA IMBURQATA DI FARSI RICONOSCERE... (E DAGHENE UNA, DAGHENE DO....).
CERTO E' CHE FORSE UN NUOVO INTERVENTO LEGISLATIVO DIRETTO CONTRO IL BURQA SAREBBE UTILE

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo. servirebbe una nuova legge. Ma per ora basta che i vigili vadano a chiedere alla signora imburqata di levarsi il belfagorico indumento per mostrare il viso. Se non lo fa venga multata.
Marisa