martedì 13 maggio 2008

DA UN "SENSIBILE CITTADINO" ricevuta per mail

uno degli ultimi libri che ho letto di recente si paragonava la mitologica Profetessa Sibilla come Madre della nostra epoca: appunto volubile ed umorale, minacciosa ed ambigua.
In questi giorni si è discusso a lungo sulle influenze politiche ed ideologiche di scellerati e criminosi gesti che hanno colpito e intristito noi tutti, la nostra mente ed il nostro animo.
Ora i delinquenti, i teppisti non vengono più chiamati per nome, appunto criminali e soggetti devianti, ma fascisti o comunisti.
Il ragionamento fila tutto: nell'epoca del divismo politico, nel tempo dell'idolatria culturale (nel senso che il ruolo guida è passato dalle idee agli idoli: in meno di due secoli siamo passati da Kant a Corona) le uniche categorie da espellere, poiché sulle ali del pensiero e sulla concettualità hanno fondato la loro nascita(tengo a sottolineare che qui non discuto della moralità ed eticità dei due movimenti),sono per l'appunto il Comunismo ed il Fascismo.
Insomma non sappiamo più con chi prendercela, non riuscendo più a dare un senso a certe follie andiamo, goffamente, prendercela con i “sepolcri imbiancati”.
Siamo onesti: ci scalda il sole del tramonto delle idee, citando un saggio giornalista “ci sono solo i gusci vuoti del fascismo e del comunismo, della destra e della sinistra”.
I criminali “Rossi” sono veramente Comunisti?conoscono l'eroismo del popolo sovietico nella difesa di Stalingrado? Hanno sentito parlare della musa di Lenin ( Angelica Balabanoff) che era sempre senza cappotto nei gelidi inverni moscoviti, e quando per caso ne aveva uno lo donava al primo povero che incontrava? Hanno le palle per affrontare il duro carcere come il Comunista Gramsci? Non hanno mai sentito parlare di una Grande Donna (non le veline che ci troviamo come ministre) come Anna Kuliscioff?
Ed i teppisti “Neri” sono davvero Fascisti? Conoscono il pensiero del Paralitico (altro che razza ariana) Julius Evola e del suo “cavalcare la tigre”?
Conoscono la vera storia di Jesse Owens ( cui il liberal-democratico Roosvelt negò di riceverlo per congratularsi con lui)? Hanno studiato del profondo rispetto che il Fascismo nutriva per l'Islam?
Non hanno mai sentito parlare del Fascista Eoe Perlasca, delle innumerevoli vite umane che salvò?
Di sicuro non è colpa degli innumerevoli plotoni di comunisti/fascisti che si celano nelle nostre città se non riusciamo più a stabilire una certezza della pena, se abbiamo relativizzato i nostri modelli di riferimento e costituito una società più frivola e volatile giuridicamente e culturalmente.
Certo molti giovani sono privi di valori, ed il mondo degli adulti, ne vogliamo parlare?
Chi è stato l'architetto dei mondi virtuosi, senza responsabilità (g.f., isole, fattorie) a cui molti giovani si rivolgono per un quarto d'ora di notorietà? Come mai tanti giovani, magari brillanti e laureati, fanno la fila in questi mondi artificiosi, in questo “mondo dei balocchi”appositamente preparato dall'autarchismo del regno adulto? Magari per poter respirare,per raggiungere, almeno per un attimo, la loro doverosa felicità nonché realizzazione dopo aver servito, come schiavi (nell'ottocento erano più genuini di noi ) con contratti precari e fantozziani un mondo adulto ipocrita e menefreghista; Perchè si continuano a sponsorizzare miti cattivi (o comunque non educativi) che vanno contro lo stato, contro i magistrati, contro le regole, contro la pubblica decenza (Corona, i furbetti dei quartierino ecc)? perchè per un giovane normale è doverosa la gavetta in piccole testate giornalistiche prima di approdare ad un grande Giornale, mentre Luciano Moggi, dopo i famosi fattacci, scrive liberamente su un Giornale Nazionale?
Perchè un criminale delle SS, Pribke, è stato invitato (da criminali peggiori di lui) a fare il giurato ad una sfilata-talebana (come i Mullah si considera le Donne solo come oggetto...)di Miss?perchè Pribke? Che c.v. Ha? Su che criteri è stato scelto? Perchè Lui e non un serio, imparziale, tranquillo giurato con la coscienza pulita?
Non è colpa di movimenti politici antichi, di valori o ideali sbagliati se permangono certe nefaste violenze, al contrario è per una mancanza di ideali e valori.
Solo con una rigenerata e vigorosa giustizia abbracciata da una ritrovata cultura valoriale fondata sul rispetto si può sperare di affidare ai nostri ragazzi un'eredità preziosa ed una vita dignitosa.
Giustizia e cultura: su questi due pilastri bisogna insistere, ricordarci che “siamo un fine non un semplice mezzo”; solo vivendo la nostra vita come autentico fine e non come mercatistico mezzo, c'è una speranza, un futuro ed una prospettiva per regolare le nostre azioni in un ottica più civile e sensata e reprimere/sanzionare quei feticci del comportamento senza senno , frutto di una mancanza di visione corale, valoriale ed educativa.
Questo è Fascismo e Comunismo?

Un Sensibile Cittadino

11 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio avviso ci troviamo di fronte ad una crisi della modernità,almeno nella sua versione occidentale.L'immaginario della modernità è stato dominato dai desideri di libertà e di eguaglianza.Questi due valori,soprattutto il primo,sono stati traditi.La libertà rimane purtroppo puramente formale;l'immenso apparato statale ci schiaccia sotto il suo tallone,rendendoci incapaci di decidere alcunchè.L'eguaglianza,che già di per se implica una vera e propria dittatura,ha subito un duplice fallimento:il comunismo l'ha tradita dando vita a regimi totalitari orrendi;il capitalismo l'ha sfruttata per garantirsi un sicuro avvenire.Siamo alla fine del mondo civile.O perlomeno del mondo dove comunque si avevano pochi punti di riferimento,ma saldi.La mia personale opinione,politicamente scorretta,è,che si tratta di delimitare l'area della civiltà,da quella della barbarie.Il presunto impegno alla solidarietà che ci viene letteralmente imposto,non fa altro che"legalizzare" la violenza a danno di chi invece vorrebbe vivere la sua vita perlomeno senza il rischio di trovarsi in un girone dantesco.Il socialismo ottocentesco è finito e sarebbe ora che anche lo stato sociale con le sue mostruosità uscisse di scena.La gioventù odierna e la sua degenerazione,è figlia di due secoli di storia mondiale,e di un decennio di immigrazione selvaggia.Non è più tempo di"libertà dal bisogno".Ecco:si tratta di rimettere in discussione tutto.Il diritto alla sicurezza sociale,al lavoro,all'istruzione.Occorre un procedimento di epurazione di quegli elementi che hanno contribuito a destabilizzare la civiltà occidentale.E con questo tutto quello che è stato indrodotto attraverso alcuni decenni di lotte politiche pololari.Secondo la mia modesta opinione questa è la posta in gioco.Per salvare il salvabile dalla barbarie,bisogna procedere a ritroso rispetto all'idea di diritti civili e sociali.Comunismo e fascismo,sono termini di cui si abusa per non guardare in faccia la realtà.Le suggestioni del secolo scorso con la loro mole ingombrante servono solo a far perdere tempo.I giovani comunisti di adesso sono figli di nessuno,al massimo nipotini degenerati del consumismo.I giovani fascisti sono combattuti tra pensiero tradizionale,e,modernità.Con il rischio di non capire niente dell'uno e dell'altro.Insomma un quadro desolante:a cui bisogna porre rimedio magari stimolando la buona volontà con una pressione pacifica dello stato....a proposito:Julius Evola non era paralitico dalla nascita,bensì in seguito ad un bombardamento"democratico"alleato a Vienna nel 1944.....Carmelli Simone

Anonimo ha detto...

Mi trovo del tutto d'accordo con il "Sensibile Cittadino".

«sarebbe ora che anche lo stato sociale con le sue mostruosità uscisse di scena»

Chiedo venia, ma dove sarebbero le mostruosità dello stato sociale? Preferisci forse tornare al liberalismo ottocentesco, allo sfruttamento indecente del lavoro e agli scempi ben descritti da Dickens? Se parli di degenerazioni all'italiana, ti posso dare di certo ragione, ma liquidare le conquiste sociali della socialdemocrazia in maniera così tranciante, mi sembra folle. A meno che tu non parta da idee di liberalismo individualista, per il quale qualsiasi forma di solidarismo pubblico non vale nulla, perché il vero valore è l'individuo e non la società... Tutti i poveri nelle workhouses?

Anonimo ha detto...

Non avevo dubbi sul tuo essere in sintonia con il"sensibile cittadino",che forse con la sua sensibilità esagera.Ammetto che mi hai scoperto:pur non nominandolo,volevo chiamare in causa proprio il liberalismo ottocentesco.Ma guarda che sono in buona compagnia.Prova a chiedere alla quasi oramai maggioranza dei cittadini cosa ne pensa di tutto questo marciume che ci circonda,e vedrai che quanto ho sostenuto in confronto è acqua di rose.Se oggigiorno una larga parte della gioventù,ma non solo,si autodistrugge con incidenti d'auto,grandi fratelli,telefonini,e via dicendo..non sono io ad essere un marziano,ma sono loro ad essere dei"falliti della vita".Provo uno sdegno profondo verso questo"stato sociale" che"pretende" di salvare gli individui dalle difficoltà della vita,mediante sussidi vari,comprensioni allucinanti dei loro comportamenti.E finiamola con la sociologia da giardino zoologico.Prendiamo una volta per tutte il toro per le corna..Davanti a spettacoli dell'orrore di gente assurda in preda ai più folli comportamenti,rinunciamo a certe"garanzie".Commentando i fatti di Verona,Franco Freda,ha detto:"Mi sembra che in Italia manchino le autostrade"..ecco il resto lo lascio immaginare.Basta passare il tempo a non fare nulla se non rompere le scatole a chi vuole impegnarsi a risollevare le sorti non solo del paese,ma anche le proprie,mediante il lavoro e l'impegno..Se un individuo è in grado di prendersi le sue responsabilità mediante l'impegno,è giusto che abbia la possibilità di farlo.Se al contrario vuole vivere una vita da deficiente preoccupato solo a soddisfare i suoi più bassi istinti contando su un apparato statale compiacente;io modestamente cito Nietzsche:"Troppi uomini nascono:per i superflui fu inventato lo stato"...simone

Anonimo ha detto...

Capisco perfettamente il tuo punto di vista. E, devo dire, sono stato spesso tentato anch'io di cadervi. Cancellare con un colpo di spugna tutta la rete di aiuti e sussidi, l'intrico di indulgenze, di pressapochismo e di lassismo che rende ogni azione insostenibilmente leggera (per dirla con Kundera), perché la responsabilità si attenua, si offusca in una malintesa concezione di perdono; beh, lasciarsi alle spalle tutto questo è una tentazione forte. Ma credo tuttavia che sia un gesto estremo, uno sradicare la gramigna che porta inevitabilmente con sé anche la morte dell'«erba buona». Fuor di metafora, la concezione socialista (nella sua variante riformista o, meglio, "migliorista") di eguaglianza sostanziale è, in linea di massima, giusta, perché è necessario portare, con una solida rete di sussidi e di aiuti, tutti allo stesso livello, per far sì che, nella fase successiva, la competizione liberale sia davvero "libera". Insomma, la liberazione dal bisogno è un punto di partenza imprescindibile. Lo è stato, nella socialdemocrazia, almeno a livello ideale. Da un punto di vista liberale, è, a mio modestissimo avviso, del tutto controproducente la degenerazione del keynesismo e delle politiche di deficit spending per sostenere la domanda, perché ha portato lo Stato sociale da una forma di solidarismo (con conseguente impennata nei consumi) a una deriva assistenzialista. Questo sì è da condannare. Ma penso che, partendo dall'accettazione del capitalismo, lo Stato sociale sia la migliore delle soluzioni. Tradotto: se ci ci accontentiamo di un sistema iniquo come quello capitalistico, la soluzione welfaristica è la meno peggio.

Devo dire però che, malgrado parta da una concezione più ideale e meno (brutalmente?) concreta rispetto alla tua, cioè un'idea di giustizia vicina, per il poco che ne so, a quella di Rawls, la soluzione di forza come quella che proponi esercita su di me un certo fascino. Se non altro per compensare lo stupido "vietato vietare" dei sessantottini. Che, peraltro, stanno sconfessando largamente il proprio passato "lassista" e "fricchettone", vista la svolta legalitaria di molti dei piddini, già "democratici di sinistra", già comunisti. Vedi le ultime dichiarazioni sui rom di Penati, presidente della provincia di Milano.

Anonimo ha detto...

Modestamente,non ho tutte le tue conoscenze,per cui mi limito ad esporre concetti derivanti da una sorta di:"empirismo",almeno a livello sensoriale.La politica si accorge sempre troppo tardi di quello che accade.Diciamo la verità:E' troppo impegnata ad occuparsi del potere,sia esso di destra,come di sinistra,e cos' facendo,dimentica la gente.Alla destra manca in questo momento,la voglia di ancorarsi a un liberismo più coerente;diciamo a quello di Hayek.Un esempio?.Il rapporto tra i lavoratori dipendenti e quelli indipendenti(diciamo così),è stato lasciato crescere a dismisura.Eppure proprio al culmine di questa crescita proprio Forza Italia ha mitizzato le cosidette partite iva,creando ulteriore confusione.Altro esempio:le regioni erano destinate già all'inizio degli anni 90, al fallimento.E che ti inventa la lega?.Dalla sana ipotesi di un'Italia confederata,si converte al regionalismo.E permette così al centro sinistra di resuscitare un cadavere amministrativo,che tassa come e forse più del governo nazionale.Ancora:mentre il nostro debito pubblico impone che lo stato non spenda più i soldi di prima,che ti fa AN?,diventa il partito della spesa sociale.Che di per se non sarebbe nemmeno il male assoluto,se non fosse che in Italia significa redistribuzione statale in barba a tutti.Molto modestamente ritengo che da parte del centro destra vi sia stato finora un difetto di radicalità che mi auguro venga colmato.Al nostro paese,ma anche a tutta l'Europa,non serviva più occupazione,ma più produttività.Se si fosse seguita questa lineaecco che avremmo meno immigrazione.Invece si è fatto l'opposto.Si è aumentata l'occupazione senza che vi fosse un'effettivo aumento della produttività,e senza tenere anche conto che i salari rimanevano al palo.La destra ha smarrito la strada principale:l'attenzione al particolare,ai nessi pratici,quelli non inquinati dagli ideologismi.Anche l'euro si è dimostrato una moneta innaturale,parto mal riuscito della mente di alcuni dottrinari.Il carrozzone di Bruxelles spende i nostri soldi,e si inventa costituzioni finte.Urge una UE minima,alla quale togliere soldi e potere.Altrimenti continuerà a creare burocrazie,sprechi,e fughe in avanti allucinanti.Adesso forse si può recuperare.La società non procede per sbalzi senza senso:ecco l'essenza migliore del liberismo.Non ci vogliono società multiculturali,non serve importare sempre più arabi,africani.Anzi non serve nemmeno la moneta unica.Hai voglia di quanto sarebbe stata meglio una più ampia libertà di scelta?.Insomma la destra deve spiazzare la sinistra partendo da quelli che sono i suoi capisaldi.L'anticomunismo ancora una volta è servito per vincer ele elezioni.Non bisogna accontonarlo:il comunismo"culturale",quello dei salotti buoni è vivo e vegeto.E' quello delle buffonate tipo concerto del primo Maggio.E' quello della resistenza.Sempre sarò critico rispetto a quest'altra pagliacciata.L'Italia deve rinnovarsi èer sopravvivere,non omologata,con alla base un sano individualismo.Tutto questo forse non basta,ma per sepellire lo statalismo soffocante èun buon punto di partenza....simone

____ ha detto...

Pur non riconoscendomi in molte cose scritte da Simone e Bardamu (che non conosco, o meglio.. penso di non conoscere) vorrei ringraziarli per il loro contributo. Perchè, a mio modesto avviso, elevano il tenore delle discussioni del blog.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,so che per motivi di tempo non puoi rispondere,ma qualche granello di sabbia nell'ingranaggio del nascente PDL bisognerà pur metterlo.Da parte mia cerco di dare un modesto contributo..poco importa se non siamo in sintonia su tutto..se così fosse,sarebbe proprio noioso...simone

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,so che per motivi di tempo non puoi rispondere,ma qualche granello di sabbia nell'ingranaggio del nascente PDL bisognerà pur metterlo.Da parte mia cerco di dare un modesto contributo..poco importa se non siamo in sintonia su tutto..se così fosse,sarebbe proprio noioso...simone

____ ha detto...

Simone il tuo contributo è preziosissimo. Ed anche la tua vicinanza è importante. Perché non c'è nessun gruppo, per quanto idealmente solido, che possa dirsi forte se l'amicizia e la stima fra i componenti non corroborano il sodale.

Anonimo ha detto...

sempre con simone!

Anonimo ha detto...

Grazie roland...simone