martedì 3 giugno 2008

parcheggi a pagamento su strisce blu. Il Tar Lazio dona speranza anche ai legnaghesi multati dagli accertatori di sosta

Con la sentenza n. 218/08 il Tar del Lazio ha condannato il Comune di Roma alla restituzione delle somme corrisposte a titolo di multe per le infrazioni connesse ai parcheggi sulle famigerate strisce blu.
Ciò dopo aver annullato la delibera della giunta municipale di Roma del 2004 (giunta Veltroni) (che aveva apportato una nuova “ridelimitazione delle zone a particolare rilevanza urbanistica nelle quali sussistono esigenze e condizioni particolari di traffico ai sensi dell’art. 7 commi 8 e 9 del Codice della Strada) e atti conseguenti (quali la delibera giuntale recante l’approvazione del contratto di servizio per la gestione della sosta a pagamento ovvero tutti gli atti con cui si era accertata la rilevanza urbanistica dell’area su cui vennero ad insistere i nuovi parcheggi a pagamento).
L’articolo 7 del C.d.S. – si legge nella sentenza – consente all’Amministrazione comunale di realizzare parcheggi a pagamento a condizione che vengano contemporaneamente realizzati, nelle immediate vicinanze, parcheggi gratuiti.
Ai sensi della predetta norma, peraltro, i parcheggi a pagamento possono essere istituiti solo nelle zone di particolare rilevanza urbanistica opportunamente individuate e delimitate dalla giunta e nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico.
Ora, così come i colleghi cattocomunisti romani, pare che anche i sinistri amministratori nostrani abbiano costituito nuove zone di parcheggio a pagamento senza specificare in delibera le ragioni giuridiche che hanno portato all’adozione delle nuove zone a strisce blu (ECCESSO DI POTERE PER DIFETTO DI MOTIVAZIONE).
Basti pensare, sul punto, che in consiglio comunale vennero fornite le giustificazioni più disparate per motivare la c.d. rivoluzione blu. Da ultimo addirittura ragioni ecologiche!
Alcune zone, tipo la zona delle poste che è Piazza V Martiri, Via Marsala, Via XX Settembre non erano e non sono affatto interessate da particolari condizioni di traffico (per non parlare, poi, dell’area vicino al Municipio successivamente tolta al pagamento).
Ciò non bastasse è poi del tutto evidente (CONFIGURANDO VIOLAZIONE DI LEGGE) che ad oggi non è stata istituita alcuna zona di parcheggio gratuita in prossimità di tali aree.
Dunque il Tar Lazio da ragione al centrodestra legnaghese che, tempo addietro, aveva mosso le stesse critiche all’amministrazione comunale.
Tuttavia, a fronte dei mesi trascorsi dalla delibere, non è più possibile impugnare avanti al tar Veneto la delibera di giunta che ha aumentato esponenzialmente i parcheggi a pagamento a Legnago.
Quello che i legnaghesi multati dagli accertatori di sosta potranno invece fare è ricorrere all’Ufficio del Giudice di Pace di Legnago o alla Prefettura nella speranza di vedersi annullata la sanzione amministrativa.
Chi è interessato mi invii la propria mail e riceverà gratuitamente un ricorso tipo per impugnare la sanzione…E in bocca al lupo!

2 commenti:

Federico Zuliani ha detto...

Era ora ke si muovesse qlc sull'infamia dei parcheggi a pagamento!

Non è possibile la disparità tra questi e quelli gratuiti, e questo vale anke x Legnago...

...a partire dalla vergogna del parcheggio dell'Ufficio Postale!

____ ha detto...

Ma anche altri parcheggi dove non ci sono negozi..