lunedì 15 settembre 2008

Atreyu 2008 il pagellone

Organizzazione bungalow campeggio Fabulous: la prima sera entriamo in una camera onta ma che più onta non si può! Bottiglie, mozziconi di sigarette, coperte sporche. Ci lamentiamo con la direzione che il giorno seguente ci dice che la pulizia non è affar loro! Per la notte seguente avremmo prenotato 2 bungalow. Ma ce ne danno solo uno! E ci dicono che siamo fortunati e che non ci daranno indietro i soldi perché questo bungalow costa molto di più. Peccato che sia un bungalow da tre persone e non da cinque. Più piccolo ancora di quello della sera prima e con le coperte ancora più onte tanto che sono addirittura sporche di SANGUE!!!!!! Delittuoso, solo il camping Fabulous riesce a far peggio di Gianfranco Fini. Voto 2.

Gianfranco Fini: il giorno prima del suo intervento riceviamo il dictat di non fischiarlo. Qualsiasi cosa avrà da dire. Dal lontano Atreyu 2001 Gianfranco non partecipa a nulla se non riesce a fare una notizia.
Fini quest’anno esordisce con un sillogismo: libertà, democrazia, uguaglianza sociale sono valori pienamente condivisi anche da noi. Se i ragazzi di Salò combatterono – pur in buona fede – contro i portabandiera di questi valori (“ma non tutti gli antifascisti erano democratici” fa notare il Nostro) allora significa che militarono dalla parte sbagliata. E il fascismo è da condannare, nel suo complesso, come male assoluto.
Sinceramente non sentivo la necessità di queste affermazioni. E non perché io mi senta un nostalgico. Ma perché ritengo:
1) che non siano da legittimare i retori della resistenza che oramai non hanno più alcun consenso né in termini di voto né in termini di ricostruzione storica. Dei loro attestati di stima non mi importa nulla (notate che non scrivo “me ne frego”).
2) Vicino al parco del Celio, dove si tenevano le conferenze, c’è l’arco di Costantino. Quest’ultimo imperatore vinse una guerra civile contro Massenzio sul ponte Milvio. Il suo arco trionfale è un crogiuolo di opere tratte dall’età aureliana e da quella adrianea: ed è un’opera che celebrando la vittoria delle milizie costantiniane celebra la forza dei valorosi nemici.
Anche gli americani - che spesso guardiamo dall’alto in basso come a dei potenti barbari – ci insegnano qualcosa: hanno alle spalle una sanguinosissima guerra di secessione. Eppure malgrado l’affermazione nordista nessuno ha mai pensato di sputare in faccia ai sudisti del generale Lee.
Anzi gli States hanno da sempre riconosciuto l’onore delle armi agli sconfitti; anche con recenti pellicole.
In Italia non è così. I repubblicani di Salò persero la guerra civile. La persero contro l’esercito “alleato” non certo contro i partigiani. Da qui la necessità per gli eredi di questi ultimi di ricostruire un’immagine falsata della storia per poter evocare la vittoria del Comitato di Liberazione Nazionale, dominato dalla presenza partigiana comunista, che si macchiò dei più atroci delitti dopo la fine delle ostilità belliche.
Dico che è ora di finirla con le favole della resistenza partigiana eroica e con la demonizzazione del fascismo.
Il fascismo è un esperienza di certo infelice. Si rese corresponsabile delle leggi razziali e della limitazione della libertà. E basta questo per far passare in secondo luogo le tante cose buone che fece per l’Italia, in primo luogo costruendo quei piloni sociali che mancavano nello Stato liberale.
Ma c’è un dato di fatto. Mentre a destra non c’è n’è uno che pensi a rifondare il Partito Nazionale Fascista (cosa che peraltro è vietata dalla Costituzione) a sinistra non si pongono problemi a creare numerose sigle che richiamano la falce ed il martello del comunismo, ancora intrisi del sangue di milioni di vittime.
Dobbiamo ringraziare la Chiesa Cattolica per aver chiamato al voto milioni di italiani nel ’48. Essa ci salvò dalla dittatura comunista.
I tanti soloni comunisti che oggi danno buone pagelle a Gianfranco Fini, attribuendogli l’attestato di antifascista, sono quelli che legittimavano le uccisioni dei suoi camerati negli anni settanta. Imparino questi signori a chiedere scusa. VEDREMO NOI SE LEGITTIMARLI! (voto per Fini: 5 di simpatia e perché il camping Fabulous fa sembrare tutto più bello e giusto a confronto).

GIORGIA MELONI: Leader meravigliosa. È allo stesso tempo la prima dei militanti. Cosa dire di più? (9+)

IL RITORNO DI TRICHECO: Sono raggiante per il ritorno del leader della comunità di Latina (10).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Paolo!! In ogni caso, già dal 2002 (circa) la foto di Fini presente a Predappio, nella stanza da "pranzo" del Duce, era già stata opportunamente coperta.

Anonimo ha detto...

Grande Paolo, sono d'accordo con te al 100%!

____ ha detto...

Grazie camerati