giovedì 12 marzo 2009

la provocazione di "Goethe": apologia dei fracassoni

Per quanto non condivida in toto il contenuto di questo commento dell'amico che si firma come il vate dello Sturm Und Drung, ho pensato che il tema merita comunque maggiore risalto di quello che offrono le pagine interne destinate ai vostri sfoghi...Buona lettura.




Io invece difendo i fracassoni, l'ultimo baluardo di arte e creatività nostrana!
Voci nel deserto di una città tecnocratica, dominata dal silenzio finanziario (a Legnago ci sono più di venti banche e nemmeno un cinema!).
Io difendo la squisitezza di una risata, il fiume in piena della parola, la musica corale dei giovani baldanzosi che si divertono in una città che non pensa a come fare divertire i suoi cittadini!
Difendo chi, con raziocinio, si preoccupa di divertirsi e si slega dalle briglia ideologiche del silenzio ingiusto ed opprimente di una piazza ridotta in fin di vita.
Senza un cinema, senza un vero Pub, senza un dignitoso punto di ritrovo per sperimentare un decente pensiero ed arte giovanile/giovanilistica salvifico è l'apporto dei fracassoni: tengono in vita una realtà sociale, una piazza, un borgo artificosamente coeso dall'interesse burocratico e dagli utili bancari.
W i fracassoni abbasso la decadenza culturale, sociale e di vita che abbiamo destinato le nostre città!

Johann Wolfgang Goethe

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