domenica 12 aprile 2009

BUONA PASQUA



Nell'immagine un particolare della Trasfigurazione di Raffaello

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Raffaello visse e mori' cinquecento anni fa'. La sua trasfigurazione non ha nulla a che fare con la miseria della politica italiana di oggi. Uno accostamento di cattivo gusto. La verita' e' che oggi l'Italia e' governta da un gangster e dai suoi affiliati. Coraggio. Giovanni Dalla-Valle

____ ha detto...

Vabbè, Giò. Era tanto per fare gli auguri.

Anonimo ha detto...

Buona pasqua?
Ho il volta stomaco. leggo qui che una m*rda comunista infame che merita di soffire ricevera aiuto e soldi dallo stato.
E' uno schifo.
Spero che muoia lei e la sua famiglia.

2009-04-14 19:09
TERRORISMO: CINZIA BANELLI PUO' LASCIARE CARCERE
ROMA - Cinzia Banelli, la prima pentita delle Nuove Brigate rosse, potrà lasciare il carcere di Sollicciano a Firenze nelle prossime ore o al più tardi domani. Alla ex "compagna So", condannata per l'omicidio del professor Massimo D'Antona a 12 anni di reclusione, il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha concesso gli arresti domiciliari. Banelli fruiva già del programma di protezione, ma era rimasta in carcere in attesa del parere della Sorveglianza.

A dare parere favorevole al provvedimento sono state sia la procura generale di Roma sia quella di Bologna.

Alla Banelli, secondo il programma di protezione concesso dal Viminale, sarà assegnata una nuova identità, le sarà riconosciuto un sussidio, e sarà trasferita in una località segreta insieme con il figlio di cinque anni e il marito. Banelli, 45 anni, è detenuta dal dicembre del 2006 nel carcere di Sollicciano a Firenze, dopo che era diventata esecutiva la condanna a 12 anni di reclusione per l'omicidio del professor Massimo D'Antona. Una prima richiesta ai domiciliari era stata respinta dalla Sorveglianza di Roma il 24 gennaio dello scorso anno perché secondo i magistrati la pentita avrebbe dovuto fruire di una serie di permessi e la conseguente valutazione. Cosa che ha fatto in questo periodo lasciando il carcere una volta al mese per raggiungere la famiglia.