mercoledì 15 luglio 2009

Una Via di Legnago per Di Lisio

Oggi ho fatto avviare le pratiche per dedicare una via di Legnago al nostro caporal maggiore Alessandro Di Lisio.
Su ciò registro con favore il consenso unanime di tutta l'Assemblea comunale.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

INIZIATIVA LODEVOLE,

ONORE A TUTTI I CADUTI ITALIANI NEL MONDO, PORTATORI DI PACE

Anonimo ha detto...

Rinnovato il cordoglio per un lutto così drammatico e il ringraziamente per l'ottimo lavoro delle nostre Forze dell'Ordine e dell'Esercito, spero comunque non si arrivi a tal livello di populismo demagogico.
Allora, per coerenza, intitoliamo una via ad ogni legnaghese (anche se il compianto Di Lisio non lo era, a dire il vero...) caduto sul lavoro. Perchè, ahimè, sembrerà indelicato da dire ma questo è, nulla più e nulla meno!

Anonimo ha detto...

Non è per fare polemica in quanto non ritengo sia il momento opportuno ma io penso che il povero Di Lisio sia indubbiamente caduto sul lavoro ma soprattutto caduto in nome della nostra Nazione e pertanto meriterebbe una via in ogni Comune perchè quei ragazzi come lui vanno ricordati sempre per i valori che cercano di portare in parti dove la democrazia purtroppo resta un lontano miraggio.
Maurizio

____ ha detto...

In democrazia, anche l'anonimo ha il diritto di esprimere il suo astioso e a mio avviso indegno pensiero.

Federico Zuliani ha detto...

Caro Pavel, complimenti per la lodevole iniziativa.

Rimanendo nel medesimo ambito, non sarebbe male intitolare finalmente una via ai Caduti di Nassirya, e anke a tante figure importanti nella storia della nostra Nazione.

Se pensiamo ke ci sono Via Lenin, Via Stalin, ecc...

____ ha detto...

Si, si. E' nel programma.

Hank ha detto...

Ovviamente mi spiace per Di Lisio, ma intitolare una via in suo onore mi sembra una stupidaggine.
E' morto facendo il suo lavoro come molti altri, era consapevole dei rischi del suo lavoro come ogni militare.
E' terribile quello che è successo, ma non ha nessun senso dare il suo nome ad una via.
Se intitolassimo una via a tutti i morti in modo violento o ingiusto, cambieremmo tutti indirizzo una volta all'anno.

Anonimo ha detto...

Hank, rispetto le tue idee perchè a differenza di alcuni stati dove purtroppo vige il totalitarismo siamo in democrazia ma ritengo che un soldato morto per la Patria vada ricordato al di là del lavoro che faccia ma per i valori della nostra (anche tua) Nazione che porta in terre straniere.
Maurizio

Hank ha detto...

a me comunque sembra un'assurdità, se avessero ragionato così nel '45, dopo due guerre mondiali, adesso avremmo vie intitolate solamente a militari.

Anonimo ha detto...

Beh se ci pensi ce ne sono già parecchie considerando che sono state fatte Vie e monumenti intitolate a più caduti che stavano dall'una o dall'altra parte...
tipo
viale dei caduti
via martiri d'istria e dalmazia
via partigiano
via martiri di cefalonia e corfu'...
Maurizio

Hank ha detto...

ecco bravo, bell'esempio:
viale dei caduti
via martiri d'istria e dalmazia
via partigiano
via martiri di cefalonia e corfu'
non c'è una via per ogni singola persona.

E anche per motivi pratici non mi sembra il caso di cambiare indirizzo a qualcuno per cose simili.
Comunque son sciocchezze, i problemi veri sono altri.

Anonimo ha detto...

vabbè dai hank io e te abbiamo punti di vista diversi. Purtroppo le vie che ho scritto ricordano decine e decine di caduti morte nel peggior periodo storico della nostra Patria.
Oggi sono altri tempi ma i nostri valori di democrazia e libertà che cerchiamo di portare in giro nel mondo, alcune volte purtroppo li paghiamo a caro prezzo e io ritengo sia opportuno ricordare chi ci lascia la pelle per questo.
Maurizio