venerdì 7 agosto 2009

Da L'arena Venerdì 07 Agosto 2009 PROVINCIA, pagina 33


Legnago. Gli abitanti di Vangadizza sul piede di guerra per l’incuria e il timore di crolli nella cascina Cagalli: se ne è parlato anche in Consiglio

Pericoli e degrado
nella vecchia corte


Stefano Nicoli

Il Comune è pronto a correre ai ripari con un’ordinanza che obbligherà i proprietari a risolvere i disagi lamentati




Corte Cagalli, a Vangadizza, è finita nuovamente nel mirino dei residenti. E sempre «per il preoccupante degrado, le condizioni fatiscenti e i problemi igienico-sanitari» presenti da tempo nel vetusto fabbricato situato all’incrocio tra via Rossini, via Olmo e la bretella che scorre a sinistra della Transpolesana. Una sfilza di inconvenienti con i quali gli abitanti della frazione non sono più disposti a convivere. Tanto da reclamare l’intervento urgente del Comune «affinchè imponga ai proprietari di mettere in sicurezza e di bonificare il complesso avvolto da una fitta vegetazione e rifiugio di topi, bisce ed altri animali».
A riaccendere i riflettori sui disagi causati dall’incuria e dallo stato di abbandono in cui versa lo stabile disabitato da anni ci ha pensato il consigliere della Lega nord Lucio Martinelli. Che, nell’ultimo consiglio, si è fatto portavoce delle lamentele dei suoi concittadini presentando un’interrogazione alla sua stessa maggioranza «per evidenziare una situazione sempre più critica e sollecitare un’intervento dell’amministrazione al riguardo». «Se su tre lati della corte», ha esordito Martinelli, «si può anche chiudere un occhio, su quello che costeggia via Olmo, la strada che conduce al cimitero, non si può far finta di niente ed è doveroso correre ai ripari per scongiurare anche il minimo pericolo. Per gli abitanti della frazione, perlopiù anziani, che si recano in bicicletta al camposanto percorrere questo tratto è diventato infatti rischioso perchè possono cadere da un momento all’altro tegole e mattoni. Per non parlare poi delle infestanti, dei rifiuti e degli animali che invadono lo stabile».
Che le condizioni di Corte Cagalli, al centro delle accese proteste dei residenti dal 2002, non siano delle migliori l’ha del resto confermato all’assemblea l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi. Tanto da aver dato già dato disposizioni all’Uffico tecnico «affinchè emani un’ordinanza per intimare ai proprietari di provvedere da un lato alla manutenzione dell’immobile a tutela della pubblica incolumità e dall’altro di risanare il sito per motivi igienico-sanitari e di decoro».
«Questo provvedimento», ha precisato Longhi, «si è reso necessario sulla scorta delle problematiche riscontrate dalla polizia locale durante il sopralluogo effettuato a Vangadizza il 29 luglio su richiesta dei nostri tecnici. La verifica ha evidenziato, infatti, uno stato di profondo degrado e decadenza non solo del fabbricato principale e dei due accessori con copertura in eternit ma anche delle pertinenze, con cedimenti strutturali in grado di danneggiare i passanti».


FOTO PRAVADELLI

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