lunedì 21 settembre 2009

TUTTE LE BALLE DELLA SINISTRA SUI PUNTEGGI ATER

Il “prima i legnaghesi” è sempre stato uno slogan che ha contraddistinto le battaglie di tutta La Casa delle Libertà. Abbiamo sempre creduto che tale principio possa e debba coniugarsi anche e soprattutto nell’assegnazione delle case popolari.
L’utilizzo della prima persona plurale vuole sottolineare come noi, PDL e Lega, avessimo da sempre creduto in questo principio, tanto da inserirlo nel monolitico programma elettorale.
Ancora. Si noti come nel 2006, quando la sinistra approvò i criteri aggiuntivi per la formazione della graduatoria Ater, io stesso (né oggi né allora leghista) sia stato il primo firmatario di un emendamento che andava nella stessa direzione di marcia della deliberazione appena approvata: un atto con cui gli 8 punti in quota parte al Comune per la formazione delle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari andranno a vantaggio dei cittadini italiani residenti da almeno 20 anni a Legnago o, in alternativa, dei nuclei familiari composti da coppie italiane o comunitarie coniugate e con figli a carico la cui età sommata non superi i 65 anni purchè almeno uno dei due coniugi resieda in città da almeno 15 anni.
La sinistra che va dicendo che il PDL è supino alla Lega è pertanto smentita dai fatti.
Ma è soprattutto smentita quando ci accusa di razzismo. E quando, ancora, ci evidenzia tutta una serie di casi in cui con questo provvedimento avremmo chiuso la porta in faccia a tanti legnaghesi d.o.c.
Molti consiglieri di minoranza non sanno – o fanno finta di non sapere – come in realtà la graduatoria di assegnazione delle case è formata sulla base di punteggi assegnati sulla scorta di criteri di priorità perlopiù indicati da Ater e che una minima incidenza ha la scelta di ripartizione di parte del punteggio operata dai Comuni.
Ad ogni buon conto, lasciando perdere le accuse e facendo parlare i numeri emerge questo: extracomunitari e nomadi dal 2006 ad oggi hanno ottenuto, calcolando gli occupanti, il 55,5 per cento degli alloggi assegnati. Ed è davvero buffo che la sinistra dica di averli inseriti nelle case popolari per evitare che Tosi mandasse i suoi nomadi nell’ex campo San Francesco. L’inserimento dei sinti legnaghesi nelle case – a mezzo soprattutto di scelte della commissione emergenza abitativa – è avvenuto nel 2004. Ma a quel tempo a Palazzo Barbieri c’era ancora Zanotto..

1 commento:

Maurizio Costantini ha detto...

Sempre più ridicola la sinistra! Quando non hanno temi politici (quasi sempre) sono solo capaci di dare dei fascisti razzisti agli avversari e di attaccare la vita privata.
I primi razzisti (verso gli italiani) sono loro, che si facciano un bell'esame di coscienza prima di difendere a spada tratta gli immigrati. I nostri italiani all'estero non hanno mai avuto regali nè tantomento privilegi e pertanto è giusto che la cosa sia reciproca.