lunedì 15 febbraio 2010
Rinasce l’«Edificio 13» Il padrino è Piccinato
Stefano Nicoli
Dopo un restauro di quattro anni l’ex insediamento industriale tornerà a vivere con la cerimonia allestita da Comune e Regione
Sabato 13 Febbraio 2010 L'Arena
Una grande firma del passato per battezzare un’operazione di archeologia industriale che ha contribuito a riqualificare l’ingresso ovest della città. Sarà il grande architetto Luigi Piccinato - uno dei legnaghesi più celebri, che nel secolo scorso ha segnato con i suoi lavori una memorabile stagione dell’urbanistica moderna - a tagliare simbolicamente il nastro, questa mattina alle 10 con l’omonimo premio intitolatogli nel 2005 dalla Regione, dell’Edificio 13: la raffineria dell’ex zuccherificio di via Mantova, riconvertita e riaperta al pubblico grazie ad un restauro conservativo avviato nel 2006 nell’ambito del piano particolareggiato da cui ha già preso forma il centro commerciale «Galassia».
L’ex opificio, di cui erano rimasti in piedi solo i muri perimetrali, è ritornato a nuova vita dopo un restyling che ha consegnato al Comune un imponente «contenitore» dal destino ancora incerto. Anche se la riqualificazione appena completata, assemblando materiali d’epoca con ferro, acciaio e vetro, era stata concepita inizialmente per ospitare servizi a supporto delle imprese. In attesa di vedere se i 2.600 metri quadrati in questione verranno occupati o meno dalla «Città della conoscenza» italo-indiana che a quest’ora avrebbe già dovuto aprire i battenti, l’amministrazione ha pensato di sfruttare l’Edificio 13 per allestire il «Premio per l’urbanistica e la pianificazione territoriale Luigi Piccinato »: il prestigioso riconoscimento istituito per ricordare la figura e l’opera dell’urbanista nato sotto il Torrione nel 1899, che firmò i piani regolatori di numerose città, da Padova a Roma alla stessa Legnago. E così stamane la cerimonia, ambientata dapprima al museo archeologico e poi al teatro Salieri, è stata trasferita nell’ex insediamento industriale dove si terrà un convegno con la partecipazione di architetti, docenti universitari e dell’assessore regionale alle Politiche per il territorio Renzo Marangon. «Questa cornice», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «ci è parsa particolarmente evocativa per rafforzare il legame tra la città di ieri e quella di domani. Piccinato ha infatti progettato il piano che ha di fatto contrassegnato, con le tre varianti successive, l’organizzazione del territorio fino ai giorni nostri. L’ex raffineria si inserisce invece in un nuovo scenario extraurbano che amplia i confini tracciati dall’insigne urbanista con scelte lungimiranti da calare nel futuro Pat». Sull’onda di questa staffetta tra passato e futuro, la giuria premierà i vincitori delle sue sezioni prima di inaugurare la mostra con tutti gli elaborati in concorso: il Comune di San Donà di Piave per le amministrazioni; e l’architetto Libero Carlo Palazzolo per i progettisti.
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