mercoledì 18 agosto 2010

IL SANDRINI VERRA' OMOLOGATO, IL CAMPIONATO IN SERIE D E' SALVO


LEGNAGO. In base a un accordo con la Giunta sarà l’Ac Legnago a farsi carico degli adeguamenti prescritti dalla Figc

Il Comune rimborserà i 71mila euro investiti dalla società in tre anni La prima partita sul campo comunale si disputerà il 12 settembre


Da L'Arena Mercoledì 18 Agosto 2010
(Stefano Nicoli)


Alla fine la soluzione per omologare lo stadio «Sandrini» in vista del nuovo campionato di serie D è stata trovata. E così i tifosi biancoazzurri non correranno il rischio di dover assistere in trasferta alle partite casalinghe del Legnago Salus, reduce dalla ritrovata serie A dei dilettanti dopo otto anni di purgatorio in Eccellenza e Promozione. Anche se per veder scendere in campo al Comunale i ragazzi di mister Andrea Orecchia i supporters legnaghesi dovranno comunque pazientare fino al 12 settembre quando i lavori saranno terminati e i loro beniamini potranno accogliere in casa gli sfidanti bergamaschi dell’Alzano.
Dopo la corsa contro il tempo iniziata tre mesi fa dall’amministrazione per risanare la tribuna scoperta - inagibile e sbarrata al pubblico dal 2006 a causa del progressivo sfaldamento dei gradoni in cemento - la Giunta ha sciolto anche l’altro nodo economico che, a causa dei problemi di cassa, era rimasto in sospeso. Tanto da spianare la strada, con un inatteso colpo di coda, agli interventi di adeguamento dell’impianto prescritti dalla Lega nazionale dilettanti (Lnd) a seguito di un sopralluogo effettuto lo scorso 31 maggio al «Sandrini» da un fiduciario del comitato interregionale della Figc. A partire dalla realizzazione di una recinzione per complessivi 156 metri: 46 di rete metallica necessari a separare la tribuna coperta da quella scoperta per evitare contatti tra le due tifoserie; e gli altri 110 di pannelli in calcestruzzo per dividere il campo principale da quello sussidiario. L’uovo di colombo, che ha permesso di cancellare l’ipoteca sull’utilizzo dell’impianto, sta tutto in una convenzione siglata tra il Comune e l’Ac Legnago Salus.
In base a questo accordo salva campionato sarà infatti la società sportiva a farsi carico ora dei lavori per l’idoneità del «Sandrini», che ha già affidato all’impresa «Cavicchini costruzioni generali» di Bagnolo San Vito (Mantova) a fronte di un investimento di 71mila euro. Un importo che il Comune si è impegnato a rimborsare al club entro i tre anni di durata della concessione appena rinnovata con la società. E che andrà a sommarsi ai 90mila euro spesi per rimettere in sesto gli spalti scoperti». «Considerati i tempi ristretti dell’intervento», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «questo era l’unico modo per sistemare lo stadio in assenza di fondi per accollarci direttamente un cantiere così oneroso. Il bilancio 2010 è infatti già prosciugato, complice la copertura di progetti finanziati dalla Regione, la riduzione dei trasferimenti statali e la morsa del patto di stabilità».
La «povertà» di Palazzo de’ Stefani ha indotto quindi gli amministratori ad aguzzare l’ingegno per garantire la regolare apertura dei cancelli dello stadio. «Per i primi di settembre», annuncia Maurizio De Lorenzi, assessore allo Sport, «contiamo infatti di completare anche la ristrutturazione della tribuna est che è stata rinforzata con infiltrazioni consolidanti di cemento armato. Nel frattempo provvederemo, inoltre, alla manutenzione dell’illuminazione, alla sistemazione degli spogliatoi e alle altre piccole opere elencate nelle otto prescrizioni della Lega nazionale dilettanti».

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