sabato 4 settembre 2010

Né col cuore né col cervello. La gang dei ragazzini non chiede scusa alla Verbena


Purtroppo l’offerta di perdono manifestata a mezzo stampa dal Presidente de la Verbena, Maurizio Antoniazzi, non ha ancora fatto breccia nella coscienza dei ragazzini che hanno usato violenza contro di lui e contro gli altri volontari del sodalizio ambientalista.
Eppure il messaggio, per giorni diffuso su quotidiani come L’Arena e Il Corriere di Verona e veicolato anche attraverso internet è arrivato.
I ragazzini, perlopiù di etnia sinta e ai quali assai probabilmente vanno ricondotti i graffiti apparsi su numerosi edifici recanti la buffa dicitura “Gang Legnago City”, grazie all’aiuto di alcuni insegnanti sono stati riconosciuti tramite face book.
E proprio le foto e i nomi degli aggressori, reperiti attraverso il social network, sono oggetto in questi giorni di repentini cambiamenti: mutano i nomi - magari anche di una sola consonante, e vengono modificate le fotografie, cancellando quelle che ritraggono l’intero branco.
Quanta fatica, quanta fatica per nulla. Oramai le Forze dell’Ordine hanno nomi, cognomi e indirizzi… E domandare scusa, darsi da fare per riparare ai propri errori, se non è una mossa dettata dal cuore dovrebbe essere almeno la via scelta responsabilmente da chi vuole evitare guai peggiori.
La società attende…

1 commento:

Anonimo ha detto...

scusa se non ci arrivano i ragazzi, i genitori potrebbero scusarsi al posto loro, ma sono sicuro che non lo faranno!!!