lunedì 13 settembre 2010

Risanata la tribuna est, il «Sandrini» è agibile

Stefano Nicoli

Per omologare l’impianto la società ha fatto lavori per altri 71mila euro Domani l’esordio in casa

Sabato 11 Settembre 2010,pagina 31

Comune e Legnago Salus hanno vinto la corsa contro il tempo per omologare lo stadio «Sandrini» alle partite del nuovo campionato in serie D dei biancoazzurri. A distanza di cinque anni dalla chiusura al pubblico, la tribuna scoperta, meglio conosciuta come «millefoglie» a causa del progressivo sfaldamento degli spalti in cemento armato inaugurati il 5 settembre 1999, è ritornata agibile.
E così domani pomeriggio i ragazzi di mister Andrea Orecchia, reduci dalla vittoria centrata nel debutto di domenica scorsa sul campo dell’Olginate (Lecco), potranno esordire al Comunale ospitando i bergamaschi dell’Alzano. Sempre che questa mattina il fiduciario della Lega nazionale dilettanti (Lnd) della Figc, atteso alle 11 nell’impianto di Casette per una verifica tecnica sulle prescrizioni fissate nel sopralluogo del 31 maggio, non sollevi obiezioni sulla regolarità della struttura.
Un’eventualità a cui Mario Preto, direttore generale del Legnago, non vuole nemmeno pensare: «Abbiamo sudato sette camicie per riuscire a mettere a norma lo stadio malgrado i tempi stretti, le lungaggini burocratiche ed una spesa imprevista per la società». «Fortunatamente», aggiunge il dirigente, «grazie ad una convenzione siglata con il Comune, che si è impegnato a rimborsarci in tre anni i 71mila euro investiti per l’occasione, ce l’abbiamo fatta, seppur al fotofinish, a realizzare i lavori aggiuntivi imposti dalla Lnd per l’idoneità del Sandrini. Compresa la recinzione di 110 metri necessaria a dividere il campo principale da quello sussidiario».
Oltre alla società calcistica, anche l’amministrazione ha fatto la sua parte stanziando 90mila euro per evitare antipatiche trasferte ai biancoazzurri. La conferma arriva dalla ristrutturazione lampo della tribuna est omologata per 712 spettatori - 568 seduti e 144 in piedi - che era stata sbarrata nel 2006 dopo che erano emersi gli inconvenienti strutturali al centro di un contenzioso con l’impresa costruttrice. «Malgrado un’estate piovosa che ha rallentato il cantiere», afferma Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «è stato possibile completare in tempo per il fischio d’inizio la sistemazione degli spalti scoperti destinati alle tifoserie ospiti con infiltrazioni consolidanti di cemento armato. Tant’è che è già stato rilasciato alla società il certificato di agibilità e di collaudo».

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