venerdì 23 settembre 2011

IL MIO "TESTAMENTO SPIRITUALE" 2004 - 2011. 7 ANNI DI POLITICA E PASSIONE














Di seguito il testo letto ieri sera in Consiglio comunale dall'amico e consigliere Diego Porfido; in realtà l'avevo affidato anzitempo al consigliere Lucio Martinelli il quale, tuttavia, non se l'è sentita di darne lettura









Caro Diego,
svolgo per iscritto alcune considerazioni che ti chiedo di leggere dal momento che,
sovvertendo la decisione del popolo,
qualcuno ha deciso
che io non possa più parlare nell’ aula consiliare.

In primo luogo
ricorda a quei pochi che mi vogliono bene
– e che sono e saranno da me ricambiati nell’affetto –
che sono sereno.

In questi anni ho messo a disposizione dei miei elettori e di tutti i legnaghesi
le mie poche qualità.
Ma l'ho fatto con tutto il mio cuore;
come consigliere comunale prima,
come assessore poi.

In Municipio ho vissuto gioie e delusioni.
Com’è normale nelle cose della vita.

Quanto fastidio ho provato per coloro che, disertata
ogni riunione, si lagnavano poi per la mancanza di confronto con me ed altri assessori.

Se solo accennassi a certi episodi e atteggiamenti si farebbero impallidire
i più grandi trasformisti della storia;

ma non serbo rancore per i meschini che
hanno venduto la propria già scarsa dignità pur di ottenere
un tornaconto personale.

Immagino che il giudizio della
gente,
prima ancora che quello del Padreterno,
basterà da solo a garantire il meritato compenso.

Del resto, chi misura la politica nella quantità di
poltrone che può accaparrarsi o mantenere,
sacrificando coerenza, amicizia, passione e coraggio,
non si accorge di aver perduto le uniche cose che rendono la vita veramente degna di
essere vissuta.

Fare politica per me non ha mai significato
fare incetta di cariche con le quali inseguire sogni di potere e ricchezza.


Per questo, venuto meno il mio ruolo in giunta, il mio impegno politico non cessa.

Nessuno,
infatti,
nemmeno i nuovi notabili di Palazzo De Stefani,
potrà cancellare la mia dignità
e l'ambizione di
poter restituire Legnago
a chi, veramente,
la ama!

In fede
Paolo Longhi

3 commenti:

silvia giovane italia ha detto...

PAOLO SINDACO! PAOLO SINDACO! PAOLO SINDACO!!!

Anonimo ha detto...

"Del resto, chi misura la politica nella quantità di
poltrone che può accaparrarsi o mantenere,
sacrificando coerenza, amicizia, passione e coraggio,
non si accorge di aver perduto le uniche cose che rendono la vita veramente degna di
essere vissuta."

Bravo Paolo. Sono parole degne di chi fa politica sana e al servizio della comunita'. Credo che la maggior parte dei legnaghesi abbia gia' capito cos'e' successo e sospetto che chi ti ha pugnalato alle spalle si stia gia' mordendo le mani di fronte a tanta reazione popolare. Non temere. Ora tutti li hanno visti in azione ed hanno un nome e un cognome. Bisogna fare in modo che quei nomi siano ricordati fino alle prossime elezioni per selezionar per bene la squadra giusta al tuo fianco ed evitare che qualche elettore si confonda. Almeno i vecchi democristiani (dannazione della mia generazione) riuscivano a far fuori gli avversari senza che nessuno se ne accorgesse. Questi ex-democristiani qui assassinano le persone oneste come allora ma lo fanno alla luce del sole. Sono tanto scemi da pensare che nessuno li veda! Ormai non c'e' piu' nemmeno il fascino del sicario politico. Dilettanti allo sbaraglio che la cittadinanza ha ora identificato e punira' a dovere alle prossime elezioni. Si vada avanti e coraggio, come dici tu, Paolo. Anzi, ora che la radiografia e' chiara e le ombre si sono capite, anche meglio di prima. La terapia elettorale sara' estremamente drastica per loro. Gio

____ ha detto...

Certo, solo le elezioni potranno lavare via questo sporco.