mercoledì 9 novembre 2011

VECCHI INCIUCI PER LA CONSULTA DEI GIOVANI

La consulta dei giovani è un nuovo organismo voluto dal Comune di Legnago per dar voce alla rappresentanza giovanile nelle stanze dei bottoni.
È una sorta di consiglio dei ragazzi più cresciutelli. Niente di più.
Unica differenza. Qui i voti non te li danno i compagni di classe ma i consiglieri comunali.
Galateo politico vorrebbe che in queste occasioni venisse votato un listino bloccato da parte di tutti: è di cattivo gusto far presentare il curriculum ad un giovane – che dà peraltro la sua disponibilità nell’ambito del volontariato civico – e poi rifiutarlo per questioni politiche.
Ad ogni modo, poiché maggioranza ed opposizione non trovano una sintesi, anche considerate le spaccature in seno al centrosinistra si va ai voti.
Ciascun consigliere ha diritto a due voti.
Vengono presentati i nomi di questi ragazzi.
Nessun problema per la maggioranza di Mastro De Lorenzi e Padron Rossini : si narra che tra i due “leader”, ieri sera, fosse un andirivieni di abbracci e pacche sulle spalle: il candidato dei padani e quello dei pidiellini passano senza problemi.
Una sola nota stonata: visto che - ahimè - di nomine politiche si doveva trattare, Il PDL poteva proporre un nominativo pescandolo tra i militanti del suo movimento giovanile. Invece candida ed elegge il nipote di Gabriella Zanferrari.
Il patatrack però si consuma all’opposizione.
Nemmeno su questi incarichi Marconi ed Ambrosini trovano una sintesi.
E allora a Claudio il rosso viene in mente un espediente: cerca voti in casa degli avversari. E ne trova tre: qualche informatore dice siano un pidiellino e due leghisti.
Il suo candidato raggiunge quota sei. Ma non basta per superare la candidata di Ambrosini, salva a sette preferenze.
I commenti non si sono fatti attendere.
Un militante - senza incarichi - della c.d. Rosa2 – la civica di centrosinistra che sta risorgendo in Città – accusa: “i nostri consiglieri non hanno problemi col PD, tant’è che hanno votato i loro iscritti anche per il comitato biblioteca. I problemi li ha e li crea Marconi quando per portare a casa un risultato non esita a cercare voti tra gli avversari piuttosto che dialogare con noi”.
Ovviamente ho ben ragione di pensare che Claudio non sia affatto d’accordo su questa ricostruzione.
Ad ogni modo ritengo squallidi questi inciuci, illo tempore giocati anche alle spalle dell’allora minoranza di centrodestra ai tempi delle amministrazioni Gandini.
Ed è Squallido soprattutto non mettersi d’accordo quando sullo sfondo c’è una semplice consulta dei giovani e, soprattutto, ci sono dei "brai butei" che hanno dato la propria disponibilità a lavorare gratis per la comunità.
Ad majora!

4 commenti:

____ ha detto...

Mi rivolgo in particolare a voi giovani del Pd di Legnago, dopo le votazioni in consiglio comunale per i rappresentanti della consulta giovani.
Il vostro segretario di Circolo Marconi sabato sfilava a Roma da Bersani per un futuro "democratico" contro il governo Bossi -Berlusconi; tornato a casa , in vista del consiglio comunale , non condividendo la proposta della maggioranza della minoranza per il rappresentante dei giovani nella consulta (una ragazza di 17 anni , proposta da un consigliere di 25 anni...),è andato ad elemosinare qualche voto dai leghisti.
Nella votazione ieri sera almeno tre consiglieri di maggioranza (Lega-Pdl) hanno votato il candidato di Marconi ,contro il candidato della maggioranza della minoranza;risultato finale:il candidato proposto(persona che non ha nessuna colpa...) da Marconi non è passato ....
Ne valeva la pena ? E' questa l'idea di partito nuovo che si vuole costruire ?...
Ps. Marconi è lo stesso (vero,Andrea Ambroso ? ) che mentendo spudoratamente e scientemente ha inventato la favola della cena tra Porfido, Venturato ed il sottoscritto....che miserie, per non dire di peggio...
Non è che per caso , per ottenere qualche voto, è andato lui a cena con Giarola e Menini(capogruppo Lega) ?:-(


DAMIANO AMBROSINI

____ ha detto...

Forse Ambrosini non è andato a cena con Venturato; ma di sicuro con lui si è trovato più volte quando sembrava che l'acquisto di quote Le.Se da parte di Amia dovesse comportare chissà quale aberrazione.

A quegli incontri parteciparono esponenti della minoranza, Zamperlin, Venturato e i due fratelli Bariani.

Morale della favola. Amia non comprerà più quote Le.Se. e quest'ultima perde un possibile partner assai interessante anche al fine di far fronte agli importanti investimenti fatti nel recente passato.

Venturato e Zamperlin dovrebbero fare i salti di gioia. Ma non è giunta eco di alcuna festa da parte di rialzati legnaGO, anzi: son lì in cerca di nuove alleanze e nuovi pretesti per rafforzare la propria componente quanto ad incarichi e nomine.

Da quando Alessio Bariani è entrato in giunta non ho mai sentito né lui né il fratello Riccardo parlare di tale possibile cessione di quote sociali ad Amia in termini negativi... Anzi!

Claudio Marconi ha detto...

Caro Paolo , il centro- sinistra è in difficoltà : oramai è certificato con quanto accaduto ieri sera.Del Centro destra si sapeva e il tuo defenestramento ne è la prova più eclattante.Con responsabilità da oggi in poi ognuno per la sua parte deve cercare di costruire.Il mio intento è contribuire a creare un soggetto politico di centro sinistra che sia in grado di essere alternativa al centro destra, con chiarezza di posizione e nettezza di identità. Questo il mio contributo alla Città. Tutto il resto come dice un vecchio modo di dire veneto "è moneda" .
P.S.
A te il compito di fare quello di centro -destra.Diversi nei modi ma spero animati dal medesimo senso del bene comune.

____ ha detto...

Caro Claudio, per quanto provi grande simpatia umana per te, quello che avete fatto tu e gli altri alla faccia di questi giovani è scabroso.
Tieni anche conto che se aveste un briciolo di senso pratico potreste togliervi qualche piccola soddisfazione in consiglio comunale.

Io ho fatto minoranza per cinque anni. E posso certificare che cercare una sintesi tra le varie anime non era affatto semplice.
Spesso - ora lo posso anche dire - ero in minoranza nelle mie manifestazioni di intenti. Ad esempio io sono sempre stato un fautore delle liberalizzazioni e quindi non ho mai visto di buon occhio la creazione dei carrozzoni comunali e il mantenimento della farmacia tra i beni comunali.
Ma nessuno mi veniva dietro.
Eppure ho taciuto non facendo trasparire il mio dissapore in aula e, soprattutto, non ho mai cercato di ottenere un posto in più per Alleanza Nazionale (il partito che rappresentavo) alleandomi con la maggioranza.

Non sono così pirla da non sapere che ora ti fanno fare il ruolo della minoranza nella minoranza. So che questo non è facile da digerire. Ma i progetti politici di centrosinistra non si costruiscono cercando appoggi in casa del centrodestra o raccontando balle sui tuoi avversari interni.

Quanto a me ho intenzione di innovare e scardinare gli schemi. Per una volta posso tentare una via politica più vulcanica, esplosiva, innovativa.
Ciao