martedì 27 novembre 2012

Commercio nella Bassa. Tra record di sfratti, crisi economica e fine del “legnagocentrismo"


I dati della cancelleria civile del Tribunale di Legnago parlano chiaro: nella pianura veronese dai 43 procedimenti per sfratto dagli immobili commerciali nel 2007 - l'anno precedente alla crisi - si è passati a quota 75 nel 2012. E i dati sono provvisori, contemplando le procedure sino al 30 di settembre. I numeri, quindi, sono senz'altro destinati ad aumentare.
É l'aspetto che più colpisce di una crisi percepibile anche ad occhio nudo da chi attraversa le vie del centro di Legnago.
La vendita al dettaglio nella capitale della Bassa – come è emerso anche dal confronto con gli esercenti organizzato dal movimento di impegno civico “Facciamo per Legnago” - è in forte crisi.
Marco Zerbinati, presidente di ViviLegnago, ha sottolineato come la Confcommercio rilevi un calo generalizzato delle vendite pari a circa il 15 % nel veronese. E tale diminuzione, se si pensa al risicato margine dei dettaglianti, evidenzia da sé come il ricavo sia praticamente scomparso.
Oltre alla crisi, dettata dalle politiche recessive di questi ultimi anni, contribuiscono all'impoverimento del commercio al dettaglio nel legnaghese altri fattori.
Locandina dell'evento organizzato da "Facciamo per Legnago"
Col decreto Salva Italia, che di salvifico non ha che il nome (è stato anche “scomunicato” dalla Chiesa, tant'è che il nostro Vescovo Giuseppe ha firmato per primo la petizione contraria alle liberalizzazioni) Legnago ha perso la sua forza attrattiva dettata dal fatto che, come città murata, i negozi del centro potessero tenere aperto anche talune domeniche.
Ora infatti tale facoltà è stata generalizzata con la liberalizzazione degli orari di apertura.
Malgrado Legnago continui ad avere una tra le migliori programmazioni di eventi dell'intero panorama veronese, il peso della concorrenza si fa sentire.
“Purtroppo – hanno sottolineato taluni degli esercenti intervistati intervistati a campione dagli attivisti di Facciamo per Legnago – con la moltiplicazione dell'offerta di grande distribuzione e di vendita al dettaglio nei centri viciniori, Legnago non ha più il bacino di utenza di un tempo. Eppure gli affitti sono rimasti comunque molto alti”.
“Qualche anno fa – ha ricordato Zerbinati – ViviLegnago cercò di organizzare un tavolo con i proprietari immobiliari e l'Amministrazione comunale per calmierare i costi delle locazioni ma senza successo. Ora che il tema degli sfratti è assurto a problema di prima importanza è il caso che se ne torni a discutere”.
relatori, amici ed esercenti intervenuti alla serata
Pochi ed anche scarsamente noti agli esercenti sono gli strumenti messi a disposizione dalla Regione per sostenere la piccola impresa. In particolare potrebbero rivelarsi di particolare importanza gli aiuti messi in campo da Veneto Sviluppo e consistenti in finanziamenti agevolati per i piccoli imprenditori anche commerciali, per le unioni volontarie ed i gruppi di acquisto.
Nei prossimi mesi Facciamo per Legnago si prodigherà per far conoscere queste opportunità ai nostri commercianti.

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