domenica 10 marzo 2013

CONCORSO A PREMI: SCRUTA IL PARENTE


 
Cari lettori rieccoci a questa nuova puntata di parentopoli.
Questa volta ho deciso di lasciare a voi il gusto di scovare il parente, l'affine o il collega di lavoro di assessori, consiglieri, commissari edilizi e revisori contabili del Comune di Legnago. Il primo classificato (ovvero colui che individuerà più scrutatori legati dai vincoli di cui sopra) potrà contattarmi e avrà diritto ad un caffè (anche macchiatone; mi dispiace non poter offrire più ricchi premi ma sono sprovvisto di parentado eccellente).
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Ricordo a tutti che a Legnago gli scrutatori per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 sono stati scelti (tra quelli compresi nell'albo unico degli scrutatori) il 30 gennaio 2013 dalla Commissione Elettorale comunale composta dai signori:
  • Rettondini Roberto – Presidente, Scapini Nicola, bariani Riccardo e Marconi Claudio – Consiglieri Comunali e Membri commissari.
Detta Commissione ha nominato quattro scrutatori per ognuno dei venticinque uffici elettorali di sezione in cui è ripartito il corpo elettorale del Comune, oltre a 2 scrutatori per il seggio speciale ospedaliero.
Inoltre sono stati nominati ulteriori scrutatori di riserva, alcuni presi dall'albo, altri ancora, da indicare in caso di estrema necessità, tra semplici elettori.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

dico solo una cosa: con tanta gente disoccupata e bisognosa la maggio parte sono occupati con lavoro fisso e spero se ne vantino che l'hanno messo in culo a gente bisognosa.
mariano

Anonimo ha detto...

brava questa commissione dall'elenco si evince che il 99% degli scrutatori sono tutti disoccupati ed hanno fatto bene a dare a queste persone la possibilità di prendere qualche soldino

oppure mi sbaglio è il contrario ?

Anonimo ha detto...

UNA VERGOGNA, a parte i parenti di politici vi sono parecchie persone "figli o parenti affini" di dipendenti dello stesso comune o comunque dipendenti pubblici (basta leggere i nomi, paese piccolo la gente mormora).

Tutte persone che già prendono uno stipendio o la pensione (marito e anche moglie).
Questa commissione del menga (ha voglia il politico del PD astenersi) anzichè dare l'incarico ai parenti, amici, conoscenti e amici deli amici avrebbe fatto bene a ricercare i papabili tramite l'ufficio di collocamento che abbonda di persone che, queste sì, ne hanno sicuramente più bisogno di loro.

Ma se questo succede a Legnago, nel suo piccolo, possiamo ben capire a livello provinciale, regionale e nazionale cosa succede.

Auguro ai componenti della commissione e a tutti i loro parenti di trovarsi molto ma molto presto nella situazione delle persone che cercano lavoro e non lo trovano.

E poi si meravigliano e si chiedono perché la gente ha votato M5S.

____ ha detto...

Cari anonimi (ps, non sarebbe sbagliato firmarsi, anzi, sarebbe auspicabile), ritengo che passare dal sistema dei sorteggi a quello della scelta politica degli scrutatori non fosse sbagliata. La politica avrebbe avuto la possibilità di designare effettivamente persone bisognose (il sorteggio non guarda in faccia - e nel portafoglio - di nessuno). Purtroppo non sempre va così...

Anonimo ha detto...

nella lista parentopoli e seggi forse ti mancano i Marchetto Riccardo ed Eleonora, lui sposato con Monica Raganà, sorella e la nipote. ciao un abbraccio

____ ha detto...

Leggo che il consigliere Claudio Marconi, persona che stimo malgardo le nostre evidenti differenze politiche, avrebbe affermato sul quotidiano L'Arena che io avrei preferito segnalare ad altre forze politiche i miei candidati scrutatori.
Non ho segnalato nessuno scrutatore nè a lui nè ad altri.
Talune persone - perlopiù giovani senza lavoro o precarie e senza vincoli di sangue col sottoscritto - le avevo indicate ai commissari gli anni scorsi.
Qualcuno è rimasto confermato, forse per assenza di altri parenti illustri. Ma ciò senza alcun mio intervento.

Anonimo ha detto...

E la signora carmen mamma della tua amica de grandis non era forse scrutatrice a porto? Chi vuoi che sia stato a dare il suo nome alla lega nord visto che fa parte della tua associazione.
Claudi M.

____ ha detto...

Nulla so. Davvero

Anonimo ha detto...

Mi è stato segnalato e mostrato (ora cancellato ma previamente salvato) un commento. Recito testualmente:

"Anonimo ha detto...
Caro Paolo, leggendo i nomi di Roland Tedesco e della mamma di Emilio Moro (furia Anna) tra quelli degli scrutatori ho fatto cattivi pensieri.
Che Centrodestra Legnago (movimento politico da cui i signori Tedesco e Moro)abbia fatto un accordo con l'attuale amministrazione per poco meno di trenta denari?
18 marzo 2013 21:16

Ebbene, sono il signore (così definito) Roland Tedesco, e parlo anche a nome di Emilio Moro.
Paolo ha deciso di toglierlo, legittimamente, e credo proprio, anzi, ne sono convinto, che non sia stato lo stesso a scriverlo, ma bensì...l'ha solo subito sul proprio blog!

Pertanto, invito il signore "Anonimo", a dichiararsi. A dirmi il suo nome e cognome, giusto per confrontarsi.
Pubblico il mio numero di cellulare: 348-2233024 e la mia mail: roland.tedesco@tiscali.it per essere contattato. A dimostrazione che IO non ho nulla da nascondere.
Giuro su tutto, che se questa persona si farà viva dicendomi chi è, non farò niente: nessuna ritorsione, nessuna minaccia, nessuna offesa, non chiederò le scuse, niente di niente...queste cose non mi appartengono. Le dirò solamente che non condivido il modo.. Stop.

Ma se entro e non oltre mercoledì 27 marzo non riceverò nulla, allora sporgerò querela presso la Polizia Postale, per accertare l'accertamento delle generalità dell'Anonimo.

E poi vedremo chi dovrà sborsare i 30 denari...

Roland Tedesco con il consenso di Emilio Moro, senza i 15 denari a testa e senza impiccagioni.

____ ha detto...

Bravo Roland.
Io sono solito pubblicare tutto, anche cose per me o miei amici non proprio gravedoli.
Anni fa, su consiglio di Beppe De Luca (erano i tempi in cui i blog imperversavano e facebook non esisteva)avevo deciso di non pubblicare più gli anonimi.
Poi da qualche tempo, accortomi che non avrei più avuto commenti di sorta, li ho riaccolti.
Però resto dell'idea che quando si criticano aspramente (le offese non le pubblico comunque, le critiche ci stanno) gli altri, occorrerebbe avere il coraggio di manifestarsi, quantomeno per accettare il contraddottorio.