venerdì 1 marzo 2013

Giudice di Pace di Legnago. Da oggi è countdown:sessanta giorni per salvarlo


Sono state pubblicate ieri, 28 febbraio 2013, sul bollettino ufficiale e sul sito internet del ministero della Giustizia, le tabelle ministeriali di revisione della geografia giudiziaria che annoverano tra gli Uffici del Giudice di Pace da sopprimere anche quello di Legnago.
Se la Città del Salieri non vuole abdicare alla propria tradizionale funzione di guida nella Pianura Veronese anche per quanto riguarda l'amministrazione della giustizia - avendo dovuto già dire addio (i traslochi sono previsti per settembre 2013) alla Sezione Distaccata del Tribunale - la politica dovrà darsi una mossa.
Sono solo sessanta i giorni che, dalla pubblicazione delle famigerate tabelle di soppressione uffici - ovvero da ieri - l’art. 3, comma 2, D.lgs. n. 156/2012, assegna agli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, per richiedere il mantenimento degli Uffici, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, nonché del fabbisogno del personale amministrativo.
La relativa istanza, com'è spiegato sul sito del Guardasigilli all'indirizzo http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_9_8.wp, corredata dall'ufficiale impegno di spesa (che in caso di consorzio tra enti dovrà indicare l'esatta ripartizione), dovrà essere presentata entro il termine perentorio del 29 aprile 2013.
Anche il vicino Comune di Isola della Scala vede il proprio Ufficio del Giudice di Pace tra l'elenco di quelli da sopprimere.
Il Ministero a tal riguardo ha chiarito che l'Ufficio di Legnago e quello di Isola – facendo parte dello stesso circondario di Tribunale - potrebbero essere accorpati. In altre parole, i Comuni dei due bacini di competenza territoriale potrebbero unire le forze e le risorse per creare – con valutazione autonoma sulla sede – un nuovo unico Ufficio del Giudice di Pace.
E gli oneri per i Comuni tuttavia non sono pochi, in quanto la legge prevede che restino a carico degli enti locali tutte le spese di funzionamento ed erogazione del servizio giustizia, fuorché il compenso per i magistrati onorari e la formazione del personale amministrativo, a carico del Ministero della Giustizia..
Ministero che, beffa tra le beffe, pur spendendo pochi spiccioli, continuerà a riscuotere il contributo unificato, ovvero la tassa sulle cause civili e amministrative, che si paga all'inizio del procedimento.
Per quanto riguarda la pianta organica del personale amministrativo, essa dovrà essere coperta con personale dell’ente locale appartenente a profili professionali equipollenti a quelli previsti per l’amministrazione giudiziaria e, in ogni caso, idonei a consentire l’erogazione del servizio giustizia.
Quindi, poiché presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Legnago, opera perlopiù personale distaccato da Comuni del suo circondario, nel caso in cui venisse deciso di salvaguardare l'Ufficio dalla soppressione, detto personale, già assunto dai Comuni, verrebbe da questi ultimi anche pagato e non più dal Ministero della Giustizia.

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