mercoledì 14 agosto 2013

Come (provare a) richiedere i danni per il nubifragio di Ferragosto

"Sembra di stare a Venezia, mancano solo le gondole". Così qualche legnaghese ha commentato su facebook, con amara ironia, lo scenario lasciato dal nubifragio che questa questa mattina si è abbattuto – con precipitazioni di altissima intensità – sul veronese ed in particolare, a quanto pare, sulla Bassa.
Del resto le foto con l'acqua piovana che raggiunge l'apice del basamento della fontana di Giò Pomodoro in Piazza Garibaldi lasciano davvero sbalorditi.
Ora, con un piovasco di questo tipo, pigliarsela con la scarsa pulizia dei tombini (il che, comunque va sempre bene) ha poco senso.
E del resto le pompe che funzionano con l'elettricità stanno a zero se salta la corrente.
Piazza Garibaldi allagata nella mattina del 14.08.2013
Quindi, nei casi – e sono i più – nei quali non esista un'assicurazione che copra l'allagamento ci si deve armare di carta e penna e scrivere al Comune ed alla Regione (Giunta regionale, direzione regionale della Difesa del suolo e protezione civile) e segnalare i danni e il loro ammontare (anche sommariamente) entro trenta giorni dal verificarsi degli stessi.
Il Dlgs 112/98 ha infatti coinvolto, in materia, tutte le istituzioni: dalle regioni alle provincie, ai comuni.
In Veneto a regolare il tutto c'è la L.R. 11/01.
Trovate qui di seguito della modulistica che (la dovete aggiornare voi, nel titolo) potrebbe tornarvi utile.
Un abbraccio a tutti e buon Ferragosto.


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